Prima di raccontare qualcosa della partita di Genoa, del quale in realtà vi racconta Davide, voglio solo dire a tutti i vari scettici che circolano a Firenze che la Fiorentina è terza e manca ancora metà campionato. Inoltre, se c’è qualcosa o qualcuno da criticare, quelli non sono certo i DV. Forza Viola!
Oro: Gonzalo
Ottime alcune sue chiusure, in collaborazione con Astori ha reso praticamente innocuo Pavoletti (l’unica vera occasione che ha avuto è stata causata da un errore di Roncaglia nel far scattare il fuorigioco). Gonzalo è stato inoltre per più di un’ora il vero regista della Fiorentina: suo un lancio millimetrico in area a Babacar, che spreca malamente. Anche tanti appoggi a cercare i tre-quartisti fra le linee, che però non reggono un pallone.
Argento: Tatarusanu
Dopo alcune giornate incerte, torna ad essere determinante con un paio di interventi, uno dei quali veramente difficile (occasione di Pavoletti di cui sopra). Vuoi per la pressione del Genoa, vuoi per il campo insidioso, pur giocando molto con i difensori, ha preferito spesso non rischiare effettuando rilanci lunghi, purtroppo spesso preda del Genoa.
Bronzo: Bernardeschi
Partenza in sordina, spesso chiamato a giocare sulla linea dei difensori, perché sulle fasce il Genoa spinge molto. Ovviamente non sono le situazioni dove possiamo vedere il miglior Berna, ma tutto sommato fa la sua parte. Poi quando la Fiorentina prende le redini del gioco, inizia a spingere e con una sua giocata crea una ghiotta occasione per Baba, che però non è in giornata. Il ragazzo sembra comunque in ripresa.
Nel complesso prova sufficiente anche per Astori e Vecino, mentre Borja fa molta fatica a giocare mediano quando trovi squadre tignose e aggressive come il Genoa; molto meglio quando viene spostato avanti e molto meglio anche la Fiorentina, perché lo spagnolo in quel modo detta molto meglio i tempi per il gioco viola. Roncaglia trova sempre il modo per fare qualcosa di sbagliato (fallo inutile, ammonizione e squalifica per mercoledì). Pasqual lotta e corre, ma perde il duello con Ansaldi sulla sua fascia; meglio Alonso, anche se trova un Genoa ormai remissivo. Male le tre punte, in particolare Ilicic. Anche questa volta entra bene Tino Costa, mentre Kalinic, pur dando più sostanza in avanti, dimostra di essere ancora in difficoltà di condizione.
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