Son sincero e, come si dice, un po’ tranchant su tutta la polemica che riguarda la società, la sua comunicazione, il suo essere lontano da Firenze e dai tifosi viola, il braccino corto ecc: a me interessa prima di tutto il progetto tecnico che riesce a mettere in campo, con quali costi posso seguire la squadra, allo stadio, in tv o altrove, quanto mi fa sentire orgoglioso, quanto riesce a divertirmi. Di conseguenza capisco poco questo clima da “resa dei conti” e di pesante insoddisfazione prima di iniziare la stagione: che ci piaccia o no, una squadra di calcio è comunque una società da gestire e la proprietà ha il diritto/dovere di gestirla nel modo che ritiene più efficace ed efficiente in primis per i suoi interessi. Che ci piaccia o no, che si voglia dare un nome o meno, i tifosi sono i primi clienti (anche se con la TV tante logiche son cambiate) ed i primi da soddisfare con i servizi ed i beni forniti dalla società. E’ vero che nel mezzo c’è la passione, l’attaccamento ai colori, l’attaccamento alla storia, cosa che i tifosi portano dentro se e che la proprietà può (magari moralmente dovrebbe) cercare di sfruttare nel modo migliore. Quello che conta poi è come la società riesce a restituire emozioni, spettacolo e servizi ai suoi clienti: con questo crea il suo valore, che si traduce in biglietti, abbonamenti, marketing… e diritti. E tutto questo deve farlo considerando quali sono le regole del gioco oggi ed anche i costi da supportare, in primis l’ingaggio dei calciatori. E qui penso sia emblematico il passaggio di Rogg nella conferenza di oggi “Spendiamo 60 milioni di euro di monte ingaggi, per gli equilibri del fair play finanziario noi dovremmo spenderne 45. Il disavanzo lo mettono i Della Valle, per permettere alla squadra di essere competitiva in Italia ed in Europa. Questi sono dati incontrovertibili. Per capire dove sta la Fiorentina nel mercato… Abbiamo il 7° monte ingaggi e 7°-8° posto per gli introiti televisivi. Negli anni i risultati sul campo sono stati superiori, quindi vogliamo continuare su questa strada.” Questa è la promessa di vendita della società… non possiamo far finta che ci siano altre verità e a noi sta decidere se è qualcosa che ci soddisfa o meno. Questo ci riporta un po’ anche alla famosa “dimensione” di Montella… poi magari esiste qualche fantomatico acquirente in grado di far scalare il nostro monte ingaggi, ma dovremmo chiederci come regolare gli altri parametri, ovvero il ritorno economico da biglietti, diritti, marketing. Durante ed in fondo alla stagione possiamo criticare il progetto tecnico, le scelte di mercato, il modo con cui viene creato e venduto a 360 gradi il prodotto Fiorentina ed oltre a criticare possiamo fare le rimostranze spendendo meno su tale prodotto… ma non possiamo ogni volta pensare di rimettere in discussione il paradigma su cui questa società intende/deve muoversi. Ed è per questo che sono stanco di tutte queste polemiche preventive, focalizzate molto su come la Fiorentina ha fatto certe cose e non su cosa ha realmente messo in piedi… anche perché siamo di fronte ad un nuovo progetto tecnico di cui pochi o forse nessuno sa dove ci potrà collocare. E’ per questo quindi che chiedo: abbandoniamo le polemiche da economisti/sociologi/tuttologhi del calcio e torniamo a giocare? Si, perché fra meno di due giorni la Fiorentina è in campo contro il Genoa… con un Babacar che scalpita, con un Berna sempre più maturo, con Kuba pronto ad esordire con la maglia viola, con Rossi che sembra davvero pronto a ritornare protagonista, con tante altre situazioni tecniche e tattiche da vedere, valutare e giudicare. Insomma, abbiamo un sacco di cose da vedere, scoprire, di cui magari innamorarsi o magari arrabbiarsi… un sacco di calcio da vivere e per questo penso: finalmente torniamo a giocare!
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