Ripartito il campionato, finalmente con gli organici definitivi (ovviamente fino a fine anno), il torneo italiano trova subito il modo per farsi notare: si gioca alle 15:00, con temperature ancora da Sol Leone, si chiede in alcuni campi particolarmente caldi come Genova e Roma di poter usufruire del time out per il caldo e gli incontri vengono sospesi per pioggia ed impraticabilità di campo. Poi succede che a Genova dopo mezzora di attesa Banti si stufa e manda tutti a casa, a Roma (abituati ad intervalli extra large) si aspetta tranquillamente un’ora e poi si gioca. Insomma il campionato parte subito all’insegna delle differenze… tant’è che Genoa Fiorentina è rimandata a data da destinarsi. Purtroppo c’è da notare che la Fiorentina ha avuto un atteggiamento in campo nei primi 30 minuti per niente convincente. Siamo stati surclassati dal Genoa in grinta, aggressività, ma anche precisione e qualità nelle giocate. Soliti problemi per noi, Kalinic abbandonato a se stesso, poco legame fra i reparti, ali quasi assenti e surclassati dai rispettivi avversati. Rimandiamo comunque il giudizio su Maxi Olivera a sorpresa in campo… e questo potrebbe essere una buona notizia, perché Sousa difficilmente lancia giocatori di cui non è convinto (almeno che non serva per dimostrare a Corvino che ha fatto male a fidarsi di lui). Per quanto riguarda Tello, non ha avuto il tempo per sparare le sue (tre) cartucce, anche se non sembrava serata neppure per lui. Rimandata quindi anche la Fiorentina, sperando che in questo caso Sousa abbia fissato a giorni la data da destinare… anche perché Juve e Napoli faranno campionato a se, ma per il resto almeno per ora si gioca al ribasso e tutti sono invitati al tavolo che conta.
Con un tempo da leoni i nostri agnellini che potevano fare? Meglio così, giocassimo dopo Natale avremmo anche più possibilità, perché Paulo Canà sarebbe già tornato in Portogallo.