Non è tempo di andare

Siamo ormai alla fine di queste due settimane senza Fiorentina, tutto sommato abbastanza sonnifere, ben conciliate dalla ridicola polemica sugli oriundi e dall’infortunio comunicativo sul ginocchio (poco) sano di Marchisio. E ovviamente tante voci di mercato ed interviste prospettiche un po’ a tutti. Devo dire che queste voci e queste interviste spesso fanno arrabbiare noi tifosi viola, perché in prospettiva difficilmente c’è Firenze e la Fiorentina. Nel nostro sonnecchiare però abbiamo avvertito giorno dopo giorno un filo conduttore comune che arrivava dalle parole dei nostri giocatori, sancito alla fine dall’intervista di McFly Gomez: non è tempo di andare via da Firenze. I giocatori più importanti di Montella e Montella stesso hanno voluto mandare un messaggio all’unisono: vogliamo vincere a Firenze. Non è un proclama, non è neppure una promessa, ma si capisce che è una volontà di un gruppo che si sente tecnicamente e caratterialmente forte. Difficilmente nella mia esperienza di tifoso avevo avvertito la presenza di un gruppo intenzionato ad investire sulla Fiorentina. Una sensazione sicuramente positiva. Leggo propria ora un’intervista di Delio Rossi, in cui dice che se alla fine della stagione non dovesse arrivare un trofeo, a Firenze ci sarebbero un sacco di critiche. Sperando che non ci sia modo di verificare questa affermazione, vorrei tanto che ancora una volta Delio Rossi non fosse in sintonia con Firenze: lui arrivò in un momento critico, in cui tutti invece volevano scappare ed in cui è riuscito solo a peggiorare le cose. Oggi invece non è tempo di andare in paranoia, perché da poche altre parti vedo un’idea tecnica e gestionale, una voglia di investire in tempo e denaro come c’è in Fiorentina. Purtroppo c’è anche un gap economico dovuto a diritti, bacini, blasoni sempre meno giustificati e giustificabili. Per coprire almeno in parte questo gap ci vogliono ancora idee, stabilità, professionalità ed anche fortuna: la Fiorentina ha dimostrato di averne e, giunti al determinante mese di aprile noi siamo li in corsa: per noi ancora non è tempo di andare mentalmente in vacanza, perché in questo mese abbiamo 8 partite determinanti da giocarci con piacere, orgoglio e voglia di vincere.