Simone: Ciao Andrea, ieri eri allo stadio e hai visto dal vivo Fiorentina Atalanta. Quali sono state le sensazioni alla fine della partita?
Andrea: Un’altra vittoria, un altro esame superato. Avevo dei timori nell’affrontare la squadra bergamasca, visto i suoi 20 punti conquistati sul campo. Ma in 45 minuti abbiamo liquidato la pratica. Tutto troppo facile per essere vero.
Simone: Senti, io dopo il 4-1 ho davvero pensato che mi stavo annoiando. Manifesta superiorità della nostra Fiorentina. Però ad un certo punto l’Atalanta si è messa a spingere sull’accelleratore ed ha meritatamente pareggiato anche se in fuorigioco. Solo 8 minuti di sbandamento come ha detto Montella oppure c’è da preoccuparsi?
Andrea: Penso che possiamo concedere 8 minuti su 90 agli avversari. Il nostro tipo di gioco è molto dispendioso a livello energetico. E considerando che il vantaggio è arrivato quasi subito, era lecito mollare un attimo, soprattutto a livello nervoso. Niente di cui preoccuparsi.
Simone: Come è stato vedere il numero 10 che fa gol su punizione sotto la Fiesole? E che punizione!
Andrea: Io l’avevo sognato anche per l’anno scorso. L’unico mio dubbio era, come ho detto in precedenza, la condizione fisica non ancora al 100%. Pensavo che era un pericolo schierarlo da titolare in questo momento. E poi avevamo bisogno di goal realizzati su calci di punizione.
Simone: Io ho visto molto bene anche Toni. Dal vivo che sensazione hai avuto?
Andrea: Un Toni in salute, non cercato solo per far salire la squadra o per fare sponda (bellissimo l’assist per Pasqual). Domenica si è proposto varie volte, smarcandosi per arrivare subito al tiro. Segnali importanti di salute. Anche il gol, un cross dalla trequarti e anticipo sul difensore. Fondamentale per la causa viola.
Simone: Come hai visto Hegazy all’esordio? Sembra che Vincenzino tenga proprio tutti in considerazione.
Andrea: Enorme! Se rimarrà sotto le ali di Montella, anche lui spiccherà il volo. Mi fido di Vincenzo! Ancora presto per giudicarlo. E’ entrato a partita conclusa.
Simone: 4-1, 1-3, 4-1, la Fiorentina ha davvero ingranato una bella marcia. Non sarà una preparazione troppo sul breve?
Andrea: In effetti il nostro tipo di gioco è molto dispendioso. Dovrei rivedere i risultati del Catania dell’anno scorso per valutare attentamente la tua considerazione. Mi fido del metodo Montella. Ai campini c’è la fila per vedere Vincenzo all’opera. E’ un buon segno!
Simone: Se ti viene una domanda a cui ti vuoi dare una risposta. Mi sembra di esser Marzullo.
Andrea: Difetti? Dicevamo che eravamo Jovetic dipendenti, e abbiamo vinto due partite senza di lui. Dicevamo che mancava una punta centrale, Luca e Mounir segnano quasi tutte le domeniche. Dicevamo che i centrocampisti non si inserivano in area avversaria, e sono arrivati goal a raffica. Scusi Marzullo, la prossima domanda?
Simone: Con le domande basta così, avrei una raccomandazione per tutto l’ambiente. Piedi per terra.
Il tema della tenuta atletica di questa squadra sicuramente può diventare adesso centrale, anche perché questi ragazzi è difficile che disimparino a giocare e gli schemi di Montella saranno sempre di più e maggiormente rodati.
C’è da dire che quando tutti corrono (e tutti corrono), il carico su ogni giocatore non è eccessivo. Tanto per capirci, non c’è il Behrami della situazione che deve correre almeno per 4 o 5. Forse sulle fasce Montella dovrà stare più attento a gestire le risorse.
Un’altro mese di fuoco e poi avranno anche loro le meritate vacanze. Sono curioso di sapere se Vincenzino prevede uno stage a Marbella sotto Natale.