Campionato a 8 squadre

Da un po’ di tempo di discute sull’opportunità di riportare il campionato di serie A a 18 squadre, ma poche settimana fa Tavecchio ha definito questo passaggio un’utopia. Ormai sono talmente perversi i meccanismi collaterali che governano il calcio che davvero questo sport in generale, ed in Italia in particolare, rischia di affogare in un bicchier d’acqua. Mentre si dibatte su questo tema, ci si carica a mille per le sessioni di calciomercato infinite, ci sfugge completamente il fatto che mercato ormai non lo fa quasi più nessuno e soprattutto stiamo vivendo un girone di ritorno con un campionato a 8 squadre!!! Già, le prime otto della classifica, dove alcuni possono ancora raggiungere un posto champion, gli altri un posto in Europa. Per il resto, già tre squadre retrocesse ed altre 9 che giocano per far sembrare, ad un gruppo di telespettatori un po’ distratti, quello italiano ancora il campionato più bello del mondo. Poi capita che la domenica ti metti a vedere le partite e trovi 3 partite inutili e 3 il cui risultato è comunque scontato. Certo, ci sono sempre le eccezioni, come è stata la sconfitta del Milan contro la Samp o come è stato il pareggio nostro contro il Genoa. Però questo campionato avrà una classifica proprio determinata dalle eccezioni e non da 38 giornate dove tutti più o meno hanno giocato per vincere e per un obiettivo: questo problema prima lo avevamo nelle ultime due/tre giornate, adesso un girone intero e, fondamentalmente una classifica che sarà falsata, perché ci sono simpatie, opportunità, gestione del rischio fisico, rivalità specifiche, che prenderanno il sopravvento rispetto ad una partita giocata per raggiungere l’obiettivo della squadra.

Penso che soluzioni ce ne sarebbero molte, partendo dalla considerazione che i soldi veri sono diminuiti e che occorre una distribuzione più equa. Oggi abbiamo 42 squadre fra i professionisti; se si considera quanto è equilibrato oggi il campionato di B rispetto a quello di A, è evidente che potrebbero aumentare le squadre in B e diminuire quelle di A. Secondo me oggi la nostra massima serie ne tollera 16, mentre in serie cadetta potremmo avere due gironi di 14 squadre ciascuno, per poi fare dei play off veri. In serie A (specie ora che vanno 4 in Champion), potrebbero essere sempre 3 o meglio 4 le retrocessioni. In questo modo sono convinto ne vedremo poche partite come Genoa-Sassuolo o peggio Pescara-Lazio di oggi e nessun spettatore (né tele, né dal vivo) si lamenterà se dovrà vedere qualche partita meno. Al tempo stesso la stagione avrebbe una densità di gare ragionevole e si potrebbe ritrovare lo spazio anche per la Nazionale.

Per fortuna la Fiorentina è rimasta aggrappata a questo campionato a 8 squadre e martedì abbiamo anche una partita vera di questo mini campionato. L’Olimpico certo non è un nostro portafortuna, ma non perdere sarebbe davvero importante.

2 commenti

  1. Il problema è che coloro che hanno in mano il calcio non sono interessati al calcio… Speriamo di rimanere nel campionato ad 8 anche stasera.

    La vedo bigia ma azzardo comunque la mia formazione:

    Saponara
    Sanchez Gonzalo (o Salcedo) Astori Olivera
    Cristoforo Badelj Vecino
    Bernardeschi Babacar Chiesa

    Un 4-3-3 con Borja in panchina (tanto con la Roma salta sempre come le cavallette), due mezzale vere, due ali vere che giocano sul piede opposto e attente a scalare a 5, un centravanti che pensa solo al gol. Difesa arcigna, centrocampo denso e contropiede.

    Immagino invece Borja in campo, sicuramente anche il bradipo, forse nell’assurdo ruolo di falso nove, lui che è un falso calciatore.

  2. A parte Saponara in porta (va bene mettere giocatori fuori ruolo… ma questa mi sembra esagerata 🙂 ) la formazione mi piace.
    Borja è in un momento critico… o ritrova la sua forma (o semplicemente il suo ruolo) o forse meglio in effetti pensare al futuro.
    Penso infine che Salcedo e Olivera hanno bisogno di mettere in cascina presenze in campionat, perché non sono effettivamente peggio di tanti nomi che circolano ed hanno l’età dalla sua pate… non dimentichiamoci il percorso che ha fatto Alonso, arrivato a firenze grezzo come una lastra di marmo appena estratta.

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