Ringraziamo De Gea, facciamo un sospirone, aspettiamo domani sera e poi…

Difficile commentare queste prime partite della Fiorentina, perché sembra tutto indefinito, troppo brutto per essere vero. Difficile farlo stasera, perché diversamente dalle gare del campionato, alla fine contava solo passare il turno. Non farlo sarebbe stato già un fallimento tecnico ed economico. La Fiorentina ha vinto ai rigori e quindi contano prima di tutto le emozioni e un titolo che dice tutto. Ringraziamo De Gea, che è stato determinante durante la gara e ai rigori, facciamo un sospirone perché in 9 contro 11 ce la siamo veramente vista brutta, aspettiamo domani sera per vedere effettivamente quale sarà la rosa della Fiorentina almeno fino a gennaio. E poi però si dovrà fare una disamina seria del valore effettivo della squadra, nei singoli e nel collettivo. Ad oggi ci sono ancora molti elementi espressione di un’idea di calcio diversa da quella che sta proponendo Palladino. E’ vero che ci vuole tempo, ma ci vuole anche predisposizione, attidutine. In un 3-4-2-1, gli esterni del centrocampo non possono essere dei semplici terzini, devono dare qualità, profondità, assist, gol. I due di attacco devono essere centrocampisti aggiunti e al tempo stesso mezze punte. Il centrale di difesa deve avere visione tattica, visione di gioco, tempismo, piedi buoni, tutto quello che per ora non è Pongracic. E che difficilmente può essere Quarta. Anche Dodo e Biraghi fanno fatica a interpretare bene il ruolo di esterni o i quinti, come li chiama Palladino. Dobbiamo invece scoprire la coppia Gudmunsson Colpani. Certamente sono poco adatti e funzionali Ikoné e lo stesso Sottil, che fanno fatica a giocare troppo lontano dalla linea laterale. Al momento i tre davanti si trovano a giocare sempre molto vicini e con Dodo e BIraghi un po’ contratti e larghi, finisce che nel mezzo al campo abbiamo voragini che diventano vere e proprie praterie se uno dei due centrali esce sul portatore. Insomma, o si cercano interpreti più adatti, o si da un tempo definito per portare i giocatori attuali a interpretare al meglio il modulo, oppure si deve rivedere il modo di giocare.

Nella sostanza, ad oggi manca qualità, ma spesso anche idee, convinzione nelle giocate. Pochi sembrano avere chiaro come muoversi e come muovere la palla. E anche stasera per oltre 60 minuti siamo stati penosi, nelle scelte, nel stare in campo, nell’esecuzione. A parte le parate di De Gea, c’è stato il lampo di Kean, che sicuramente rappresenta oggi una delle poche lucine di speranza. Poi ci siamo rimessi li, ad aspettare la beffa che come al solito arriva alla fine. E questa volta con il carico, visto che Ranieri, uno dei migliori, si prende anche il rosso. Un rosso, ingiusto, se l’è preso poi anche il buon Comusso, anche lui fra i meno responsabili. In 9, compatti, forse è venuto fuori almeno il valore morale del gruppo, cosa che può aver avuto un peso anche nel decidere i calci di rigore.

Stasera quindi ci siamo tolti un bel peso, che ci portiamo dietro dalla indigesta serata di giovedì scorso al Franchi. E allora, come se fosse una preghiera, di nuovo, ringraziamo De Gea, tiriamo un sospirone, aspettiamo domani sera e poi speriamo davvero che la società, Palladino e tutti i calciatori possano dare il vero una svolta alla stagione della Fiorentina.

3 commenti

    • Ciao Paolo, prima di tutto ben trovato su iotifofiorentina.net
      Certamente si può cambiare modulo. Penso anche che con i giocatori che anche ieri sono scesi in campo, sarebbe la scelta migliore. Però cambiare dopo due partite non sarebbe un bel segnale e sopratutto non necessariamente subito producente. A questo punto, vediamo cosa succede oggi, vediamo se domenica riusciamo a vedere anche Gud (ma ho qualche dubbio) e rimandiamo i giudizi alle partie di settembre. Li poi noi, ma sopratutto la società dovrà essere molto attenta a fare le valutazioni.

    • Ciao Paolo, Palladino ha detto di non essere un talebano sullo schema, ma sarà vero oppure sarà stata solo una mossa tattica? Il suo 3-4-2-1 per ora è stato un 5-2-3, anche peggio del 4-2-4 di Italiana memoria. Forse ha ragione Davide, non può abbandonare subito il suo schema, ma non possiamo nemmeno continuare così male. Vedremo… sarà talebano? Non talebano? L’importante è che sia intelligente.

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