Un punto e poco più

Quello di stasera rappresenta per certi versi un punto importante, perché sappiamo bene che partite giocate in queste condizioni (molta stanchezza), che fra l’altro si mettono in un certo modo (due volte sotto), lo scorso anno le abbiamo praticamente perse tutte. Però purtroppo stasera di positivo portiamo a casa un punto e poco più. Ho visto nelle varie pagelle dare addosso alla difesa: è vero che Tomovic e Gonzalo hanno fatto un paio di errori individuali gravi, però stasera a parte un po’ di lavoro di Sanchez, è mancato completamente filtro a centrocampo; sulle fasce ha retto un po’ meglio Milic (anche lui comunque meno brillante di domenica), mentre dall’altra parte Tello quasi sempre non pervenuto. Per fortuna ha funzionato l’unica cartuccia che ha giocato per fare l’assist a Babacar che ha realizzato un gol di grande qualità. Badelj e Borja hanno provato a giocare a bassi giri perché probabilmente sapevano di avere poche energie e la Fiorentina è andata quasi sempre a bassi giri, escluso (guarda caso) le azioni dei due gol. Ed è per questo che la difesa è stata molto sollecitata dall’aggressività e dalla fisicità dell’Udinese. Meno male Tatarusanu, a parte un paio di uscite un po’ azzardate, è stato sempre vigile sia in porta, sia sulle palle alte. Di Tello abbiamo detto già molto nelle puntate precedenti. Purtroppo però stasera dobbiamo dire qualcosa di Bernardeschi: premesso che il rigore è facile solo dopo averlo fatto, per il resto sono deluso dalla prestazione. Sulla tre/quarti per ora fra Ilicic il bradipo e lui ci corre come fra giocare e stare a vedere: sempre impacciato, quasi sistematicamente palla persa, poche idee, spesso sbagliate. Sulla fascia si vede che respira un po’ di più e su questo ci tocca dare ragione per ora a Sousa. Da rivedere Cristoforo, anche se non gli è mancata la voglia di fare qualcosa di buono. Sul poco di positivo che portiamo a casa da Udine io ci metto:

• De Maio, che nonostante le difficoltà della linea difensiva, il poco affiatamento fra compagni e fra reparti, il ragazzo alla fine ha trovato le sue misure e ha fatto valere le sue caratteristiche fisiche e di mestiere.
• Babacar, che sta cercando di giocare alla Kalinic (anche se ancora con risultati alterni), ma che sembra aver mantenuto il guizzo giusto sotto porta, come dimostra il gol ed il rigore procuratosi.
• Chiesa, che come ultimo arrivato ed allievo più giovane, in 15 minuti ha dato una dimostrazione a Tello e Bernardeschi su come si applica la materia esterno destro alla scuola di Paulo Sousa.