Sia in passato, sia di ricente (coppa Italia) c’era stato modo di dire e soprattutto verificare che il Chievo è squadra tignosa ed anche molto ben organizzata, che sa quando chiudersi a riccio e quando colpire. Ed il risultato di oggi, questa vittoria netta nel risultato, non deve ingannare: la Fiorentina, dopo le luci della ribalta del match serale vinto in grande stile contro la Signora, era chiamata a giocare una partita sporca e la cosa più bella che poteva succedere dopo la vittoria con la juve (e la rinuncia alla Cina di Kalinic) era quella di ottenere una bella vittoria sporca contro il Chievo. La squadra di Sousa c’è riuscita, cercando fin da subito di imporre il suo gioco, ma soprattutto sapendo interpretare bene tutte le fasi della gara, specialmente quelle in cui si doveva andare più di spada che di fioretto. Sousa rispetto a domenica cambia solo Maxi Olivera con Tello… mossa un po’ azzardata, che da’ i suoi benefici nel primo quarto d’ora, con le due cartecce sparate dallo spagnolo, la seconda delle quali (palla rubata ai 20 metri) porta alla rete, e da problemi seri di instabilità su quella fascia per tutto il primo tempo. Per il resto, i viola (di nuovo ben coperti a centrocampo, con Berna e Chiesa chiamati anche e soprattutto a fare gioco sporco) reggono bene nei primi 45 minuti la pressione del Chievo. Rispetto a domenica c’è solo da notare qualche sbavatura in più nel reparto arretrato, in particolare Gonzalo e in qualche caso anche Sanchez (da dire che il campo di Verona non aiuta certo a impostare da dietro). Per fortuna stasera Tatarusanu non sbaglia niente ed è sempre pronto. Nella ripresa, con l’ingresso di Maxi Olivera, la squadra è ancora più quadrata ed una giocata di Chiesa porta al rigore trasformato dal cecchino Babacar, che non giocherà per la squadra come Kalinic, ma sicuramente sa buttarla dentro. La partita di fatto è in cassaforte, anche se per alcune disattenzioni, Tata deve fare qualche straordinario ancora. Passano i minuti e si inizia a pregustare una vittoria dal sapore un po’ nuovo… già una bella vittoria sporca, quelle che ottieni senza dar adito a tante ricriminazioni, ma anche senza necessariamente giocare gran calcio per 90 minuti. E come ciliegina finale, arriva il primo gol in serie A di Chiesa, il ragazzo che stupisce prima di tutto per la sua grinta e la sua voglia, prima che per la sua classe.
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