Estate densa, a tratti entusiasmante, per molti euforica quella che abbiamo vissuto da inizio luglio fino a pochi giorni fa: c’era la sensazione che la società avesse lanciato il cuore oltre l’ostacolo e di avere fra le mani una squadra dai traguardi illimitati. Il tutto sventolato non solo dai tifosi, ma anche da giornalisti, opinionisti, addetti ai lavori. Poi la trasferta iberica, due nette sconfitte, i primi dubbi, addirittura un “abbiamo sbagliato qualcosa nell’impostazione del lavoro” da parte di Montella, che ci mette i brividi per il preliminare (senza appello) in Europa League fra una settimana.
Adesso ci sono due giorni di riposo ed un ferragosto che ci deve far riavvolgere il nastro, riportare al 19 maggio 2013, quando la Fiorentina consolidò il suo quarto posto in classifica chiudendo una bellissima annata. E’ giusto essere consapevoli dei propri mezzi, ma ogni calciomercato, e questo in particolare, può rimescolare molto le carte in tavola. E allora dobbiamo cercare di essere tutti il più possibile obbiettivi e ripartire da un quarto posto che dobbiamo onorare e difendere, da un quarto di coppa Italia che grida vendetta e che dobbiamo provare a migliorare, da una Europa League che dobbiamo prima di tutto conquistare. Questi per il momento gli unici obbiettivi che contano. E non si tratta di mettere le mani avanti o gettare acqua sul fuoco, ma rientrare nell’ordine dell’idee che per ripetersi anche in questa stagione dobbiamo tenere dietro ancora una volta almeno TRE delle seguenti squadre: Juve, Napoli, Milan, Inter, Roma, Lazio… e la sempre sorprendente Udinese … sperando di dover giocare spesso ogni tre giorni.
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