Ed eccoci qua, il 17 agosto, a commentare l’avvio della sesta stagione dell’era Commisso. Ci dobbiamo accontentare di un punto con la neo promossa Parma e ce lo dobbiamo anche tenere stretto. Una Fiorentina ancora sulle gambe, nel primo tempo più volte è stata in balia della velocità, aggressività e, come direbbe Simone, fame degli avversari. Un Quarta e un Pongracic davvero super impacciati, troppo brutti, lenti, approssimativi per essere veri. Si è salvato solo Comuzzo, ma andiamo con ordine. Premesso che, come con le amichevoli, si è visto anche qualche idea interessante di verticalizzazione, giocando anche sulle sponde degli esterni, abbiamo davvero concesso e rischiato troppo. E a dire il vero, abbiamo anche sbagliato giocate davanti che potevano essere determinanti. In attesa che Gudmundsson e Richardson trovino la loro collocazione, la domanda sorge spontanea. Cosa ha pesato maggiormente sugli errori individuali e di squadra di stasera, gambe, testa o piedi? Sulle gambe c’è poco da dire, dobbiamo solo aspettare che i carichi vengano smaltiti a favore della brillantezza e lucidità atletica. Mi è sembrato un problema di Colpani, spero anche di Quarta e Pongracic e penso anche di Amrabat. Certo, per il giocatore marocchino dobbiamo parlare anche di testa. Nel modulo di Palladino, i due di centrocampo devono avere gambe che frullano, ma anche cervello sempre acceso. Amrabat è stasto poco lucido in tutto, specialmente con il pallone fra i piedi. Certo ad oggi dobbiamo fare di tutto per tenerlo, ma se capitasse l’occasione vera… Se capisco la pesantezza delle gambe in un giocatore molto fisico come Pongracic, quello che non può essere perdonato è il fallo che ha fatto scattare espulsione. Abbiamo poi un problema anche di piedi. Kouamé purtroppo azzecca difficilmente un passaggio determinante. Oggi ne ha avuti almeno 3/4 sui piedi. Certo anche Amrabat, oltre a tenere talvolta in modo inappropriato la palla, ha sbagliato diversi appoggi non complicati. E da dire che nel gioco di Palladino, il lancio per il cambio del fronte di attacco dovrebbe essere uno dei punti di forza. Amrabat ha spesso sbagliato, altri (vedi BIraghi) non ci hanno neppure provato quando c’era occasione per farlo. Per chiudere, le nostre punte, Kean, Kouamé e Colpani, non hanno certo fatto faville nelle conclusioni verso al porta. Gambe, testa o piedi? Chi i piedi li ha veramente educati è il nostro capitano BIraghi, che ha fatto un gran gol su punizione. Andrebbe usato come l’omino tira-calci piazzati del subbuteo, anche perché per il resto della gara non ha certo brillato. E mentre a destra il duo Kayode/Dodo sembra dare buone garanzie, a sinistra spaventa un po’ la condizione di Biraghi e anche quella di Parisi, davvero poco incisivo anche con un Parma molto meno aggressivo.
Prendiamoci comunque questo punto. Un agosto molto intenso e caldo, chiede subito concentrazione per la gara di Conference, dove per il terzo anno consecutivo dobbiamo provare a cogliere la qualificazione. In alcuni settori la rosa è ancora corta e/o inadeguata. Anche se Pradé deve darsi una mossa, giovedì comunque giocheremo con questi, sperando che almeno gambe e testa siano più protagonisti delle giocate viola, mentre ai piedi speriamo ci stia pensando e c’abbia pensato il buon Pradé.
Il mio commento è tarabaralla, che tradotto vuol dire: l’allenatore è cambiato ma rimangono i soliti problemi in difesa e in attacco seppur con tutto un altro modo di attaccare.
I difensori subiscono sempre l’uno contro uno, il centrocampo è sempre sotto dimensionato, le ali, che con Palladino si chiamano rifinitori, non incidono in attacco e non aiutano il centrocampo. Il centravanti è sempre e comunque lasciato troppo solo.
Andiamo ai singoli:
A TERRACCIANO non possiamo chiedere di più perché ha salvato il salvabile con bravura e fortuna.
DODO ha giocato bene, ma tanto è sempre un rischio a difesa e quando arriva davanti, come l’ultimissima occasione, non incide mai nel modo giusto.
QUARTA ha messo in mostra il peggio di sè. Sappiamo benissimo che ha nel suo DNA quattro, cinque, sei, e fermiamoci qui, cazzate l’anno, non sa difendere come Milenkovic, e infatti non capisco perché non hanno tenuto il Serbo, però è lui che abbiamo in squadra e speriamo bene.
PONGRACIC dorme quanto Quarta, lo ha già dimostrato in precampionato. Solo uno dei due dovrebbe stare in campo. Sul fallo della seconda ammonizione ha preferito andare sul sicuro, forse era anche stanco.
COMUZZO niente da dire, partita con qualche sbavatura ma comunque buona, un po’ impacciato con la palla tra i piedi ma è giovane.
BIRAGHI ha salvato il risultato ed ha giocato bene sia da estarno che da braccetto. E’ meglio di Parisi.
MANDRAGORA è oscuro di suo, contro il Parma giocava in un centrocampo a due insieme ad uno che c’è ma non c’è, cosa potevamo chiederli di più?
KOUAME a me piace per l’impegno, la grinta, la voglia ma ha avuto due palloni per l’assist decisivo e li ha sbagliati clamorosamente. Può essere una buona riserva ma non un titolare.
KEAN molto solo, qualcosa di buono, qualcosa di meno buono, un po’ lotta, qualche pallone lo difende, non ha mai avuto sui piedi o sulla testa l’occasione. Per ora fiducia.
COLPANI ai tre moschettieri Sottil, Brekalo e Ikone mancava D’Artagnan. Pradè è riuscito a scovarlo e lo abbiamo visto tutti, cioè non lo abbiamo visto perché ha toccato tre palloni, due li ha portati lentamente dalla nostra alla loro trequarti per poi appoggiarli a Dodo, uno per un tiro moscio, flaco. Assente dalla fase difensiva. Ci serviva uno così?
I sostituti:
KAYODE deve giocare sempre, che giochi esterno o braccetto deve stare in campo sempre perché è il più forte di tutti.
PARISI purtoppo mi sembra in crisi nera, è veloce e tignoso ma non incide. Coulibaly lo ha asfaltato.
AMRABAT la prima cosa che ho scritto quest’anno è stata: va venduto! Lo confermo.
SOTTIL idem come Parisi ma non è tignoso, gioca sul velluto sentendosi Maradona. Coulibaly ha asfaltato anche lui oltre a Parisi, ne ha asfaltati due contemporaneamente.
IKONE inutile come sempre è riuscito bene solo nell’assit allo scadere per Dodo che, chiaramente incredulo, ha sciupato malamente.
PALLADINO si presenta superfigo in camicia e cravatta nonostante i 40 gradi e infatti suda tutto il primo tempo, nel secondo si cambia la camicia e suda un po’ meno ma l’esordio è tutt’altro che da incorniciare. Ha preferito Ikone a Beltran, possibile?
Chiudo con due parole sul mercato: ci manca un difensore che sappia fare il difensore, ci mancano due centrocampisti (Amrabat non lo considero), se va via Nico siamo peggiori dell’anno scorso.
A proposito, mi ero dimenticato proprio di Terracciano, ovviamente il migliore in campo. Sarà che quest’anno per davvero abbiamo il 12 più forte e soprattutto più costoso della seria A, ovvero De Gea?