Nella bellissima notte fiorentina di coppa, purtroppo alla fine a festeggiare sono gli svizzeri del Basilea. Sconfitta non meritata, ma putroppo la Fiorentina non è riuscita a fare abbastanza per evitarla. Una gara estremamente tattica, come aveva anticipato il tecnico svizzero. Ovvero, Basilea chiuso nella propria metà campo, Fiorentina in grado di comandare il gioco, ma con ritmi molto lenti. Abbiamo chiuso il primo tempo in vantaggio con un bel gol di Cabral. Potevamo anche sfruttare qualche altra occasione, ma avevamo già concesso qualcosa nelle ripartenze. Nella ripresa più o meno la trama era la stessa, fino al cost to cost di questo ragazzo del Basilea, che ha passato centrocampo e difesa viola come lama calda nel burro. Il gol del 2 a 1 è arrivato poi addirittura a tempo scaduto su azione da punizione, anche qui con difesa troppo immobile. Abbiamo perso il primo tempo di questa doppia semifinale, ha detto Italiano. E sicuramente la Fiorentina avrebbe tutte le qualità e le caratteristiche per ribaltare il risultato in Svizzera. La verità, purtroppo, è che da oggi la Fiorentina ha davanti un maggio tutto in salita. Deve andare a vincere a Basilea, con in mezzo due scontri diretti in campionato per l’ottavo posto, deve andarsi a giocare la finale di coppa Italia con la squadra attualmente più forte e in forma del campionato (e non solo). E la partita di ieri sera ha mandato degli alert importanti. Sarà infatti un percorso tutto in salita, con alcuni giocatori in chiara difficoltà. Nell’ordine: Gonzalez, Mandragora, Quarta, Cabral. Sono stati determinanti a marzo/aprile e ora si vede che sono in riserva psicofisica. Lo stesso Bonaventura non è quello di un mese fa. E poi Amrabat, che non ci dobbiamo dimenticare oltre alle tantissime gare viola, ha un mondiale giocato fino alla fine. Anche Dodo ieri sera è stato in chiaro/scuro, ma spero solo per la voglia di strafare. Ovviamente tanti sono stati i commenti legati all’atteggiamento sempre offensivo della squadra. Ma questa squadra non è fatta per difendere bassi, tanto più se siamo mentalmente stanchi. Questa squadra è forte se ha una buona condizione fisica e mentale. Italiano è riuscito a fare un buon turn-over. La Fiorentina nei nomi della rosa ha ancora le potenzialità per ottenere qualcosa di importante. Sta adesso a Italiano capire chi effettivamente ne ha di più per tentare il colpo finale. Facendo il parallelo con il ciclismo, stiamo affrontando tre corse, in tre momenti topici diversi. In campionato è iniziata una lunga volata, in Conference siamo praticamente agli ultimi metri, potrebbe essere vincente il colpo di reni, mentre la finale con l’Inter è una cosa a parte, una specie di gara su pista che dovrà essere ben preparata, ma soprattutto letta istante per istante nei suoi sviluppi. In ogni competizione sarà importante quindi saper scegliere gli interpreti giusti. E’ giusto essere tutti consapevoli che sarà un percorso in salita. I fatti poi hanno dimostrato che, almeno in Conference, la Fiorentina ha fatto peggio quando la strada era nettamente in discesa, rispetto alle gare che presentavano rischi e pressioni. E quindi non ci rimane che stare tutti vicini a questi ragazzi e provare a invertire questa tendenza di maggio.
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