Sia nell’intervista a Sousa di ieri sera, sia nei titoli e negli articoli dei media di questa mattina il tema centrale è il turnover che ha in mente l’allenatore: quanta voglia ha di cambiare formazione il portoghese, dopo che lo scorso anno fu molto criticato per i risultati ottenuti nel girone di Europa League con la Fiorentina B? Soprattutto quanta voglia ha di rischiare, visto l’avvio di stagione molto incerto? Avrà quindi veramente intenzione di cambiare totalmente l’attacco, rinunciando alla colonna Kalinic e ad Ilicic per mettere dentro Zarate e soprattutto Babacar, che non gioca da mesi e che avrà addosso gli occhi critici di tutti? Ed i dubbi non finiscono qui, perché c’è il tema portiere, c’è la possibilità di inserire almeno un nuovo innesto in difesa (forse è il turno di De Maio?), c’è infine il tema Bernardeschi, che rischia di diventare un caso subito ad inizio stagione; premesso che il giovane viola deve ora solo pensare a giocare, dare il massino, essere concentrato e determinato in tutto quello che fa, Sousa da parte sua non sembra intenzionato a cambiare rotta sul ruolo del giocatore, andando contro le opinioni di tecnici e tifosi. Insomma, niente turnover massiccio, ma diverse opportunità di cambiare qualcosa. Alla fine le scelte di Sousa sono state quasi sempre imprevedibili ed impreviste… sicuramente è consapevole dell’importanza di cambiare rotta rispetto a questo arrancante avvio di stagione; c’è bisogno di rimettere voglia di Fiorentina nei tifosi e di rimettere la Fiorentina nel posto giusto nelle gerarchie nazionali ed europee. In tutto questo, personalmente vedo le parole ammalianti su Babacar come un modo per tenerlo caldo, ma non sono così sicuro di vederlo in campo stasera dal primo minuto, almeno che non sia proprio lui la spalla di Kalinic. Certo, anche Baba da parte sua, se verrà messo in campo, deve dare un segnale forte di nuova tendenza. Non sono nemmeno sicuro di vedere Lezzerini titolare e qualche dubbio mi rimane anche su Berna. Sousa poi mi smentirà come fa spesso con tutti… basta che non lo faccia però sull’importanza di cambiare passo e di ingranare la marcia buona.
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