Provvidenzial Verona

Alla vigilia di questa partita, molti c’hanno tenuto a sottolineare che la lotta salvezza non è tema di questa Fiorentina. Allo stesso tempo erano tanti, e anche il sottoscritto, che temeva molto le conseguenze di una eventuale sconfitta al Bentegodi. Se era troppo quindi pensare oggi a una fatal Verona, per una serie di motivi la vittoria contro gli scaligeri è stata una provvidenzial Verona. La vittoria non è stata casuale. Forse un po’ troppo rotonda, ma del tutto meritata. VIttoria maturata nel primo tempo, dove la Fiorentina ha fatto una partita di sostanza. Non ha esasperato il pressing, ha cercato di tenere la gara su ritmi gestibili cercando di colpire al momento opportuno. Sarebbe interessante capire perché il tecnico del Verona ha deciso di mettere il polacco Dawidowicz su Ikoné. Forse sperava davvero che Ikoné continuasse a diblare se stesso. Fatto sta che da una fuga sulla destra del francese nasce l’assist per Barak, che fa un bel gol, molto meno banale di quello che può sembrare. E poi il guizzo di Abra-Cabral. Non è stata una grande prova quello del briasiliano. Però il ragazzo è determinato e nell’ultima 3/4 sembra aver avuto carta bianca, per decidere dove/quando andare a giocare le proprie chance. La Fiorenina ha cercato poi di controllare la gara, a volte creando un po’ di scollaruta fra l’attacco pronto sempre ad attaccare in avanti e il dietro invece attento a non creare profondià. La tattica è riuscita, anche se qualche sbavatura, appunto, sulla modalità di difesa e recupero palla, ha creato qualche opportunità al Verona. Ad ogni modo, nel primo tempo ha funzionato molto bene la mediana, con Amrabat davanti alla difesa, Mandragora come al solito a cucire e Barak a cercare di dare sostanza. Non abbiamo sviluppato tantissimo gioco, ma gestito palla e attaccato in modo efficace. I terzini sono sempre stati a supporto, mentre i due centrali difensivi hanno gestito quasi sempre senza affanno. Davanti Gonzalez è sempre molto dinamico, crea sempre presupposti importanti, anche se purtroppo in questa fase è poco preciso e quindi non determinante. Ikoné ha trovato azione del gol, importantissimo, ma poco altro. Serve sicuramente di più per far cambiare idea sul suo conto. Cabral un po’ meno lucido e un po’ spreciso, ma che sembra aver trovato davvero il feeling con il gol. Per le prossime gare sarà importnate che la Fiorentina ritrovi piano piano gli assenti della prima parte di stagione: Castrovilli, Sottil, Brekalo, oltre ovviamente al miglior Gonzalez.