Una Fiorentina rock

Penso che stasera tanti tifosi staranno pensando al ritornello di Fossati… oh non svegliatevi e soprattutto non fermateci. Dalla depressione di inizio stagione, nel giro di poche settimane ci siamo trovati una squadra tosta, una Fiorentina rock appunto. Dopo il 6 a 0 contro il Lecce è arrivato questo 5 a 1 contro la Roma. Alla fine è sembrato tutto molto facile. La verità è che anche contro la Roma, la Fiorentina ha messo in campo sostanza, qualità, spirito di sacrificio e sopratutto idee di gioco. La solidità di questa Fiorentina rock parte prima di tutto dall’atipico centrocampo a 4, con Bove che davvero sorprendo tutti per la sua capacità di mettere grinta e tecnica. Un vero collante sulla parte di centro sinistra da cui si diffonde l’equilibrio della mediana, con Cataldi altro punto fermo, Adli che fa da regista vero, fino ad arrivare a Colpani che lega il tutto con la corsia di destra. E qui l’ex Monza trova il raccordo con Dodò, che molto più che Gosens, rappresenta un pendolino instancabile. Questo non vuole dire che Gosens è statico. il terzino tedesco si muove più nell’ombra e anche stasera è andata più volte pericolosamente al tiro. Al centrocampo si unisce spesso un Beltran davvero in palla, che cuce molto bene il gioco viola, oltre a essere il primo a fare pressing altissimo. Abbiamo poi Kean il guerriero, dopo anni un centravanti davvero forte fisicamente, bravo tecnicamente. E il primo gol è davvero un marchio di fabbrica di questa Fiorentina rock. Parla contesa con grinta sulla mediana sinistra da Bove, che subito cerca Kean, gioco di sponda con Beltran e gol. La Fiorentina lotta su ogni palla, cerca spesso la verticalizzazione su Kean e a volte su Beltran. Oppure gira esterno dalla parte di Dodò cercando anche percussioni centrali, come quella di Cataldi nel primo tempo e come il bellissimo gol di Bove. La solidità di centrocampo ha dato sicurezza anche alla difesa, dove comunque sta emergendo sempre di più Comuzzo, anche stasera perfetto. Speriamo solo che infortunio nei minuti finali non dia troppi problemi. Sono entrati molto bene anche Richardson e Sottil, anche se, con ingresso anche di Quarta e Ikoné, siamo ritornati a un 3-4-3. Sottil quasi devastante sulla fascia, seppur con una Roma che aveva praticamente mollato.

Se dobbiamo trovare un difetto, in alcuni momenti siamo portati a difendere subito molto bassi. Se si permette a squadre molto forte tecnicamente come la Roma di giocare con molti effettivi nei nostri 20 metri, si alza molto il rischio di concedere occasioni importanti. Come il tiro di Koné che aveva riaperto la gara. Unico neo comunque in una serata perfetta. Come dice Palladino, però, adesso piedi per terra, perché la Fiorentina deve continuare a essere rock e suonare questa sua musica. Sarà interessante vedere come Palladino gestirà queste prime tre partite di campionato in una settimana. Due trasferte, Genova e Torino, che diranno ancora molto su che Fiorentina è e sarà.