
Sono tre anni che diciamo che la Conference è un po’ una Coppa Europea di consolazione. Una competizione che vede pochissime squadre note/prestigiose a livello europeo in un mare di squadre sconosciute. E’ comunque una coppa Europea e la Fiorentina negli ultimi due anni è stata una grande di questa coppa piccola. Giunti agli ottavi, sconfitti ad Atene questa volta dal Pana, dovendo per ennesima volta nella stagione europea provare a rimediare a una prestazione insufficiente e ingiustificabile, dobbiamo prendere atto che la Fiorentina è diventata piccola in questa coppa piccola. Abbiamo imparato, spesso sulla pelle delle squadre italiane, che qualsiasi coppa europea o la giochi per agguantarla, per morderla, con grinta, con mestiere, con qualità, oppure soccombi, con chi chiunque. La Fiorentina ormai da qualche mese è una squadra che non morde la partita, che non vuole o, purtroppo, non riesce a indirizzarla. La partenza di oggi è stata desolante. Le azioni del Pana sembravano lame che entravano nel burro caldo della difesa viola. Certo, poi c’è anche la sfiga dell’allenatore in difficoltà. Punta sull’uomo Terracciano che lo ripaga con una papera, che forse non aveva mai fatto così palese negli ultimi 3 anni. A priori non volevo criticare la scelta, perchè poteva avere un senso. Però io fin da subito ho visto un giocatore vuoto, con la sensazione che sia arrivato a questo appuntamento completamente scarico. In più occasioni sembrava che gli mancasse quella adrenalina per fare intervento, almeno per tentarlo. Non mi sento di criticare invece la scelta di Moreno, che aveva anche segnato, mentre Richardson purtroppo al momento è un calciatore inadeguato. Ci siamo accaniti con Ikoné, con Sottil, con Colpani, con Kuoamé e altri ancora. Questo però fa quasi tenerezza in campo. Devo dire che ero stato uno di quelli che alla prima gara aveva visto qualcosa in questo ragazzo. Ma in questo momento è un’impresentabile. Penso davvero che si dovrebbe dare allora spazio ad Harder, almeno vediamo di che pasta è fatto. Avevo molti dubbi anche su Kean e penso che stasera abbiamo giocato con l’attaccante al 30/40%. SPesso non riusciva a stare neppure in piedi e questo a dire il vero è stato anche per altri, su un terreno che forse non abbiamo saputo affrontare. E qui si ritorna al tema, unica squadra al mondo ad avere una sola punta centrale in rosa.
Per il resto c’è la cronaca di una partita strana. Finiti all’inferno in 20 minuti, nei 10 successivi eravamo in parità e con la gara in mano, fino al gol annullato. Poi un secondo tempo che Palladino non si sa spiegare. Spero non si aspetti da noi la risposta. Personalmente, continuo a vedere una squadra piccola, anche in questa coppa piccola. Due idee di gioco in croce, a volte provate con imbarazzante ossessione, assoluta mancanza di fiducia in noi stessi, che ci porta a uscire dalle gare e quindi a subire. Dopo sette mesi, difficile non dare colpa all’allenatore.
Dicevo a Simone che la Roma di quest’anno è esempio emblematico di come, partendo da un livello ipotetico della squadra, un allenatore può contribuire a spostare l’asticella reale del valore al di sotto o al di sopra di questo livello. De Rossi prima e Juric poi, stavano tirando la Roma giù. Non è facile darsi una spiegazione, ma era così. Ranieri probabilmente la fa performare anche oltre il proprio livello. A noi forse non è molto chiaro il valore ipotetico di questa Fiorentina. Sicuramente nel filotto di 8 vittorie, si stava iperperfomando. Ma la qualità della rosa è sicuramente di livello più alto rispetto a quello che siamo in grado di esprimere sul campo.
L’allenatore è bollito, è nel caos pieno, pensa solo a sistemarsi bene la cravatta. Per me era iniziata male con le sue parole “voglio un approccio violento”, ma violento di che? Ma che vuol dire? E’ alla frutta, una dichiarazione del genere può farla solo chi ha perso la bussola. Lui ha perso la bussola, il sestante e anche l’astrolabio.
Considero sbagliata la gestione dei portieri alla Italiano, perché per me esiste il portiere titolare e la riserva, ma almeno Italiano li teneva davvero sulla corda, si sapeva che il portiere era un ruolo come gli altri, anche loro dovevano giocarsi il posto tutte le domeniche. Palladino ha riportato la gestione all’antica e, dopo due mesi di torpore, rimette titolare Terracciano in una partita importantissima.
Il centrocampo deve essere composto sempre da un portatore d’acqua, un mastino, uno che corre e lotta per due, ieri sera si è presentato con Fagioli che è leggero, Mandragora che è leggero, Richardson che, come dice Davide, è impresentabile. E’ vero. Il ragazzo ha fatto vedere qualche numero ma per giocare ad Atene contro animali affamati non è ancora pronto se mai lo sarà.
Quindi centrocampo praticamente a due e i soli Beltran e Kean come giocatori offensivi supportati da Gosens e Dodo, pur sempre difensori, con il brasiliano ormai in fase calante. Poi, nel secondo tempo sotto di un gol, ha messo dentro Parisi per Richardson, quasi lo stesso ruolo, poi Cataldi per Fagioli, quindi Gud per Beltran togliendoci tutto il peso offensivo. Almeno prova tre punte. Ridicolo.
A due mesi dalla fine del campionato ci troviamo con un allenatore che ancora non ha trovato la chiave giusta, parole sue, e senza un impianto di gioco. Siamo partiti da un ambiziosissimo 3-4-3, provato per due mesi in preparazione, per chiudere con un 6-2-2 di ieri. Alla frutta.
Non mi spiegherò mai perché Sottil, dopo le reciproche dichiarazioni di stima tra allenatore e giocatore, è stato dato al Milan se poi ieri sera al posto di Sottil è stato fatto entrare un terzino quando dovevamo recuperare la partita.
Questo cade a picco e noi con lui, ci troveremo ad affrontare squadre che calciatori che sanno quello che fare, noi siamo un insieme di singoli messi in campo alla buona e per di più anche sfiduciati da un allenatore che si è autosfiduciato, no ha ancora “trovato la chiave giusta”. Oltretutto il Monza nella seconda parte del campionato è sempre andata in calando.
A Marzo, quando le squadre forti cambiano passo, noi cediamo il campo. Ci vediamo l’anno prossimo con un altro allenatore. Si spera.
Concordo sul messaggio completamente sbagliato: approccio violento suscita rabbia, senza lucidità e anche con poche idee. Di fatto abbiamo visto una Fiorentina paralizzata. Corretto anche il tema portiere. Devo dire che gli anni scorsi non c’è mai stato un dislivello qualitativo come quest’anno e Terracciano ha fatto il suo. Quest’anno non è così. Se voleva andare via, Martinelli secondo e proprio in caso di emergenze, si prendeva un terzo vicino ai 40 che ce ne sono quanti vogliamo.
Per il centrocampo in realtò grandi mastini non ne abbiamo. Sarei partito con i migliori, ovvero Cataldi, Fagioli e Mandragora. E quando siamo corti secondo me dobbiamo avere il coraggio di provarli questi giovani. Inutile mettere Parisi mezzala, come diceva anche Simone. Inutile portarsi dietro il ragazzo della primavera, se tanto i cambi te li giochi con i grandi a costo di snaturare tutto.
Su Sottil… che dire. Penso, spero che sia stata una richiesta del ragazzo, chiamato dalla squadra del cuore, dove mi sembra stia scomparendo ancora di più dalle scene. Però collezionerà figurine e autografi dei suoi idoli.
Personalmente penso che uan società competente doveva capire che il momento giusto per cambiare allenatore era dopo la debacle del periodo natalizio. Però Ferrari non sa di calcio, Pradé o non conta niente, o proabilmente è un po’ bollito anche lui. in entrambi i casi penso abbia fatto il suo tempo. E dopo uscite abbastanza inappropriate, è stato anche silenziato dalla società.
Ora non rimane che assistere a questo spettacolo che sta diventando indecoroso, sperando solo nel miracolo della domenica.