Simone: Ciao Davide, sono completamente digiuno di calcio quest’oggi, raccontami come è andata.
Davide: Ho provato a riassumerlo nel post del dopogara: Valero e Jovetic sicuramente sottotono, qualche distrazione anche in fase di copertura. Anche altri un po’ appannati. Nonostante tutto potevamo anche vincere, perché abbiamo preso un palo, abbiamo avuto due occasioni nitide e un rigore solare non concesso. Pradè si è lamentato dell’arbitro.
Simone: Rigore non concesso? Davvero? Evidentissimo?
Davide: Quello su Roncaglia era davvero grosso come una casa. Si è visto benissimo in diretta che nella sua progressione aveva superato di slancio il giocatore che è entrato netto sulle gambe. Alla fine l’hanno dovuto ammettere anche quelli di Sky
Simone: Allora era davvero un rigore nettissimo. Se non sbaglio nell’intervista di sabato ti avevo detto che era inutile preoccuparsi per i rigori… tanto a noi non li concedono. Infatti oggi sento dalle tue parole proprio questo.
Appena arrivato a casa sono rimasto deluso del nostro 1-1, però la classifica mi ha rincuorato. La Roma sta vincendo, ma noi siamo sesti da soli. Sesti si va in Europa?
Davide: Sesti purtroppo no. Chiudo con una cosa sugli arbitri, tanto poi mi sa che ne parlerà diffusamente Alberto. La cosa che mi preoccupa è la sequenza di gialli che prendiamo, come fossimo una squadra di “falegnami” (inteso come calciatori che picchiano sodo) di terza categoria… e sono iniziate a scattare diffide e squalifiche. Domenica giocheremo senza Pizarro e senza Roncaglia. Detto questo dobbiamo stare tranquilli. Questa partita si poteva vincere e negli anni scorsi quasi sicuramente l’avremmo persa. Siamo comunque li che ce la giochiamo.
Simone: Ora che abbiamo anche Renzi che si mette a fare il bischero gli arbitri ci daranno ancora di più addosso. 🙂
Politica a parte, finalmente una partita giocata maluccio dal centrocampo e peggio da Jovetic. Quindi due riflessioni: a centrocampo c’è bisogno di forze fresche e all’attacco lo stesso?
Davide: Mah, eravamo un po’ disuniti. Anche Romulo è stato sottotono. E loro ovviamente hanno atteso tutti dietro la palla, senza quasi mai pressare la difesa, marcature ad uomo sui tre di centrocampo per far lanciare da dietro. In questi casi il movimento di Valero e Romulo è fondamentale. E anche Jojo spesso raddoppiato si è incaponito su qualche dribbling di troppo.
Certo, l’ingresso di Aquilani puo’ essere un valore aggiunto in questo momento.
Simone: Non ho visto la partita purtoppo, ma immagino un Chievo all’arma bianca su tutti i palloni. Troppo importante per loro fare un punticino, troppo bellini noi per vincere certe partite, bloccato Jovetic se ne vanno i 3/4 del potenziale offensivo della Fiorentina.
La curva pericolosa come è stata affrontata?
Davide: Non guardandosi allo specchio. La squadra ha accettato fin da subito di giocare su un piano ababstanza rude. Alla fine posso dire che abbiamo rallentato, ma non abbiamo sbandato. Chievo non è campo facile e si è capito subito che il terreno non consentiva un grosso palleggio. Infatti ci sono stati molti errori sia di controllo che di passaggi apparentemente facili. Ci manca ancora quella cattiveria giusta per sfruttare le mezze occasioni (e noi ne abbiamo avute tre intere).
Simone: Dimmi di Toni. E’ recuperato o no?
Davide: Toni ha spizzato la palla sul gol, ha come sempre fatto a spallate sulle palle lunghe, ha preso un palo con un colpo di testa in torsione da una decina di metri…
putroppo Jovetic gli gioca spesso lontano e nel fraseggio veloce Toni non è ancora lucidissimo.
Simone: A questo punto mi aspetto Aquilani e un azzardino tecnico di Vincenzino alla prossima partita con i “fenomeni” della Lazio.
Davide: Dico solo che Toni è comunque sufficiente abbondante. Il marocchino in 20 minuti ha toccato tre palle.
Simone: Il marocchino purtoppo è leggero e troppo raffinato, mi sembra Kharja di punta. Alla prossima.
Secondo me qui è inutile lamentarsi dell’arbitro. Ho cercato in rete ma nei filmati ufficiali non vi è traccia né del rigore, né dell’espulsione mancata. Secondo me tutti coloro che ieri hanno visto la partita in diretta si sono sbagliati. L’arbitro ha fatto il suo egregio dovere.
Sicuramente, mutuando dalla famosa frase di Boskov, alla fine conta solo quello che l’arbirtro ha deciso. Quindi cerchiamo di stare sereni ed andiamo avanti nel nostro percorso di crescita come squadra.