Stasera poteva (o forse può) essere la partita di Manuel Pasqual: alla fine della sessione estiva del mercato, infatti, era suonata la sirena rossonera per il nostro capitano, che però confermò la sua intenzione e la sua voglia di rimanere a Firenze. E’ quindi questa la decima stagione in viola: sono tanti anni, tanti da poter fare davvero un’analisi sensata della sua storia con la Fiorentina. E i dati parlano di uno strano quanto ormai certificato andamento alterno, per quanto riguarda il feeling con l’allenatore, le presenze, le prestazioni: due anni ottimi con Prandelli, poi l’eclissi; il progressivo ritorno con Mihajlovic e Rossi, fino alla nuova consacrazione nel primo anno di Montella, dove prende anche la fascia di capitano. Un secondo anno discreto, ma in leggero calo, fino al sorpasso nelle preferenze di Alonso. E mentre sta vivendo questo ruolo di secondo piano a Firenze, sembra che squadre importanti e la stessa Nazionale di Conte lo ritengano uno dei migliori esterni del campionato. Tutto questo per chiederci oggi… chi è veramente Manuel Pasqual? Seppur il suo comportamento all’esterno sia professionalmente ineccepibile, perché di nuovo messo in secondo piano dal mister, dopo un paio di stagioni molto buone?
Personalmente ho sempre avuta molta stima di questo giocatore e sono convinto che abbia davvero le potenzialità per essere uno dei migliori esterni del nostro campionato. In Nazionale (e comunque talvolta anche a 
Firenze) ha dimostrato anche di avere quella grinta che spesso Simone ne rimprovera la mancanza. Però adesso mi viene qualche dubbio sulla sua tenuta mentale, sul suo reale approccio alle difficoltà (o alla concorrenza) o magari semplicemente alla richiesta del mister di fare qualcosa di diverso da quello che sa già fare bene. Penso quindi che in questa fase del campionato c’è l’attimo fuggente di Manuel Pasqual per sapere se veramente si può consacrare come una bandiera viola o se chiudere (a questo punto forse anche un po’ in ritardo) il suo ciclo con la Fiorentina. Per questo, con decisione e rispetto è il momento di pronunciare alla toscana: oh Capitano!… che intenzioni hai?!
Intanto ieri sera Alonso non ha giocato affatto male visto che non ha fatto fare praticamente niente ad Honda. Pasqual ci sarebbe riuscito?
Vero che Alonso non riesce ancora a essere propositivo in avanti, vero che di cross in area ne ha fatti pochissimi (per chi poi?), vero che ha volte ha delle giocate sbagliate ridicole, ma è anche vero che in difesa garantisce una copertura troppo più elevata del nostro capitano.
D’altra parte non sarà che anche Montella si sta facendo prendere la mano e pensa di essere diventato bravo e di poter risolvere le partite lui con gli schemi invece che i giocatori proprio come fece Perdelli?