Emozioni finali

Come detto nei giorni scorsi, poteva essere una giornata di campionato da vivere anche lontano dallo stadio, lontano dalla TV, fra l’altro concentrata solo sulle celebrazioni dei 100 punti e di uno dei campionati più brutti del calcio italiano. Invece c’era la voglia di essere al Franchi, per vivere emozioni finali. E alla fine emozioni ci sono state, in una bolgia viola granata, in uno spirito di gemellaggio forte, soprattutto anti-juventino e anti-milanista. A me personalmente scocciava molto “dover” perdere per dare al Torino quello che aveva meritato sugli altri campi, sono stato molto felice per il gol di Rossi, ma alla fine quel rigore di Cerci sembrava una liberazione per tutti: le emozioni finali però non erano finite e il buon Alessio è riuscito a centrare in pieno il nostro Rosati, che aveva appena accennato un tuffo. In generale, è sembrata partita vera e di questo Firenze deve essere orgogliosa; dopo il secondo vantaggio viola, però, la sensazione è che la Fiorentina abbia tirato i remi in barca, pronta a ricevere l’ondata finale granata, però davvero poco convinta e poco lucida per arrivare al risultato. Il fallo di Facundo è sembrato un ruvido gesto d’amore (certo li ha fatti anche in situazioni meno amichevoli), ma niente da fare. E dopo aver smaltito le lacrime di Cerci e degli amici granata, un bellissimo giro di campo di dirigenti, tecnici e calciatori viola, capeggiati da Andrea Della Valle in un doveroso abbraccio di tutto lo stadio: emozioni finali che fanno ben sperare per il nuovo anno.