Quando ero piccolo mi divertivo tanto a guardare la serie TV “Attenti a quei due”. Uno era Americano, l’altro Europeo. Uno era alto, l’altro basso. Uno più arrangiato, l’altro sempre rigoroso. Entrambi molto divertenti.
Nella Fiorentina, da qualche anno, abbiamo una coppia di cui si potrebbe dire la stessa cosa: attenti a quei due! Un’Americano del sud, un Europeo dell’est, uno alto, l’altro basso, uno mancino, l’altro destro, uno più arrocchettato, quando riceve il pallone da sempre l’impressione che sia il suo ultimo sforzo possibile, l’altro sempre molto elegante, raramente in affanno. Entrambi un’angoscia a vederli giocare.
Lenti di piede e di testa, abulici, sempre nella posizione sbagliata, sempre dietro la linea della palla. Una povertà infinita. Eppure non si può dire che siano all’inizio della loro carriera a Firenze, hanno entrambi finito il periodo di ambientamento, hanno entrambi sempre avuto fiducia da società, allenatori, tifosi. Soprattutto dai giornalai.
Quello dal mancino velenoso ha avuto un periodo di riscatto alla fine dell’anno scorso e quest’anno ha mangiato tutti in preparazione, giocato un’ottima partita d’esordio, e poi, inevitabilmente, è già ritornato sul suo standard. Quello arroncolato potrebbe anche iniziare a portar male.
Sia contro il Torino che contro il Basilea, hanno avuto un’ora di tempo per inventare qualcosa, con gli spazi che concede una squadra in svantaggio, senza obblighi di copertura che sono assolti da altri, ma hanno prodotto il niente. Attenti a quei due e speriamo che non ci rovinino anche quest’annata.
Secondo me non dobbiamo essere precipitosi nelle sentenze. Per l’Europeo è stato il primo passaggio a vuoto dopo diverse prove positive… l’americano del sud è indietro di condizione e, nonostante le simpatie/antipatie personali, anche lo scorso anno dopo una partenza difficile ha dato il suo bel contributo. Alla fine anche gli originali Persuaders partirono come elementi estranei fra di loro e verso gli altri..