Uomo o caporale

Stefano Pioli è arrivato a Firenze con un credito altissimo, meritato certamente sul fronte umano e professionale, forse esagerato rispetto al valore tecnico o comunque al curriculum da allenatore. D’altra parte dopo l’agonia Sousiana già avere una persona ragionevole era un risultato importante. Poi è arrivato un mercato complicato, forse di prospettiva, ma comunque lungo rispetto alle esigenze di allestimento di una squadra praticamente rivoluzionata… e sono arrivate le prime difficoltà, quattro sconfitte su sette partite, un modulo che non convince. E tutti quindi adesso voltati verso il mister con il punto di domanda implicito: sei uomo o caporale? In altre parole, sei qua per assecondare una volontà societaria e della direzione generale di Corvino, di badare prima di tutto ai conti economici, cercando comunque di salvare capre e cavoli (ovvero evitare posizioni di bassa classifica, cercando di far divertire ogni tanto il pubblico), o sei qui perché credi in un nuovo progetto viola, che punta sui giovani, magari anche sulle plusvalenze, ma con l’obiettivo di trovare strade alternative per arrivare a buone posizioni di classifica?

Personalmente voglio ancora sperare che Pioli sia un uomo e che valga la seconda opzione… un’opzione però che non si basa su discorsi e frasi fatte, sapendo di cadere comunque sempre in piedi come i caporali di Totò: la strada è invece quella delle scelte, probabilmente quella dei cambiamenti e delle esclusioni importanti. Si, perché fino ad oggi è vero che Pioli è rimasto fedele ad un modulo, ma soprattutto lo è stato rispetto a 12/13 uomini che sono stati sempre in campo, ponendo più fiducia sulle loro capacità tecnica e caratteriali, piuttosto che sulla capacità di interpretare determinati ruoli.

Io penso che la rosa della Fiorentina propone nomi e qualità tecnico tattiche per provare diversi moduli tattici e modalità per difendere ed attaccare da squadra; sono d’altra parte convinto che ogni opzione presuppone scelte mirate ed esclusioni magari anche eccellenti. Sembra oggi plasusibile la strada che porta ad un centrocampo a 3, soprattutto per valorizzare Benassi come mezzala e forse anche lo stesso Saponara: intorno a questo tante possibili scelte in cui sul fronte offensivo probabilmente l’unico intoccabile è Chiesa. Forse in continuità con il modulo 4-2-3-1, si potrebbe passare ad un 4-3-1-2 o 4-3-2-1: una buona opportunità per i tre-quartisti, o magari anche per le punte, una soluzione in cui comunque ci sono 7 nomi (Chiesa, Gil, Simeone, Babacar, Thereau, Saponara, Eysseric) per tre posti. Si potrebbe provare anche il 4-3-3, sapendo però che Thereau, Babacar e proabilmente anche Eysseric e Saponara non sono delle ali. Insomma Pioli se vuole essere un uomo, deve prendersi la responsabilità di scelte che possono essere difficili, sapendo che potrebbe trovarsi solo con i suoi errori. Firenze ha dato e sta dando fiducia e supporto a questo allenatore e a questa squadra… per questo merita oggi atti di coraggio.

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