Era marzo 2012, un recupero della 23-esima giornata, ricordate? Solita partita di stenti, di speranze e di delusioni. A pochi giorni dalla nuova sfida al Tardini, però, è interessante ricordare quella partita, giocata appena sei mesi fa, ma che sembra oggi veramente lontana, nel modo di essere, nel modo di giocare, nei protagonisti, positivi e negativi di quella giornata.
Siamo stati quasi subito infilati dal Parma per le vie centrali, sicuramente a causa di una linea a 3 non impeccabile, ma anche di un centrocampo, che a parte il grosso dinamismo di Behrami, non filtrava neppure le pietre. Nel secondo tempo pareggia Nastasic con un bel colpo di testa su bella punizione di Vargas (solo quello ormai faceva … come l’omino del calcio d’angolo del subbuteo). Cerci entra e segna, svegliandosi di nuovo dal letargo invernale. Ed infine una difesa imbambolata lascia rimbalzare il pallone in area davanti a Giovinco: piccolo contatto, rigore (?), pareggio. Behrami grintoso fino alla fine, viene ingiustamente espulso e poi riammesso in campo e Lazzari allo scadere si mangia un gol solo davanti al portiere. E noi tifosi, delusi come sempre, riguardiamo la lavagna dei buoni e dei cattivi per il mercato ormai alle porte: basta giocatori asettici (per non dire peggio) rispetto a quello che succede in campo; aggrappiamoci a gente affidabile come Jovetic, Pasqual, Nastasic, Behrami per ricostruire qualcosa di buono.
Sei mesi dopo, alla vigilia di questa partita, di tutta quella zavorra di giocatori, solo pochissimi superstiti della rivoluzione Macia-Pradè saranno in campo al Tardini. E la cosa bella è che, senza nessun rimpianto, abbiamo la sensazione di esserci liberati da un peso che ci portavamo dietro da molti mesi ed oggi ci sentiamo carichi come dopo aver finalmente smaltito una storia che si trascinava senza senso. L’unica eccezione riguarda ovviamente Nastasic: solo il futuro ci potrà dire se sarà una stella mancante nel cielo di Firenze.
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