Quello di quest’anno si sta caratterizzando, purtroppo, come il campionato delle occasioni al vento: ormai tante volte si sono create, si sarebbero create, occasioni favorevoli per la Fiorentina, occasioni che non abbiamo saputo sfruttare. C’è stata la crisi della Roma, c’è stato il periodo buio del Napoli, c’è stato il rallentamento della Samp… ed un abisso verso le altre squadre che inseguivano come Genoa, Torino, Inter, Milan. Ma in campionato non siamo mai riusciti ad essere cinici, a sfruttare i momenti di difficoltà degli altri per prendere o avvicinare le distanza… e l’emblema sono i 5 rigori sbagliati, che significano tutti punti pesanti. Ed anche stasera contro la Juve, pur con una prova dignitosa, pur avendo dimostrato ancora una volta che siamo fra i pochi in Italia a mettere in difficoltà i campioni da 4 anni, abbiamo buttato le nostre belle occasioni al vento: prima fra tutte quella di avere due rigori a favore a Torino… e quando ricapita? Certo, nettissimi entrambi (fra l’altro non si capisce come mai non abbia ammonito né Pirlo, né Chiellini, che falcia Joaquin ad un metro dalla porta), però fra essere netti, essere assegnati ed essere realizzati scorre la fortuna o meno di una squadra come la nostra. E purtroppo abbiamo sprecato l’occasione di un vantaggio ottenuto meritatamente e subito perso per mezze ingenuità (Neto e Savic) e comunque un bel furto sulla punizione… abbiamo sprecato l’occasione di chiudere il primo tempo in pareggio, consentendo al 45° + 25 secondi di fare un lancio in aerea, dove Tevez era libero (ndr: non c’era recupero). E poi il secondo rigore di Gonzalo sparacchiato veramente alla viva il parroco, una grossissima leggerezza sul terzo gol…. insomma la Fiorentina c’è, con le sue certezze, ma anche con le sue insicurezze e la forte capacità di mandare occasioni al vento. Le armi per combattere fino in fondo per i nostri obiettivi le abbiamo: fra l’altro ho visto un Aquilani in leggera ripresa (e ci servirebbe molto), un Salah migliore rispetto a domenica, un Joaquin tonico…. sperando però che gli altri non facciano oro delle nostre insicurezze.
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Ieri sera si rischiava il tracollo. Dopo lo strazio col Cagliari e incontrando i più forti in Italia le incognite erano elevate. Invece si è visto una squadra vogliosa e determinata. Vittima dei suoi limiti difensivi e soprattutto offensivi. L’innominabile è molto forte e darà fastidio anche al Real. Noi esprimiamo un gioco a tratti migliore dello scorso anno ma si gioca senza attacco da un anno e mezzo. Non vedere concretizzato il grande volume di gioco deve essere frustrante per chi scende in campo.
Joachin su tutti, unico campione in rosa assieme a Pepito. Credo che entri di diritto nella storia delle ali viola alla pari col grande Amarildo e solo un gradino sotto l’immenso altro brasiliano che ha vestito la maglia negli anni 50
Su Joaquin scrivo a parte.
Se un giorno m’avessero detto che la mia squadra avrebbe avuto 6 rigori a favore decisivi e che li avrebbe sbagliati quasi tutti, non ci avrei creduto.
Poi mi sarebbe venuto in mente che tifo Viola e allora mi sarei ricreduto e avrei accettato anche che ben 2 di quei rigori li avremmo avuti a Torino con la Juve e saremmo comunque usciti sconfitti (dal risultato).
Mi batte solo il mio amico di Valencia che non avrebbe mai creduto di perdere 2 consecutive finali di Champions, una delle quaili contro gli odiati “rubenteros blanco” del Real Madrid.
Ora le nostre “nemiche” si incontreranno in semifinale e io sarò felice perche almeno una delle due subirà un furto (una sconfitta, per loro è uguale) dall’altra.
E noi, per contrappasso, ora le vinceremo tutte.
Gattaccio Viola