Fiorentina – Genoa: 3 a 3. Oltre gli arbitri

Davide: Ciao Simone. Senza girarci intorno, partiamo dagli arbitri. Tornando a casa sentivo “Viola nel cuore”, che è un po’ il megafono del tifo e la posizione è molto netta: si tratta di malafede. Io ho cercato di fermarmi un attimo prima, ovvero proviamo a stanare questa classe arbitrale. La tua posizione?
Simone: Mi affido alle parole di Montella e di ADV che molto spesso hanno manifestato la convinzione che non ci sia malafede. Mi affido a Renzi e DDV affinché facciano quanto prima le riforme anche della classe arbitrale. Spero veramente che un giorno si cominci ad usare la moviola in campo.

Davide: Ci si arriverà, con fatica ed un progressivo abbassamento della qualità tecnica degli arbitri, come successo nel tennis. Andiamo oltre, però e parliamo della partita. Partiamo della parte negativa: ad ogni azione del Genoa c’era ansia allo stadio, perché senza Gonzalo si balla. L’impressione dalla TV?
Simone: Ho letto un po’ dappertutto che la difesa è stata ritenuta la principale responsabile del pareggio di ieri, ora te me lo ribadisci, però io non sono d’accordo. Se guardiamo le azioni che ha fatto il Genoa io ho annotato: quella del rigore inesistente, quella del gol in fuorigioco con assist di rimpallo, quella del palo di Konate, quella del gol su calcio d’angolo. Quattro azioni tre gol è una bellissima media, quindi per me la nostra colpa è non aver capitalizzato altrettanto bene come loro.

Davide: La squadra però non è mancata nell’orgoglio, nella voglia di vincere, nella grinta. Tu che stai sempre molto attento a queste cose, ti ha soddisfatto?
Simone: Sbollita la rabbia per gli errori arbitrali è chiaro che sono soddisfatto di come abbiamo giocato, le note negative di ieri sera sono: Cuadrado che non dovrebbe giocare come terzo di attacco ma come quinto di centrocampo, Pasqual che non è del livello degli altri, Neto che ha preso il gol del 3-3 ridimostrando che anche lui non è all’altezza del resto della rosa. Ma piano, piano… Quelle positive invece sono Matri, che seppur non giocando in modo entusiasmante fa il lavoro per cui è stato preso, e Mati, che conferma un trend di crescita. Non ho nominato Aquilani che ieri ha fatto la partita della vita.

Davide: Ti avrei sicuramente chiesto di Cuadrado: lo scorso anno nel 3-5-2 ha segnato poco, ma spezzava spesso la partita (e le squadre avversarie). Pensi sia solo modulo, o anche fisico e/o testa? La gente inizia ad essere un po’ spazientita…
Simone: Partendo alto nel 4-3-3 primo lo aspettano, secondo quando riceve palla è quasi sempre fermo; giocando invece largo nel 3-5-2 si presentava in attacco in modo più intermittente, più di sorpresa diciamo, e riceveva palla in piena velocità. Poi forse ci sarà anche una specie di appagamento sub cosciente, ma per me è principalmente un problema di schema: è un animale di fascia e sulla fascia va fatto giocare lasciandolo libero di scorrazzare.

Davide: Devo dire che Matri mi ha ben impressionato… sia come capacità di andare al tiro, sia come gioco di supporto per far salire la squadra. Sui cambi avresti fatto qualcosa di diverso?
Simone: Né Ambrosini, né Aquilani mi sembravano così stanchi da richiedere la sostituzione, e sono due che di testa si fanno sentire… infatti dopo abbiamo preso gol di testa perché c’era Mati su De Maio. Anzi se ci ripenso dico che il loro terzo gol è stato collezionato da Neto e Mati roncolo.

Davide: Vuoi dire due cose su Anderson o aspettiamo di vederlo maggiormente all’opera?
Simone: Lo vedo poco propenso alla fase difensiva.