La Fiorentina si va a prendere 3 punti pesantissimi e molto significativi a Udine. Si, perché la Fiorentina non ha vinto come preferisce fare, ovvero dominando il gioco. Ha vinto invece una partita sporca sul campo, ma non rubando niente. Lo fa senza Nico. Lo fa, dobbiamo dirlo, anche con un po’ di fortuna. O meglio, con un ottimo Terracciano, aiutato in un paio di occasione dalla buona sorte. Non dobbiamo dimenticare che la Fiorentina aveva giocato una gara molto dura due giorni e mezzo prima. E alcuni oggi, in particolare Biraghi, erano un po’ sulle gambe. Ed ecco che l’integralista Italiano accetta di assecondare l’aggressività dell’Udinese, rischiando un po’ troppo nei primi 20 minuti, ma trovando piano piano equilibrio. Abbiamo così fatto affidamento nella capacità di Nzola di reggere un po’ palla e far salire la squadra. Avrebbe avuto anche la possibilità di qualche contropiede, come richiesto da Simone,, ma purtroppo la Fiorentina non ha giocatori da contropiede. L’unico che avrebbe il passo per andare 40 metri senza farsi prendere sarebbe Kouamé. Purtroppo però l’Ivoriano si complica spesso con un triangolo mal riuscito, con un stop troppo a seguire, insomma con il suo calcio a volte approssimativo. E succede allora che un gran contropiede, ma direi soprattutto una grande azione, la finalizza di nuovo Quarta con un lancio cioccolatino da parte del solito Bonaventura. I mister super tattici del nostro campionato, pensano ad annullare in tutte le zone di campo ben predefinire le fonti e le ispirazione di gioco degli avversari, per rubare palle velenose, verticalizzare e tirare in porta. L’integralista, pur sapendo che i suoi centravanti dovranno primo o dopo iniziare a segnare, ha pensato che i gol degli altri calciotori valgono sempre 1. I nostri centravanti non hanno segnato, ma anche oggi non hanno mai tirato in porta. E la Fiorentina è il terzo attacco del campionato. Anche nella ripresa la Fiorentina ha dovuto stringere i denti. L’integralista è addirittura passato al 3-5-2. I cambi erano probabilmente dovuti, anche se Biraghi e Nzola hanno finito veramente per inerzia, perché le avevano finite. Nonostante tutto, abbiamo avuto la lucidità anche per fare qualche azione pericolosa e alla fine c’ha pensato di nuovo Bonaventura a mettere il sigillo. E se vinciamo anche queste partite, quelle sporche come dicevano oggi quelli dell’Inter, quelle che lo scorso anno abbiamo perso proprio a Udine, a Bologna e altrove, allora qualche segnale questa Fiorentina lo sta dando.
Sui singoli, partirei proprio dal numero 1. Penso che almeno da qui a gennaio Terracciano deve essere il portiere. Christensen deve avere semmai il tempo per crescere e poi vedremo. Dispiace tantissimo per Dodo, ma ingresso di Kayode è stata una manna per la Fiorentina. Biraghi in difficoltà, mentre buona prova per Quarta e il solito Ranieri. Esordio di Maxime in sordina, perché non era partita da player. Mandragora è quello che ha fatto più gioco sporco. Però sinceramente Duncan sembra più in palla di lui. Bonaventura non sempre brillante, ma è stato ovviamente il migliore. Combattivi ma veramente poco incisivi Kouamè e Brekalo. Nzola ha lottato, si è sfinito, forse un po’ scoraggiato, con un linguaggio del corpo non buono in questo momento. Però Italiano deve insistere sull’ex Spezia.
Il tour de force continua. Vediamo qual è la situazione di Dodo, che potrebbe aprire definitivamente all’ascesa di Kayode. Speriamo possa rientrare subito anche Nico. Spero anche che per ora Italiano abbia scelto Terracciano come portiere. E, strano a dirlo, spero anche che Ikoné sia davvero pronto per il rientro, perché sulle ali siamo ancora flosci. E sono infine curioso di vedere anche Infantino nella mischia. Spero che la parsimonia con cui viene utilizzato dipenda solo dalla volontà di presentarcelo nella forma migliore.
Parlo subito dei singoli, poi mi perderò in discorsi tecnico/tattici/strategici/filosofici.
Il portiere è un portiere che non sa usare tanto bene i piedi ma sa fare il portiere. Ieri si è superato.
Dodo, spero non sia niente di grave, è scarsamente adatto alla fase difensiva, Kayode è nettamente superiore. Occhio a questo ragazzo che sembra davvero forte.
Biraghi è scarsamente adatto alla fase difensiva, ormai lo ripetiamo da anni, quante altre finali vogliamo perdere? Ieri ha fatto due movimenti clamorosi.
I tre centrali Milenkovic (il migliore), Quarta e Ranieri (ancora aspettiamo a cantare) sono decenti da serie A, l’uno contro uno a Lucca va bene, l’uno contro uno a Lautaro si becca gol. Ma questo lo sanno anche i bambini…
Maxime Lopez l’ho visto poco, i piedi sono decenti, così come Mandragora, il giocatore oscuro. Duncan si è difeso. Bonaventura è il migliore di tutti ma non potrà reggere tutto il campionato.
Kouamè per me non ha giocato bene, ma ci ha messo grinta sempre ed è risultato utilissimo in fase difensiva, sempre meglio un Kouamè così di un Ikonè ballerino. L’anno scorso a Udine giocammo con Venuti e Ikonè, quest’anno con Kayode e Kouamè, per caso non avete visto la differenza?
Brekalo come Kouamè, ma anche lui mi è sembrato più voglioso in fase difensiva, così come lo è stato Sottil contro il Genk. Poco pungenti nelle azioni offensive ma molta più applicazione nella fase difensiva.
Nzola, che ha sbagliato un bel gol in Belgio, non ha le tecnica di Jovic, non ha fatto ancora gol, ma regge l’attacco da solo, lotta su tutti i palloni, fa la sponda, tiene palla eccetera. A me piace e lo aspetto volentieri.
Beltran sta piano piano conoscendo i difensori italiani, cioè stranieri che giocano in Italia, diamo fiducia e tempo anche a lui.
E adesso mi posso sbizzarrire sui discorsi filosofici.
Ieri non meritavamo di vincere, così come non meritava il Lecce di vincere con noi, ma il calcio è così, non è matematica e può succedere di sbagliare un gol già fatto, quello che è successo a Lucca può succedere a tutti, vi ricordare il clamoroso palo di Gomez contro il Cagliari?
Se andiamo ad analizzare le due occasioni più clamorose dell’Udinese vediamo come il maggior responsabile sia Biraghi, così come in finale di Conference, ma in quel caso ha pagato Igor. Per il resto le occasioni dell’Udinese sono state di gioco, con tiri da lontano, con azioni manovrate, come spesso accade a noi quando la palla non vuole entrare. E se la difesa è schierata e il portiere non è Christensen, diventa un po’ più difficile far gol.
Veniamo all’integralista.
Ieri al 21′ della ripresa quando ho visto che metteva dentro Beltran per Kouamè e Milenkovic per Brekalo ho avuto un sussulto sul divano. Ma possibile? Che succede a Udine? Qualche altra volta aveva fatto delle sostituzioni simili, ma proprio gli ultimi dieci minuti, quando c’era da difendere il risultato facendo le barricate. Ieri non è stato così la sostituzione è avvenuta a mezz’ora dal termine ed è stata “strutturale”. A quel punto la Fiorentina si è schierata con una difesa a 3 e due terzini molto volanti senza più subire infilate pazzesche. Sarà un caso? O sarà che l’integralista ha intrapreso un viaggetto verso Damasco?
Preferisco la difesa a 4, meglio se è 4-4-2, bene anche il 4-3-3, certo non mi piace il 4-2-3-1 di Pioliana memoria e meno che mai il 3-5-2 o 5-3-2 come giocavamo con Mihailovic, Montella, Iachini.
Ma è inutile essere integralisti e stare attaccati agli schemi, la Fiorentina ha tre centrali di cui almeno due sanno trattare il pallone, Quarta e Ranieri; e sopratutto non ha un terzino che sappia fare il terzino, ma solo terzini molto volanti, lo abbiamo visto tutti con Biraghi, Dodo, e quest’anno Parisi, l’unico che sa difendere è il ragazzino. E allora ben venga una difesa a 3 invece che a 2 con un centrocampo che rimane a 2 e mezzo e poi, FINALMENTE, due punte. Due punte vere, che sanno o almeno si impegnano anche a difendere, non come Jovic, e senza quei mezzi esterni che non sono buoni a niente, né Brekalo, né Ikonè, né Sottil, né Kouame (che però difende).
OHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH Sarà vero? O sarà un fuoco di paglia? Oppure vedremo la Fiorentina adattarsi all’avversario, alla situazione della partita, alla condizione fisica, a qualsiasi cosa ci si possa attaccare per tentare una variazione all’ormai monotono modo di giocare visto fino a qui?
Perché alla prossima c’è il Frosinone di Di Francesco, che verrà sbarazzino a Firenze, bello pronto fisicamente, spavaldo nei movimenti e senza niente da perdere visto il brillante inizio di campionato.
Noi con chi corre e ci sovrasta nel ritmo andiamo sempre in deficit e saremo alla quarta partita in dieci giorni, proveremo a vincerla di bruta forza o ci affideremo anche all’intelligenza?
Giochiamo comunque a Frosinone e non a Firenze. Non ho visto partite del Frosinone e non so se Di Francesco gioca sempre allo stesso modo. Se si, vedremo una bella partita 🙂