Dopo otto vittorie consecutive e dopo tante belle prove superate, oggi pomeriggio la Fiorentina è stata rimandata in Italiano. Oltre alla sfida con l’ex, fra l’altro sovraccaricata di significati proprio da noi fiorentini, c’era anche una importante sfida tattica. La Fiorentina fino a questo momento, almeno in campionato, non aveva trovato molte squadre che vengono a pressarti alta e che cercano di toglierti palla e respiro a centrocampo. Purtroppo continua questa atmosfera grigia sulla Fiorentina, visto che Palladino ha dovuto rinunciare alla panchina per la perdita della madre. Ovviamente le nostre sentite condoglianze. Sarebbe stato interessante vederlo al suo posto, specialmente nella ripresa quando la Fiorentina ha perso un po’ la bussola. Andiamo comunque in ordine. Come dicevamo, era un esame tattico importante. Nel primo tempo tutto sommato la partita è stata equilibrata e alla fine le migliori occasioni le abbiamo avute noi. A parte il gol annullato a kean, c’è occasione di Gundmundsson (e forse rigore). C’è la bella azione che ha portato Cataldi davanti al portiere. Però si vedeva già che a centrocampo facevamo fatica. Beltran, Colpani, ma anche gli stessi Adli e Cataldi hanno perso molti duelli. La cosa è degenerata nella ripresa. Probabilmente era il caso di mettere prima possibile sia Richardson sia Mandragora e rinforzare la mediana. Abbiamo perso infatti tutti i duelli e sulle ripartenze il Bologna è stato più volte pericoloso. E alla fine ha segnato e poteva raddoppiare. Unica nostra chance vera è capitata nella testa di Richardson. Una buona occasione, ma troppo poco per ricriminare in questa gara. Dobbiamo prendere atto che siamo stati rimandati in Italiano, che alcuni giocatori sono oggettivamente stanchi, come Gosens e anche Comuzzo, arrivato stremato alla fine. E anche a centrocampo abbiamo bisogno di ricambi in gamba. Per ora rimane in palla Dodo, anche se c’è stata una piccola svista nel gol. Bene anche Ranieri. Ha fatto il possibile anche Kean. Gundmundsson è ovviamente in fase di recupero, mentre ancora buoni segnali da Sottil al suo ingresso. Probabilmente, se Beltran deve giocare al posto di Sottil/Bove, sarà proprio Sottil il nuovo titolare. Due parole su Adli. Alla prova di Italiano ha dimostrato che deve essere più veloce nelle giocate e a volte a liberarsi prima della palla.
Volevo chiudere con l’esultanza di Italiano. Mi sembra un po’ patetico dire adesso che non ha avuto rispetto e faceva meglio Pradé a parlare di altro. Ha esultato per la sua squadra, per se, per la sua gente, nel suo stadio e se n’è andato. A parte i chiacchericci stucchevoli di questa settimana che ho già commentato, c’è da dire che questa era partita importante, soprattutto per il Bologna, perché perdere rappresentava un handicap di classifica molto complicato da recuperare per la corsa Uefa. Per noi poteva essere buono anche il pareggio. Ha vinto invece Italiano e Bologna. Bravi loro. Ovviamente non cambia niente nel nostro percorso, ma ritornando un po’ con i piedi per terra, dobbiamo essere consapevoli che il Bologna può essere un effettivo avversario con cui giocarci qualche posizione importante alle spalle delle squadre top.
Avevo scritto nei giorni scorsi che consideravo la partita con il Bologna un tabù e così è stato.
Purtoppo ho visto pochi spezzoni di partita, un po’ il primo tempo dove ho visto le squadre lottare alla pari, un po’ il secondo tempo dove ho visto che stavamo calando fisicamente. Siamo mancati con i cambi, è stato giusto Richardson, è stato giusto Sottil (che a me non è piaciuto tanto) e invece che mettere Kouamè e Mandragora ci siamo limitati a mettere dentro il peluche Ikonè. Ci manca Bove, non c’è niente da fare.
Sono rimasto sorpreso nel vedere Italiano così agitato in panchina, a Firenze così agitato non l’avevo mai visto, nemmeno nelle tre finali perse, sono rimasto sorpreso dalle dichiarazioni di Pradè e sono rimasto da quelle di Dodo.
Soprattutto quelle di Dodo, che arrivano dallo spogliatoio, che arrivano da un calciatore che ha sempre il sorriso, credo che stiano a rappresentare qualcosa di profondo sulla personalità del nostro ex-allenatore.
Sono certo che Italiano e Biraghi avranno brindato insieme a questa nostra sconfitta.
La partita l’abbiamo persa nel secondo tempo perchè siamo calati fisicamente. Nel prima abbiamo giocato meglio noi, non mi pare che la squadra di Italiano ci sia stata superiore nel gioco. Purtroppo questo mese per noi è stato pesante fuori dal campo per cui probabilmente non siamo riusciti ad allenarci come si deve ed il risultato si è visto nel secondo tempo. Non sono daccordo con te sull’esultantza di Italiano, di solito si esulta, si va dall’allenatore aversario si stringe la mano a lui ed all’arbitro. Invece questo si lancia in campo salta come se avesse vinto la champions, tira il berretto in tributa etc…
Io me lo ricorderò…
Può essere stato forse un po’ esagerato, sicuramente ce lo ricorderemo, se lo ricorderanno in particolare quello del parterre. A parti invertite probabilmente ci avrebbe esaltato. E Italiano le partite le ha vissute sempre così, anche e soprattutto a Firenze.