I lettori più attenti ricorderanno che la versione 1 di questo articolo la pubblicai circa un anno e mezzo fa, dopo che, nonostante una partenza un po’ diffoltosa, in poco tempo Paulo Sousa portò la Fiorentina in testa alla classifica e fece passare un autunno indimenticabile ai viola. Purtroppo il cammino di Sousa, come fra l’altro preventivato, ha avuto momenti molto tempestosi, è finito anche in questo blog spesso al centro di pesanti (e pensiamo meritate) critiche e probabilmente è stato anche molto vicino all’esonero, anche se la dirigenza ha sempre smentito. Con la fine dell’anno e soprattutto l’inizio del nuovo, il cammino di Sousa sembra aver trovato finalmente un nuovo equilibrio e soprattutto una buona efficacia, tanto che gli estimatori già stanno valutando l’ipotesi di un rinnovo. Personalmente penso che questo nuovo momento della sua gestione, il cammino di Sousa…2, sia un vero toccasana per la Fiorentina, perché ci consente di affrontare nel migliore dei modi una seconda parte di stagione, dove, almeno fino a stasera nella bella ed importante sfida di Napoli, i viola stanno lottando sui tre fronti. Penso che il buon momento di Sousa abbia dato la giusta serenità nella scelta di Kalinic, la giusta determinazione nella crescita di Chiesa ed una nuova fiducia a tutta la rosa, specialmente quelli che sono i titolari di oggi. Andando alla sostanza, Sousa ha trovato un nuovo assetto di gioco dove riesce a creare situazioni tattiche nuove ed efficaci (come le chiama lui transizioni di gioco), mantenendo al tempo stesso per tutta la gara un equilibrio sufficiente. Traducendo in moduli, è una rivisitazione del 3-5-2, con Borja Valero l’uomo più dinamico (anche se spesso con gioco meno appariscente) per favorire queste transizioni, con Berna che può essere determinante negli ultimi 30 metri, ma chiamato al tempo stesso a fare gioco sporco durante il non possesso, con Kalinic lottatore indomito, sponda perfetta e di nuovo anche rifinitore efficace, con Chiesa corridore instancabile e di qualità sulla fascia ed una difesa abbastanza statica a 3, con piedi buoni per impostare. Se ci fosse un Chiesa anche sulla sinistra, potremmo anche tornare a sognare. Tutto questo però dopo un passaggio a vuoto di un anno, con praticamente gli stessi interpreti… troppo tempo per trovare una nuova quadra, troppo tempo e troppi punti ed occasioni buttate al vento per non provare/trovare nel frattempo (prima di arrivare ad un nuovo modulo ammirato ed apprezzato da tutti) una organizzazione di gioco che desse un po’ più di concretezza, senza passare da scempi tattici improponibili. Il cammino di Sousa ha attraversato troppi momenti bui per poterne apprezzare ora in modo incondizionato gli attuali risultati. Ci possiamo invece ricredere sul fatto che possa rimanere la soluzione migliore per portare a termine questa stagione viola in modo decoroso, perché no, magari con qualche bella sorpresa e consentire così a Corvino di scegliere un bel nome nuovo. Oggi davvero non ci sono per me nomi (plausibili) che mi facciano innamorare…. oggi mi concentro allora al cammino di Sousa, che ci possa portare al porto nel miglior modo possibile, che ci consenta poi di congerdarci a giugno senza tanti ricriminazioni e rimpianti. Un cammino che certo stasera ha subito una bella montagna da scalare… ma già arrivarci con il desiderio (e non la paura) di affrontarla è un bel passo avanti.
E come sempre quando te la canti te la tiri… infatti ieri sera figuruccia, sopratutto e sempre lui e solo lui, il mago Canà.
Mareggini su un rigore parato alla Juventus ha costruito la carriera quando come presidente c’era Cecchi Gori. Credo e spero che a Paulo Sousa non basti una partita vinta per meritare il rinnovo perché i DV sono più intelligenti e spero che lo sia anche Corvino.
Ma ai tifosi, alla stragrande maggioranza dei tifosi, la vittoria sulla Juventus, unita alle due vittorie contro il blasonatissimo Chievo, ha fatto un effetto Sousa dirompente…
Eppure contro il Chievo abbiamo fatto 4 gol in due partite ma non abbiamo meritato in nessuna delle due, come è possibile che non ci si accorga di questo?
Il mago Paulo Canà ha Firenze ha già dato tutto, poco ma tutto. Non illudetevi di niente e preparatevi ad un finale scialbo di campionato.
Sono d’accordo sul fatto che non ci si possa aspettare molto, che il suo cammino debba terminare a giugno. Però non è la partita di ieri sera a far arrabbiare: la condizione di BOrja non avrebbe consentito di fare un gioco di contenimento come il primo tempo, dove alla fine le occasioni del Napoli sono nate da errori di appoggio della nostra difesa ed anche noi abbiamo avuto 2/3 situazioni molto pericolo. Purtroppo ieri sera Gonzalo faceva più comodo di molte altre volte, perché era importante saper partire/lanciare bene. Sarri l’ha preparata bene, ma ha anche giocatori eccellenti in ogni reparto. E sulle fasce purtroppo non abbiamo (da un punto di vista difensivo) qualità sufficienti per reggere molto giocatori come Insigne e Callejon. E nel secondo tempo la partita si era messa anche su binari interessanti… fino all’assist di Tomovic.