La Fiorentina chiude il secondo tour de force stagionale con una bellissima vittoria al Maradona, contro i campioni d’Italia. Sette partite in 21 giorni, 4 vittorie e 1 pareggio in campionato, i 2 pareggi in Coppa, con in mezzo anche critiche che non guastano mai. Terza a 17 punti la Fiorentina è evidentemente un po’ fuori posto in questa classifica, però adesso arriva la sosta e per lo meno spero che la squadra possa riposare in pace. Ovviamente il senso di questo incipit è quello di smorzare i toni. Magari di qualcuno che avrà comunque da ridire, ma sopratutto di quelli che pensano già allo scudetto.
Però dobbiamo parlare della partita, che la Fiorentina ha giocato benissimo, meglio del Napoli, meritando la vittoria. Paradossalmente il Napoli poteva beffarci con due errori grossolani e ingenui dei nuovi pupilli del tifo viola, Parisi e Kayode. Questo per dire che il campionato è lungo, le partite sono lunghe ed è troppo presto per mandare in pensione Biraghi e per non pensare a un sostituto di Kayode. Detto questo, la Fiorentina ha vinto la gara conquistando il centrocampo e tamponando molto bene gli esterni. E qui invece la nota di merito per i due ragazzi, ma anche per Ikoné e Brekalo, che ha anche trovato finalmente il gol. E le due coppie non hanno pensato solo a difendere, ma anche ad attaccare e mettere in ansia i relativi avversari. E poi Arthur, Duncan e Bonaventura, che hanno fatto un gran lavoro di pressing e tagli e cuci, giocando spesso vicini. Secondo me è stato sottotono Nzola. E’ vero che la marcatura è stata dura e complicata. Se però riusciva a tenere e gestire qualche palla in più, la Fiorentina poteva essere ancora più pericolosa. Quasi sempre in controllo i due centrali di difesa. Scontato il cambio di Nico Gonzalez entrato al posto di Brekalo, Italiano forse ha aspettato un po’ troppo a fare gli altri cambi. Soprattutto pensavo che sarebbe entrato Koaumé, perché serviva davvero qualcuno che saltasse bene sulle palle rilanciate da dietro. Ad ogni modo tutti i cambi sono entrati bene, senza la qualità di Arthur, Duncan e lo stesso Kayode, ma dando corsa e freschezza. Fa eccezione lo stesso Nico, che anche stasera ha messo il sigillo finale.
Stasera nelle varie trasmissioni Italiano si sta prendendo complimenti ovunque, sia sinceri, sia opportunistici. Anche lui però ha bisogno di riposare in pace e sopratutto lavorare sugli aspetti ancora critici, sia tattici, sia sui singoli. Deve sicuramente trovare il modo affinché le punte siano più incisive, deve portare in condizione Maxime Lopez, deve far crescere Ikoné, deve valorizzare Infantino, che piano piano si inizia a vedere in campo. E ovviamente dopo la sosta il tema principale è passare il turno di Coppa.
Quando ha sostituito Kayode, Arthur e Duncan ho pensato “se la pareggia lo infamo, se la vince gli faccio i complimenti”. Visto che ha vinto, gli faccio proprio i complimenti sinceri: bella vittoria! (i miei non sono certo opportunistici)
Però il Napoli non è quello dello scorso anno e Garcia mi sembra che stia lavorando contro il suo interesse, prima ha tolto Politano per uno sconosciuto che non l’ha strusciata, poi ha tolto anche Osimhen che è il miglior centravanti che gioca in Italia. A noi non è rimasto che ringraziare.
Sulla partita devo dire che abbiamo giocato meglio di squadra, abbiamo rischiato forte solo per due errori clamorosi dei nostri giovani terzini, errori di gioventù, non di concetto come quelli di Biraghi (o Dodo o Odriozola). Poi sono arrivati gli episodi che hanno girato tutti dalla parte nostra, primo fra tutti la stupenda, meravigliosa, incredibile parata di Pietrone sull’occasione regalata da Kayode.
Non ricordo dei loro contropiedi giocati in superiorità numerica, sarà stato un caso o una scelta di Italiano? Oppure una migliore interpretazione dei nostri? Per me i due giovani ragazzi che giocano terzini e Arthur sono l’attuale vero valore aggiunto della Fiorentina di questo ultimo periodo.
I giovani terzini hanno davvero una buona predisposizione alla fase difensiva, oserei dire che prima pensano a difendere e al sacrificio, solo dopo ad attaccare. Poi c’è Arthur, che ha dimostrato subito di avere i piedi buoni, ma ora sta anche dimostrando di avere un po’ di fiato per correre. Per me anche i nuovi centravanti hanno portato quella dose di impegno e generosità che prima mancava, Nzola non gioca mai da fenomeno, ma per buoni tratti della partita fa reparto da solo, Cabral e Jovic non facevano reparto nemmeno in due.
Ieri si è visto anche un po’ di sacrificio in più da parte delle ali e anche quello è frutto di quella maggiore copertura in più che trovano dietro, perché l’ala si sacrifica a tratti, se dietro non c’è il terzino che difende costante alla fine il buco si crea.
Poi c’è anche Bonaventura, che c’era anche gli altri anni e che più o meno gioca nello stesso modo ma sono quelli intorno a lui che hanno alzato il livello.
Riprendo ultima frase per fare una battuta. Quando una squadra gioca male e perde spesso si manda via l’allenatore, sopratutto perché non si possono cambiare tutti o quasi i giocatori. Noi adesso abbiamo una squadra dove giocano tutti bene e siccome Spalletti non può chiamare tutti, ha chiamato Bonaventura 🙂
Sui terzini ovviamente c’è poco da dire, se queste sono le premesse, c’è da divertirsi. Però per me Biraghi rimane un elemento centrale di questa squadra e farà comodo tanto quanto Parisi. Che fra l’altro a Empoli dicevano che spinge spinge, ma non sa difendere. Il calcio è la scienza esatta solo per chi valuta in base ai risultati.
Su Nzola, apprezzo tutto quello detto da Simone… però secondo me manca ancora quel qualcosina in più che può veramente far svoltare nella nostra pericolosità.