Buona ma fragile

Dopo la sosta e soprattutto dopo la brutta figura contro il Chievo, la Fiorentina ritrova i tre punti e questa è sicuramente la cosa più importante. Era importante anche capire atteggiamento mentale e tattico della squadra viola: mentre sul primo avevo pochi dubbi, visto che alla fine come approccio è stato sbagliato solo quello a Verona, sull’aspetto tattico, nonostante Pioli avesse detto che si andava avanti sulla stessa strada, c’è stato finalmente il passaggio ad un centrocampo a tre. Pioli non ha cambiato gli interpreti, ma ha schierato un 4-3-3 ovviamente con molta mobilità, specialmente sulla sinistra con Biraghi che si alzava molto, con Thereau che svariava sia in orizzontale, sia in verticale. Con questo atteggiamento, la Fiorentina nel primo tempo ha dominato la gara, ha trovato il gol, ha avuto il demerito ed anche sfortuna (due pali clamorosi con Thereau e Simeone) di non chiudere con il doppio vantaggio; soprattutto, con un centrocampo a tre, oltre a premere con insistenza, non ha mai subito ripartenze pericolose. E Benassi è stato molto più dentro la gara, riuscendo a trovare alcune giocate molto interessanti. Ottima la prova di Thereau e soprattutto preziosa il suo modo di giocare senza dover dimsotrare niente, libero di sbagliare ma anche di trovare giocate vincenti. Purtroppo con la voglia di dimostrare il peso del suo cartellino gioca Simeone, ma il ragazzo è molto dentro la partita e devo dire anche con un bel fiuto della porta e quindi deve stare tranquillo perché i gol arriveranno anche al Franchi. Un po’ più in ombra Chiesa, anche se alla fine è suo il cross del primo gol. Partita di sostanza e spessore di Veretout, a cui va gran parte del merito del raddoppio di Thereau.

Ed ora veniamo alle note dolenti: c’è un momento della gara in cui la Fiorentina non sembra più in grado di arginare gli avversari, siano questi il Chievo, l’Udinese, l’Atalanta o la Juve. E devo dire che traspare anche una certa difficoltà fisica alla distanza, che a metà ottobre inizia a preoccupare un po’. Ho sempre pensato e lo penso tuttora che la Fiorentina è una buona squadra, ma con questa capacità di diventare in certi momenti della gara facilmente attaccabile e perforabile: una squadra buona, ma fragile, che consente sempre il ritorno degli avversarsi. In queste settimane ho sentito e letto spesso della difficoltà della Fiorentina a segnare… però alla fine i viola hanno quasi sempre trovato il gol e comunque ci sono andati vicini anche quando non ci sono riusciti; è sempre capitato invece passare parte della gara, in particolare nella ripresa (a parte contro il Verona) in cui la squadra si abbassa, fatica a rincorrere, fatica a ripartire e porta spesso in area e al tiro gli avversari. Proseguendo con il centrocampo a tre, penso sia questa ora la cosa che Pioli deve sistemare… perché alla fine a parte le prime 4/5, squadre di fenomeni non mi sembra di vederle.