Freno tirato

Se ce n’era bisogno, la partita di oggi ha dimostrato che non è un problema di Ilicic, non è un problema di quante punte sono in campo, potrebbe essere un problema di allenatore… ma prima di tutto dobbiamo capire il male di questa Fiorentina: per quanto mi riguarda, il male di questa squadra è che gioca con il freno tirato, non solo nelle trame di gioco, ma anche per come corre, per come affronta i duelli fisici, per come spesso pensa le giocate. Si ha la sensazione che mancano almeno due marce rispetto alla Fiorentina di un anno fa, quelle che ti consentono i sorpassi individuali e collettivi, mentre purtroppo è sempre più simile a quella del girone di ritorno. Se in particolare gli avversari ci mettono corsa, grinta, pressing i giri si abbassano ancora di più. Nel secondo tempo sembrava di aver scalato almeno una marcia, in particolare con qualche inziativa di Tello, ma anche lui purtroppo si è fermato alle tre giocate. Difficile davvero capire fino in fondo i motivi e secondo me sono comprensibili i tentativi di Sousa di trovare un po’ di raccordo fra le linee con Ilicic: d’altra parte oggi doveva venire a farlo kalinic per provare a far arrivare qualche pallone verso l’area di rigore. Unica nota positiva, se si può dire, è che questo andamento lento dei viola in casa porta ad un possesso palla così alto che gli altri non hanno molti minuti disponibili per farci male… ma in quelli che gli concediamo non dimostriamo certo di avere una difesa imperforabile ed oggi Astori ha dovuto metterci delle pezze per evitare il peggio. Non mi soffermo oltre sui singoli, lo farà magari con più lucidità Simone. Voglio chiudere invece con Sousa: per me in generale non è un problema dell’allenatore e per questo dico che forse è bene iniziare a pensare al cambio di questo allenatore: infatti ormai non possiamo pensare ad una mancata forma fisica, non possiamo pensare ad una perdita improvvisa delle doti calcistiche dei migliori… e allora mi viene da pensare che questa squadra, almeno nei suoi interpreti più importanti, non crede più in queste idee di gioco di Sousa, forse anche involontariamente (o forse no). Fra spartiti ed interpreti, Corvino deve prendere velocemente delle decisioni, perché anche la classifica viola si muove con il freno tirato e questo è ovviamente la cosa più preoccupante.