Rossi c’è

Non è questo certo un buon periodo per i signor Rossi nazionali: il Dott. Valentino ha dovuto cedere nelle gare finale dello scorso anno alla classe ed alla furbizia degli spagnoli, mentre il nostro Pepito proprio in Spagna è andato a cercare forma, gol ed un po’ di riscatto, dopo una prima parte della stagione consumata tristemente in panchina, lasciando tutti noi con il forte dubbio di non poter vedere più il fenomeno della tripletta ai bianconeri. Ma i signor Rossi sono da sempre l’esemplificazione della nostra italianità… il simbolo di quelli che prendono mazzate e ancora più forti e determinati si rialzano: lo fu Pablito nell’82, continuano ad esserlo Valentino e Pepito oggi. Il primo, nonostante un nuovo avvio di stagione non esaltante, non ne vuol sapere di mollare… il secondo è di nuovo a Moena a lottare con vecchi e giovani per ritrovare una sua collocazione nel calcio che conta, per ritrovare soprattutto una condizione ed una serenità che possano ridare la giusta dimensione alla sua classe. E i primi segnali sono confortanti, tipo quelli della magica estate del 2013, preludio ai 4 mesi forse più esaltanti della carriera di Pepito: si muove, segna, fa assist, ripiega… insomma Rossi c’è, i Rossi nonostante tutto, ci sono. Purtroppo molto non dipende più da loro; in particolare, le sorti di Pepito dipendono da molti fattori, in primis le idee di Sousa ed il mercato di Corvino. La Fiorentina si sta rimpizzando di punte, trequartisti, ale, mentre è molto scarsa (almeno numericamente) a centrocampo e difesa e quindi c’è un mercato in piena evoluzione. Per quanto mi riguarda, una nuova (leggi ultima) chance a Pepito Rossi la darei, se la merita, ce lo meritiamo… e lui giustamente sta facendo di tutto per averla: Rossi c’è, proviamo a scommetterci.