Contento per Italiano

So di essere in minoranza, forse in netta minoranza, ma sono contento per Italiano. E lo sono anche per il Bologna, se non altro per far capire ai big del calcio che non si vince per forza. Coppa Italia al Bologna significa Milan fuori dalle coppe. E, a parte noi che ci siamo auto-eliminati, vuol dire anche che una fra Roma, Lazio e Juve saranno fuori dalle coppe il prossimo anno. Dicevo comunque di Italiano. Personalmente sono orgoglioso di averlo avuto a Firenze. Penso sia stata una delle poche buone intuizioni della dirigenza dai tempi di Montella 2012. Due tipi per certi aspetti simili, molto pieni di se e permalosi. Montella però dopo exploit di Firenze si è perso, e in effetti a Firenze aveva forse chiuso un ciclo. Italiano invece a Firenze è rimasto secondo me incompiuto, perché non si è mai riusciti a dargli una rosa almeno in parte ambiziosa come è lui. Quando l’estate scorsa Italiano ha scelto Bologna, ho pensato: un pazzo, anche presuntuoso. E penso che tanti l’hanno pensato come me. Una squadra che probabilmente era andata oltre le proprie potenzialità con Motta, che ha deciso di vendere i suoi 2 gioielli e che aveva Ferguson fuori uso per mesi. Oggi Motta è già dimenticato a Bologna e a Torino, mentre Italiano festeggia una coppa, che non è certo estemporanea. Se un allenatore porta squadre comunque NON top in 3 anni a giocarsi 4 finali, un sacco di semifinali, non può essere un caso. E non dimentichiamo che il Bologna ha provato a farsi onore fino a che ha potuto in Champion, non in Conference.

La morale o, come dicono gli inglesi, la lesson learnt di questa storia, è che i tifosi hanno diritto di protestare, ma le società devono saper valutare molto bene e al tempo stesso saper proteggere il patrimonio che hanno in mano. Purtroppo chi vince festeggia, chi perde deve giustificare e dopo tre anni la posizione di Italiano a Firenze era diventata poco sostenibile. Ma dopo che abbiamo visto Kean, dopo che abbiamo visto, nonostante abbia giocato poco e non sempre bene, che Gudmundsson ha segnato in 23 partite tante reti quanto Ikoné in 63 gare, dopo che abbiamo visto cosa significa un giocatore come Gosens, senza considerare De Gea, dopo che abbiamo visto anche che Gonzalez non è certo Jamal, beh le giustificazioni di Italiano un po’ di senso lo avevano. La morale è quindi che le squadre di seconda fascia come siamo noi devono abbinare ambizione a intuizione, favorire al tutto e subito un percorso di crescita di qualche anno, non basarsi solo sul mercato dei prestiti, bensì provare a lavorare sul talento. E nella Fiorentina di oggi tutto questo non è molto facile averlo.

9 commenti

  1. Contro il Milan di oggi avrebbe vinto anche l empoli…
    Oggi non poteva proprio perderla….
    Con noi in finale ci arrivò grazie alla cremonese..poi di fronte all inter..ciccia
    Le 2 finali di conference ..arrivate dopo aver eliminato compagini di pippe galattiche
    Perdendole con arrendevolezza disarmante altro che gioco…con west ham e olimpiakos
    Che insieme non valgono il betis….
    Il mitico centravanti nzola..fido da trapani..l ha portato lui e ci ritorna a breve sul groppone..come tanti altri pipponi tra un mese…
    Piano ad esaltare questo signore…comunque fortunato parecchio….
    Confronto a palladino sembra senz altro guardiola…
    Tre finali senza vincere nulla oltretutto ci sono costato la permanenza di prade che era ..è..e finché rimane sarà la vera sciagura della fiorentina!

    • Vedi Luca, noi Fiorentini alla fine siamo così, si trovano le scuse quando si vince e ci incavoliamo un sacco quando si perde. Gli altri festeggiano quando vincono e trovano giustificazioni e spesso altri colpevoli quando perdono. E’ chiaro che se squadre come Fiorentina e Bologna arrivano in finale di coppa Italia, magari qualche aiuto dalla fortuna l’hanno avuta, perché comunque si giri, 4/5 squadre sulla carta evidentemente più forti e attrezzate ci sono. Il primo anno di Italiano eliminammo Napoli e Atalanta e fummo molto sfortunati in semifinale con la Juve. Quest’anno alla fine hai vinto ai rigori con il Parma e perso con l’Empoli, che lotta per non retrocedere.
      Io non voglio esaltare Italiano, tu stesso hai detto che rispetto a Palladino è Guardiola… la domanda quindi è: che tipo di allenatore pensiamo di poter avere a Firenze per provare a fare un percorso magari anche un po’ più lungo dei soliti 2/3 anni?

  2. Analisi Perfetta!!
    Contento anche io per Italiano!!!
    Bravo!
    Ha Firenze ha commesso alcuni errori, ma da persona intelligente e capace gli ha corretti e a Bologna a fatto bene!
    Bravo!

    • Benvenuto Massimo in iotifofiorentina.net e scusa per aver visto tardi questo tuo primo commento sul sito. Giusta anche la tua osservazione, è un allenatore che impara dai propri errori. Lo aveva già fatto a Firenze e lo ha fatto a Bologna.
      Ho sentito però dire oggi in radio (RadioBruno) che Italiano ieri sera ha fatto le barricate, mentre con noi prendeva gol in contropiede anche se vincevamo. Non so se ho visto un’altra partita, ma a me è sembrato che negli ultimi 20 minuti il Milan non riusciva a portare su la palla dalla propria metà campo , se non tentando lanci lunghi, perché il Bologna veniva a fare pressing uomno su uomo. C’è da dire che ha trovato assetto e anche uomini che gli consentono di fare questo gioco con più sicurezza.

  3. Purtroppo, Italiano era malvisto dalla stragrande maggioranza dei tifosi viola, i quali erano convinti che una squadra composta da giocatori come Martínez Quarta, Biraghi, Duncan, Kouamé, Barák, López, Beltrán, Brekalo e altri fosse forte, e che il problema fosse lui, l’allenatore.

    La dura verità è che quella era una squadra piena di BIDONI! E non si venga a dire che Nzola lo abbia voluto lui: Italiano desiderava una punta, magari anche “alla peggio” Nzola… ma alla fine gli hanno preso proprio Nzola. Questo perché Barone (pace all’anima sua), di calcio ne capiva meno di Rocco, e il “Bollito” contava quanto il due di picche quando briscola è cuori.

    Ammetto che ero dubbioso sulla scelta di Italiano di andare al Bologna, ma lì c’è Sartori, uno che di calcio capisce davvero, quindi Italiano ha visto giusto. Sono convinto che, con la squadra dell’anno scorso, tolto Nzola e inserito Kean, e magari sostituito un centrocampista qualsiasi con anche solo Cataldi, con Italiano in panchina avremmo vinto la Conference League e battuto il Bologna in campionato.

    Sono altresì convinto che la Fiorentina 2023/24, in mano a Palladino, sarebbe retrocessa.

    E arriviamo al punto del post: sono contento per Italiano? Se non avessi visto il suo comportamento nella partita d’andata, ti avrei detto di sì, contentissimo. Ma all’andata mi ha fatto davvero arrabbiare, per cui no, non sono contento. E anzi, spero che domenica ne prenda cinque e venga pure espulso. È un bravissimo allenatore, ma in quell’occasione si è comportato da str****. Quindi… che vada pure a quel paese!

  4. Sono d’accordo con te, Davide.
    Bisogna abbandonare le gelosie da guerra dei poveri, e soprattutto la presunzione del tifoso appassionato solo della vittoria, quello che capisce a malapena wifi la palla va dentro o fuori dalla porta e poi pretende di giudicare da lontano giocatori, allenatori e mercati

    Io credo che tutto quelli che hanno bollato Italiano di scarsità debbano oggi avere l’onestà e il coraggio di chiedere scusa.

    Noi tifosi, da lontano, perché se non sei dentro una società non puoi conoscere i dettagli nemmeno se vai allo stadio tutte le domeniche, noi tifosi ripeto dovremmo azzardare i nostri giudizi solo dopo aver valutato tutto l’accaduto ma nel medio/lungo termine.
    Concordo su molto di quello che dice Alberto riguardo a questo avvenuto nei 3 anni passati con Italiano e a quel punto ci si rende conto di quanto giudizi 1 anno fa furono sbagliati e presuntuosi, da parte nostra.

    Invito a riflettere quindi sulla situazione attuale con lo stesso criterio.
    Io non sono sicuro che Palladino sia così inetto, anzi a tratti in questa stagione ha fatto prova di una sensibilità e di un intelligenza non comune, anche se certamente difetta in esperienza.

    Con lo stesso criterio invece mi permetto di criticare Prade, perché dopo tanti anni riesco a giudicare il suo operato facendo una somma di ciò che di buono e di orrendo ha combinato.
    Con lo stesso criterio ritengo che i 2 mercati di questa stagione siano stati di gran lunga i migliori da tanti anni e la mia opinione è che il merito sia soprattutto dell’audacia di Goretti, che ho seguito negli anni passati. E Prade da solo non ha mai fatto bene perché all’inizio era affiancato da Macia.

    Io proverei a non criticare l’operato di Palladino e a non commettere l’errore fatto con Italiano, e proseguire il progetto seminato quest’anno, investendo ancora e meglio sulla rosa.

    A meno che, ma questa allora sarebbe un’altra storia, con investimenti ancora maggiori, non si decida di sostituire Palladino con un allenatore vincente ed esperto: la ritenete un ipotesi credibile, oggi?

    Forza Viola
    Gattaccio

  5. Caro Gattaccio, diciamo che anche Palladino un po’ di attenuanti ce l’ha. La prima è che ha avuto la squadra a metà settembre. Trovata la quadra abbiamo perso Bove. In questa fase della stagione secondo me c’è stato un errore importante. Perdendo forse la chiave di volta del suo schema, ha praticamente chiesto di rivoluzionare la squadra, forse creando anche malumori interni. Questa è stata una mossa molto azzardata, che ha fatto perdere di nuovo un paio di mesi alla squadra. Altro poi tallone di Achille sono le prestazioni con le medie piccole. E in generale, non si è mai vista un’idea chiara di gioco. E’ vero che Italiano è cresciuto e maturato negli anni. Però la sua idea di gioco, che piacesse o meno, era chiara già dallo Spezia e anche prima per chi lo conosceva.
    Per me quindi rimanere con Palladino è un rischio. Per seguire un processo sano, bisognerebbe in effetti che uscisse Pradé, che si prendesse un bravo DS (magari lo stesso Goretti), che fosse in grado prima di tutto di rifare la scelta senza retropensieri. Se scegliesse comunque Palladino, sarei già più tranquillo.

  6. A me la Coppa Italia ad Italiano non ha fatto nè caldo, nè freddo e, se fossi stato a Firenze domenica, non avrei nè applaudito, nè fischiato. A Firenze ha fatto bene, non mi azzardo certo a dire che ha fatto male, ha fatto bene ma a me non ha lasciato un bel ricordo. L’unica attenuante che gli riconosco è il fuorigioco di 10 cm fischiato a Jovic nella prima finale di Conference, fossimo andati sull’1-0 sarebbe stata tutta un’altra storia.
    Inoltre, credo che la Fiorentina lo avrebbe riconfermato, mentre lui ha preferito andare via quindi proprio non mi interessa.

    Mi interessa molto di più Palladino, anzi direi che mi preoccupa, perché sarà l’allenatore che avremo a Settembre ed ho paura che non arrivi a Dicembre rigettandoci nello sconforto.

    Se poi vogliamo raccogliere l’invito di Gattaccio per un ritrovo tutti insieme, il luogo dell’incontro ce l’abbiamo, il Viola Park, la data sceglietela voi.

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