Altra vittoria ai calci di rigori e Fiorentina che vola, per il terzo anno consecutivo, alle semifinali di Coppa Italia. Partita nettamente diversa da quella vinta con il Parma. Fiorentina e Bologna dal primo minuto hanno giocato e lottato pallone su pallone, metro su metro, fino all’ultimo secondo del supplementare. Oggi probabilmente, con le nostre assenze, con le condizioni precarie di alcuni titolari, il Bologna negli 11 vale la Fiorentina e forse anche qualcosina in più. Il Bologna ha qualità e gioca con personalità e un po’ di strafottenza, come il suo mister. Si, l’allenatore ha mantenuto questo atteggiamento anche in panchina, ridendo sempre, con l’aria di quello che è più furbo di te. Per fortuna anche stasera alla fine ridiamo noi e questa sicuramente è la cosa più importante.
La vittoria si è concretizzata ai rigori, ma parte ovviamente dalle scelte del mister, che ha fatto di necessità virtù partendo con un 3-4-2-1, accentrando Ikoné. Non è servito a sbloccare il francese, un po’ spaesato in quella zona del campo. Non ha sbloccato neppure Beltran, anche se ha lottato su ogni pallone in modo incessante. E’ servito però per tamponare la forza d’urto e la strafottenza del Bologna, che rischia tantissimo nelle partenze dal basso, ma lo fa con qualità ed efficacia. E il Bologna si fa sentire molto fisicamente anche nei lanci lunghe e nelle seconde palle. Con questo modulo la Fiorentina ha accettato di fare la squadra meno padrona del campo. Con qualche nostro errore nella fase di pressing o con qualche palla persa malamente, il Bologna ha creato le sue occasioni migliori con Zirkzee e Orsolini. Dopo di che la Fiorentina ha dimostrato di avere una rosa più lunga del Bologna, nonostante le assenze. Non è un caso che i viola sono dentro tre competizioni, sono un punto avanti in campionato, nonostante abbia giocato già sei partite in più del Bologna. Non è un caso che i primi due cambi Motta li ha fatti a pochi minuti dalla fine, mentre Italiano ne aveva fatti 5 già all’80-esimo. E la Fiorentina ha trovato più spazi in campo e ha avuto delle buone occasioni. Ha avuto anche un clamoroso match point alla fine dei tempi regolamentari con Quarta. Già sempre lui, anche nei supplementari. Ancora una volta la dimostrazione lampante che i gol vanno cercati, non possono arrivare da soli. Ultima chiamata per le nostre punte. Italiano dice che dobbiamo sbloccarle. Vediamo se Pradè e Barone hanno altre idee. Personalmente penso che non partirà Ikoné. Con un tifo anche stasera esemplare, mi sono sembrati fuori luogo i fischi all’uscita di Ikoné, in una gara difficile, importante e sempre in bilico come stasera. La Fiorentina e Italiano avranno comunque bisogno di questo giocatore, perché non è facile e veloce educare il ruolo degli esterni negli schemi viola. Nico, Ikoné e Kouamé sono quelli che sanno interpretare meglio.
Nei singoli, grande prova di Ranieri, ma bene tutti i centrali. Kayode lodevole per impegno, ma ha avuto occasioni per essere determinante e non ci è riuscito. Il ragazzo ha bisogno di respirare. Biraghi è calato molto nella ripresa. Dalla sua parte il Bologna iniziava a creare autostrate e quindi provvidenziale è stato ingresso di Parisi. Lopez e Duncan si sono annullati con i rispettivi bolognesi nei mille duelli a centrocampo, anche se in questo gioco la fisicità del Bologna è più efficace. Male Barak, mentre Bonaventura ha dato un po’ di ordine al gioco viola. Arthur è entrato più per battagliare che per creare. Mandragora si è fatto notare per il bellissimo cross dove Kayode a 3 metri dalla porta poteva colpire a botta sicura, ma ha chiuso gli occhi, spedendo in fallo laterale. Nzola ha provato a metterci qualcosa. Ma in 2/3 occasioni ha dimostrato di non avere il tempismo giusto per trovare la rete con la cattiveria con cui ci prova appunto Quarta. E’ sicuramente un fatto di testa. C’è sempre un tocco in più, una giocata in più, la mancanza di sicurezza nella giocata determinante. Si sbloccherà o toglierà il disturbo? Vediamo cosa ci riserva questo gennaio. Per il momento possiamo concederci un bel sorriso e iniziare a preparare nel miglior modo possibile il secondo tempo di questa stagione.
Sempre forza viola…..ma che sofferenza senza un centravanti che che la butti dentro
Danilo, sono completamente d’accordo. Non so se la Fiorentina è in grado di risolvere questo poblema a gennaio. Dobbiamo essere anche consapevoli del nostro mercato. Penso che Italiano si aspetti qualcosa sugli esterni, sperando appunto nello sblocco delle punte.
Il Bologna invece ha un bel centravanti. Sembra possa diventare davvero un ottimo giocatore, rimane solo qualche dubbio sull’aspetto caratteriale. Però con lui la qualità e la fisicità del Bologna di completano e ne fanno una squadra in grado di lottare per l’Europa. Come detto, manca forse nella lunghezza della rosa. Manca anche a loro qualcun altro che la butti dentro. Zirkzee però gli ha fatto fare il salto da metà classifica alle zone uefa.
Che carattere, hanno lottato su ogni pallone. Voglio fare i complimenti ad Italiano che sta diventando sempre meno “talebano” e comincia ad adattare la formazione in base .. a quello che ha e alle caratteristiche dell’avversario.
E’ vero che noi abbiamo una rosa più lunga del Bologna però i cambi Italiano li ha fatti prima perchè Ikonè e Barak stavano giocando da schifo e Biraghi era in calo mostruoso. Servono giocatori veri, noi ne abbiamo parecchi ma non 11 e se vuoi arrivare o restare in alto ne devi avere almeno 13/14, io mi accontenterei di 11. Che vi devo dire.. speriamo che il bollito ci indovini!
Alberto, a parte che come dicevo iniziamo l’anno con un terzo di gare in più del Bologna e abbiamo giocato con 24 ore meno di riposo, i cambi spesso non sono (solo) per lo schifo, ma per mettere idee e forze fresche nelle zone cruciali della gara. Il Bologna del secondo tempo non era quello del primo e con i nostri cambi l’inerzia è cambiata. A parte forse Calafiori, Motta non ha avuto il coraggio di fare nessun cambio, perché sapeva di non aggiungere ma togliere.
La Fiorentina e, come lo chiami te, il bollito devono avere la bravura e un po’ la fortuna di alzare un po’ il livello dei primi 12/13 giocatori. Ma ritornando ai pensieri di montelliana memoria, qual’è la dimensione del nostro mercato?
Intanto se si parla di mercato vorrei che tu rileggessi il mio commento di un anno fa a fine mercato (https://iotifofiorentina.net/2023/02/04/prade-a-fine-mercato/) giusto per ricordarti quello che avevo detto per Brekalo (e Sabiri..) e di quello che penso dei dirigenti viola.
Tornando alla partira è vero che abbiamo giocato di più ma secondo me ieri non si è visto, abbiamo corso e pressato più di loro e nei supplementari i nostri sono stati grandi, abbiamo attaccato e cercato più di loro la vittoria!
C’è un però.. ribadisco, non tutti sono all’altezza. Willy il Coyote (come dice Simone) non è degno di una maglia da titolare, gioca perchè non ce ne sono altri, e questo non va bene! A me Barak non piace, troppo lento e compassato per il nostro gioco. Anche Mandragora per me non va bene, è da squadra da 9/13 posto, noi ambiamo a fare di più.
Tu dici che i cambi li ha fatti per mettere idee e forze fresche.. secondo me se i cambiati (Ikonè e Barak) avessero giocato bene non li avrebbe sostituiti, oltretutto Willy non si stanca mai.. tanto nel campo pascola!!!
Alberto, ricordo il tuo commento. Però molti avevano negli occhi il Brekalo di Torino ed era giusto aspettarsi qualcosa di più.
Per quanto riguarda Ikoné, io capisco che fa comodo a volte personalizzare la nostra rabbia e delusione, con allenatore o qualche giocatore specifico. Lo capisco meno quando i risultati almeno ad oggi sono oltre le aspettative. La domanda è: il problema della Fiorentina è Ikoné? Pensiamo un attimo a come ha impostato la squadra Italiano a inizio stagione. Ikoné a destra, dove il titolare indiscusso è Nico, Brekalo e Sottil a sinistra. Ci stiamo accanendo con quello che è la riserva di Nico. E’ vero che in questo periodo è nettamente insufficiente, ma se proviamo a ragionare un attimo, quanti hanno una riserva come Ikonè? I titolari da cambiare sono Sottil e Brekalo, che ricorderete, a inizio anno venivano alternati, trovando sempre l’uno peggio dell’altro. Brekalo andrà via, Sottil no. E’ li che dobbiamo trovare il titolare. E chi potrebbe essere? Ci lamentiamo dei 15 milioni spesi per Ikonè. Ma oggi non riusciamo a prendere Ngonge per 12 milioni, che con tutto rispetto non è certo Leao. Mesi fa avevo detto prendiamo Laurientè invece di Berardi. Era anche la scelta di Italiano, ma davanti a 20 milioni la Fiorentina ha detto no, grazie. Ha fatto male? Non lo so. Quest’anno ha fatto un gol come Sottil, con il doppio di partite giocate.
Premesso che nel calcio è molto complicato anche vendere, per noi tifosi è facile e anche legittimo dire: via Brekalo, Barak, Ikoné e la lista continuerebbe. La vera domanda è: chi siamo in grado di prendere, per fare veramente un salto di qualità?
Una nota anche sul modo di giocare e condizione fisica. E’ vero che abbiamo pressato, lottato anche più del Bologna per 120 minuti. Ma le partite spesso si vincono con la lucidità di testa e gambe per imporre il gioco, trovare le giocate vincenti e sopratutto realizzarle. Altrimenti bene che vada si pareggiano e al limite si vincono ai rigori.
Mi ricordo bene quei commenti su Brekalo e Sabiri, ci rimasi parecchio male perché io mi innamoro subito dei giocatori nuovi, appena arrivano do subito fiducia incondizionata. Brekalo proprio non lo conoscevo ma il ruolo era quello giusto, Sabiri aveva fatto una gran partita contro di noi quando avevamo perso con la Samp matematicamente salva.
Invece due bidoni galattici!
Però sono stati pagati pochissimo, non come Willy che non può essere una riserva come dice Davide, la Fiorentina non può permettersi 15 milioni in panchina.
I nostri dirigenti non sono dei fenomeni, Joe Barone mi piace però dovrebbe affiancarsi uno che si intende di calcio tipo Sartori, Giuntoli, una volta c’era Pino Vitale. Noi abbiamo Pradè, che fa il direttore, e poi ci siamo affidati a Burdisso e Angeloni, che probabilmente sono quelli con più funzioni tecniche.
Per me la strada giovani e Viola Park va bene. A livello di acquisti a questa nuova dirigenza io rimprovero solo Willy, Boateng e Lirola. Perché, come diceva Corvino si può sbagliare la lana ma non si può sbagliare la seta.
Non sono per le stelle pagate a caro prezzo, Dybala gioca due partite si e tre no e decide contro la Salernitana, sono per chi ha fame, sono per i giovani allevati in casa o per le semi-scommesse alla Corvino, quindi sono contento per Kayode, Ranieri, vediamo Beltran, vediamo Parisi. L’importante sarebbe fare muro alle offerte così come siamo riusciti con Milenkovic.
A questo giro sarebbe importante arrivasse uno là davanti in grado di far salire il valore della squadra oppure che Guardiola abbandonasse, almeno in certe partite, le sue posizioni integraliste.
Al momento però siamo fermi su tutti i fronti… Senza lilleri non si lallera e Commisso senza stadio di lilleri ce ne mette pochi, quelli per campionati decenti e Viola Park.
E’ vero, noi non abbiaom Zirkzee, ma tanto con Italiano non giocherebbe centravanti, giocherebbe esterno, forse addirittura mezzala.
Veramente non capisco come si possa considerare Willy il coyote un giocatore di calcio: ha la grinta del lombrico, quando deve passarla la tiene, quando la deve tenere la passa, non vede mai il lancio in verticale, non scatta mai al momento giusto, non tira mai concentrato, non sa proteggere il pallone con il corpo. E’ veramente assurdo il suo modo di controllare la palla. Assurdo, assurdo, assurdo. E’ ridicolo, è comico, è davvero come Willy il coyote, frustrante!
Andrebbe utilizzato come modello per le scuole calcio, basterebbe dire ai bambini, se vuoi diventare un giocatore di calcio fai tutto l’opposto di quello che fa Willy il coyote.
L’unico modo in cui si potrebbe usare è sulla fascia sinistra con il solo compito di cercare la riga di fondo e crossare ad occhi chiusi, se poi qualche volta riuscisse a trovare l’interno potrebbe anche provare a tirare in porta. Guardiola ha detto che “lui è questo”, spero che nelle stanze che contano abbia aggiunto “quindi non è adatto, quindi datelo via”. Cerci era un campione nei suoi confronti. Bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!
Passato lo sfogo sono contento per la semifinale di Coppa Italia, sono contento per Lopez, che ha giocato bene ed aveva bisogno di una bella iniezione di fiducia e sono contento anche per Barak, che non ha giocato bene, ma ha fatto presenza in modo positivo. Poi devo dire che anche Biraghi ha giocato decentemente, almeno tutto il primo tempo, quando non deve difendere può giocare in serie A, ma per me il titolare presente e futuro è Parisi. Così come è Kayode il titolare a destra, il ragazzino è favoloso ed è uno degli artefici dell’attuale quarto posto in campionato. Avesse giocato Dodo (o Venuti), come lo scorso anno, avremmo dieci punti in meno.
Del problema centravanti è inutile parlarne, abbiamo ri-visto ieri sera che quando accanto al centravanti gioca una seconda punta, che sa fare la seconda punta, anche se il centravanti non è Van Basten le occasioni vengono create e le difese vengono messe in apprensione. Quando poi il centravanti viene lasciato solo in mezzo a due o tre difensori, diventa nullo come lo diventerebbe Van Basten. Perchè Guardiola non si decide a giocare con Nzolà centravanti, Beltran e Nico mezzepunte, che hanno garra argentina e una discreta attitudine al sacrificio, e poi tre centrocampiti veri dietro? Ci vuole troppo? Ci vuole il supercorso a Coverciano?
Spendo una parola anche sul mercato, spero che Brekalo se ne vada per davvero e sogno che Willy il coyote lo segua, ma tanto solo il croato ha mercato, soprattutto solo il croato è vendibile visto che è stato pagato qualche milione mentra Willy ben quindici. Sono conscio dell’impossibilità di un profondo rinnovamento o di massicci investimenti e sono anche ragionevolmente certo che non è possibile bocciare Nzola dopo mezza stagione, oltretutto è a titolo definitivo, quindi niente nuovo centravanti.
Leggo di Ngonge-Faraoni dal Verona, i profili sembrano quelli giusti, meglio dire i ruoli. Tutti si sono accorti che Kayode ha bisogno di qualche cambio e Guardiola ha detto che non crede in un rientro a breve di Dodo, quindi bene un terzino destro, meglio italiano, d’esperienza, duttile, economico e sopratutto in prestito. Se anche fosse a titolo definitivo potrebbe essere il tassello mancante per completare la difesa per qualche anno.
Poi tutti dicono che manca un esterno e allora guardiamo di prendere un esterno o ala o rifinitore o mezzapunta o secondapunta, insomma qualcuno in grado di mettere in panchina quasi sempre Willy, Brekalo e Sottil, che sia mancino o no, italiano o no, giovane o no, ma che non sia in prestito o a buon mercato perché non sarebbe quello giusto.
Infine, ma qui si va nel fanta mercato, non sarebbe male cogliere l’occasione per un giovane colpo alla Corvino, di quelli che spendi poco e godi di rado, ma quando godi…
Su Ikoné ho già risposto anche ad Alberto. Anche se adesso gioca in modo insufficiente, è la riserva di Nico il problema della Fiorentina? Senza Ikoné, le punte e le altre ali hanno segnato a raffica?
A me sarebbe sempre piaciuto fare il corso a Coverciano, commento il calcio per la mia esperienza. Italiano è il migliore allenatore che abbiamo abvuto dai tempi di Prandelli e spero rimanga ancora almeno un paio di anni per vedere compiere interamente questo ciclo. Detto questo, oggi vedo poche squadre vincenti che rinunciano a sfruttare il campo nella sua larghezza, perché è veramente dura sfondare nel mezzo, senza dare respiro. A maggior ragione, non hai bisogno di Beltran Nzola, ma di Lukaku/Dybala… non so se si ha presente questa differenza, con una Roma fra l’altro che oggi è 4 punti sotto di noi. Magari le ripeto: Beltran/Nzola, Lukaku/Dybala. E comunque anche la Roma quando serve mette El Sharawi per sfruttare le fasce. Tre giocatori, uno riserva, che guadagnano insieme più di tutti gli 11 titolari nostri. Poi il bello del calcio è che quando viene raccontato è sempre bello e vincente.
Ho già detto un po’ anche del mercato. Ngonge lo prende il Napoli perché costa troppo. Cosa dobbiamo aggiungere?