
Non avevo potuto vedere la partita di Conference giovedì sera. Avevo potuto seguire solo un po’ la diretta di violanews. Sei, sette accessi, per fortuna con news sempre positive dal Franchi. Avevo raccolto sensazioni, poi confermate dai vari commenti su web e media vari, ovvero ottimo primo tempo, dove abbiamo anche sprecato. Ripresa complicata, fino al terzo gol di kean. Sofferenza finale dopo il rigore. Rientrato venerdì sera, non ho trovato il tempo per il post-gara. La vittoria è stata sicuramente di fondamentale importanza e la reazione dei viola va apprezzata. Però la gara contro la Juve rimaneva comunque un esame molto importante, perché in campionato la Fiorentina di Palladino ha buttato al vento troppi troppi punti assurdi. Nel ricordo di Barone e dopo una coreografia che non lascia spazio a interpretazioni, la Fiorentina strapazza una Juve, che sta messa molto peggio di noi. Nel giro di 3 giorni ci troviamo quindi a commentare una bella doppietta, che ha messo a posto le cose in Conference e rimette in carreggiata la Fiorentina in campionato.
La Juve forse era partita meglio, però piano piano si è rivista la Fiorentina di Bove, quella che gioca con intensità, che si muove sempre da squadra, sia quando decide di aggredire avanti, sia quando si compatta. Una squadra che soprattutto non ha paura a sfruttare anche la sua qualità tecnica, con Fagioli, con Gudmundsson, con Kean, con Cataldi. Intensità, grinta e qualità si riassumono nella figura di Gosens, che la sblocca con caparbietà. Mente e qualità è nella testa e nei piedi di Fagioli che manda in porta Mandragora, che sta attraversando forse il miglior momento da quando è a Firenze. La Fiorentina poi ha saputo chiudersi molto bene, rendendo innocuo il possesso Juve. E quando cìè stata occasione, con buone trame è riuscita ad attaccare, mandando in particolare Gudmundsson al tiro e alla terza rete consecutiva. Kean da parte sua ha fatto a sportellate, spesso dando modo alla squadra di salire compatta.
Considerando che avevamo Adli, Folorunsho, Beltran, Zaniolo in panchina, oltre che Colpani ai box, è evidente che questa è una squadra di buona qualità. E allora questa bella doppietta va salire ancora di più il rammarico di aver buttato al vento, nel 2025, 11 punti con squadre minori. Inutile dire dove saremmo se ne avessimo fatti solo la metà. La Fiorentina di Palladino però è stata in grado di fare tutto e il contrario di tutto. Difficile immaginare cosa ci dobbiamo aspettare. Spero solo che sia quello di oggi il coraggio che la Fiorentina cercherà di avere in ogni gara e non quello che Palladino ha visto contro il Napoli. Vero che Bologna, Juve e Lazio hanno un piccolo vantaggio. Però dopo la sosta nazionale parte un mini torneo di 9 giornate, 27 punti in gioco. Vediamo se davvero Palladino, dopo questa bella doppietta, vuole giocarsela con coraggio.
Una bella doppietta che ci fa tutti felici e che ridà morale all’ambiente ma che a ben vedere è venuta fuori contro due squadre inferiori a noi, il Pana in senso assoluto, la Juve relativamente a questo periodo.
Ieri in campo c’eravamo solo noi, aiutati dai due gol alle prime due occasioni, e poi padroni del campo contro una Juventus piccola piccola, senza idee, senza mordente, senza uno straccio di gioco, senza il bandolo della matassa.
Abbiamo potuto palleggiare a centrocampo, comandare in difesa e pungere in attacco, tutto troppo facile, aveva più voglia di vincere il Pana giovedì che la Juve ieri sera. Ridicoli!
Palladino ha ormai trovato lo schema che ci porterà alla fine della stagione, difesa a tre fatta di gente che non si vergogna a tenere il pallone, due uomini di buon livello sulle fasce, un Gosens in forma strepitosa e un Dodo sempre pronto ad attaccare, finalmente tre centrocampisti veri, non mobilissimi ma decentemente dotati in palleggio, una seconda punta dall’andamento indolente ma dall’effetto devastante, Gudmunsson trova sempre la giocata che toglie il tempo al difensore e se lo metti davanti alla porta ne sbaglia pochi, per finire un Kean che è un leone.
Purtoppo però non abbiamo ricambi sulle fasce e l’unico ricambio che abbiamo in attacco è Beltran che sopperisce con tanto impegno alle carenze tecniche. E poi non abbiamo un gioco, quindi come ci manca un uomo decisivo, Kean, Gosens, Gudmunsson, Dodo, Cataldi diventiamo una squadretta. Oltre a questo, secondo me siamo anche poco grintosi a centrocampo, ma siamo numerosi, basterà per il finale di stagione? Davide ha scritto “La Fiorentina di Palladino però è stata in grado di fare tutto e il contrario di tutto.” ed ha ragione, cosa ci riserveranno questi ultimi due mesi?
Finisco con un plauso per Mandragora che non ha ancora limato i difetti ma ha iniziato a farci vedere qualche pregio, quest’anno, sia lui che Dodo, rendono molto meglio che gli anni scorsi; quando gioca in un vero centrocampo a tre gioca meglio.
Adesso due settimane senza calcio per ricaricare le pile.
Il dato positivo di quest’ultima partita è che sembrerebbe che dopo tanti affanni siamo riusciti a fare risultato con una squadra minore!!!
Questa sarebbe stata bella da usare nella vecchia rubrica “Gioconesto” 😀