Simone: Ciao Davide, e quindi abbiamo ripareggiato contro una “piccola” dopo aver fallito numerose occasioni. Dopo Genoa e Sassuolo ecco un’altro sorriso amaro con l’Empoli che, con una grande prestazione, porta via un meritato pareggio al Franchi. Partiamo proprio dall’Empoli, come hai visto la squadra di Sarri?
Davide: La squadra di Sarri è in ottima salute e, non avendo in questo momento l’assillo della classifica, sta mettendo in luce le idee interessanti dell’allenatore, le buone qualità tecniche e tattiche di tanti giocatori ed una forma fisica inviabile. Spero per loro di mantenere questa condizione fisica e mentale anche quando il campionato si farà duro ed i punti pesanti.

Simone: Visto che sono uno di quelli che si fissa ti propongo la mia prima fissa: siamo una squadra troppo bellina, troppo delicata, troppo precisa che fatica, e faticherà sempre, contro le squadre che corrono, lottano, ribattono colpo su colpo. Secondo te, è un problema di mentalità o di giocatori? Ma soprattutto, ti basta?
Davide: Sicuramente i giocatori e l’allenatore determinano la natura della squadra… però venerdì il DS dell’Empoli sottolineava che la Fiorentina ha un’anima, che può piacere o no, ma che la contraddistingue ovunque… e magari trovando qualche corpo più giusto per quest’anima possono arrivare anche soddisfazioni.

Simone: Per rimanere sul discorso mentalità azzarderei un confronto tra Vargas e Borja Valero. Il primo un mulo, poco tecnico, poco intelligente, ma grintoso, e combattente per tutta la partita, in grado di fare a pedate e di vincere contro chiunque dell’Empoli, tra l’altro in grado di fare anche qualche gol pesante; il secondo un gran giocatore, dal piede felpato e dalla testa illuminata, ma che ieri, oltre ad aver mangiato un bove (tradotto gol), si è addormentato sul pareggio, e non ha saputo scendere sul campo di battaglia che era diventato il Franchi, subendo le pedate, senza trovare modo di reagire che non quello di andare a lamentarsi con l’arbitro, che altro non è che andare a lamentarsi con la mamma. In questo senso mi è piaciuto molto di più Aquilani, che ha preso si l’ammonizione, ma ha rifilato una bella gomitata a quello dell’Empoli. Tutta questa premessa per chiederti: perché Montella non prova a alternare i nostri in base alla squadra che dobbiamo affrontare? Perché continua a giocare di fioretto se gli atri giocano di randello?
Davide: La penso abbastanza diversamente, perché solo gli ultimi 5 minuti si è giocato di randello… ieri si è giocato molto a calcio e per un’ora io ho visto un grande Pizarro e comunque una buona prestazione anche di Borja e Mati. L’Empoli ha messo in difficoltà molte squadre con gioco, pressing, ripartenze… noi comunque per un’ora abbiamo dominato soprattutto a centrocampo, non facendo mai ripartire l’Empoli, se non in un’occasione (fra l’altro su errore di Basanta in appoggio). Abbiamo avuto occasioni nitide, con un paio di belle parate di Sepe. Tutti hanno detto che è stata una bella partita ed è vero secondo me. Come dice Gattaccio, il pareggio da noia… però alla fine non saranno questi punti da rimpiangere.

Simone: E adesso, nuovamente, parliamo di lui. Lui che è l’acquisto più costoso della gestione DV, lui che doveva farci fare il salto di qualità, lui che non la butta dentro nemmeno per Natale. Perché ieri è vero che è stato sfortunato di testa, ma quando il giocoliere Mati Finta Fernandez gli ha offerto una palla discretamente invitante l’ha ciccata come faceva Oscarone Dertycia. Io aspetto altri tre mesi dopodiché sentenierò “15 milioni (più ingaggio) nel cesso”. Te hai più fiducia, hai più tempo? Hai idea di quello che serva a Gomez per togliersi il sorriso amaro dal viso?
Davide: Premesso che nel 3-5-2 né Cuadrado, né Mati sono spalle ideali per Gomez, premesso che questo 2014 è stato davvero sfortunato per lui (anche se non solo per lui) e che certi episodi (sia gli infortuni, sia una certa sfiga in campo) possono mettere in discussione le certezze di chiunque… oggi, finita l’anno calcistico, alle porte del Natale, mi aspetto una letterina di Marione in cui, al contrario di tutti i bambini, promette a noi tifosi di ritornare in campo con molta più cattiveria: basta sorrisi autoironici, basta scuotere la testa, come l’autista di Giole Dix, il centravanti deve essere perennemente, costantemente incazzato.

Simone: Senti, chiudiamo con Neto. Che mi dici? Firmerà o ce lo fregheranno?
Davide: Non so davvero cosa dire. Sembrava fatta pochi giorni fa, adesso pure il presidente è pessimista. Neto sembra un bravo ragazzo, ma il calcio non è paese per riconoscenti. A me piacerebbe che rimanesse a Firenze almeno un paio di anni, il tempo per vedere se Lezzerini è davvero quel bel gran portiere, come si dice in giro.

Tanti auguri di buon Natale a tutti.