Tregua armata

Ho scritto questo articolo praticamente in parallelo a quello di Simone ed il tema ovviamente è molto simile. Visto comunque che Simone da un taglio tecnico, riporto anche il mio, che affronta il problema più da un punto di vista organizzativo.

Stiamo arrivando purtroppo dove era ormai chiaro da qualche settimana fosse inevitabile arrivare, ovvero alla resa dei conti con Paulo Sousa… e non tanto per i risultati di per se, quanto per l’atteggiamento dei protagonisti. Oggi in particolare è l’atteggiamento del tecnico che crea destabilizzazione, però dobbiamo anche essere onesti nel riconoscere che (al di la dell’ottimismo, realismo o cos’altro), il suo modo di essere e presentarsi è sempre stato abbastanza coerente e un anno fa c’era una intera curva schierata con il tecnico contro la società. Ma veniamo ad oggi: i tifosi, almeno quelli che si espongono pubblicamente, hanno praticamente dato la loro sentenza: gobbo eri quando sei arrivato, gobbo rimani. Nel mezzo come detto c’è stato anche amore vero, ma come dice lo striscione, oggi il tecnico suscita solo sensazioni negative, addirittura depressione. E’ chiaro che fa differenza fra l’essere capolista e arrancare per cercare di stare attaccati al treno dell’Europa… però alla gente non piace più come Sousa sfrutta il materiale tecnico e soprattutto non sopporta più il modo di presentarsi. Sousa da parte sua giura di fare il massimo per la fiorentina e forse è anche vero, ma è evidente che è un opportunista, nel senso anche positivo del termine: tutto quello che fa, lo fa per tutelare la sua figura, il suo lavoro e le sue opportunità di carriera.  Sinceramente non so quanto questo suo rimanere “integro” da un punto di vista comportamentale agevoli il suo futuro di tecnico… sarà che siamo abituati a tanta ipocrisia. Fatto sta che la società ed in particolare Corvino si trova in mezzo a questa resa dei conti, nel difficile ruolo di trovare un equilibrio, seppur precario. Penso che le ipotetiche soluzioni attualmente disponibili non convincano per niente Pantaleo e l’idea di Guidi traghettatore potrebbe essere molto rischiosa. Per questo Corvino, con una mossa anche intelligente, ha deciso di scendere in campo, e presentarsi con Sousa in conferenza stampa, per annunciare questa tregua armata: ai tifosi chiede di pensare alla squadra e non al suo tecnico, ai giornalisti chiede di non degenerare con le notizie, a Paulo Sousa, non potendo ottenere che se ne stia zitto, chiede di sbagliare il meno possibile in campo… ed è evidente che i risultati sono gli unici garanti di questa tregua armata. Qualsiasi passo falso può essere destabilizzante e le prove, purtroppo o per fortuna, in questo mese saranno numerose… a partire da stasera, delicata partita contro una squadra, l’Inter, in cui la tregua armata non ha funzionato e ci sono già stati morti e feriti.