Proprio ieri per caso ho sentito un veloce passaggio su radio Bruno di uno che diceva “bisogna migliorare il record di vittorie perché i record rimangono”, io ho pensato che a me il record di vittorie proprio non interessa e, per fortuna, ieri è arrivata una bella sconfitta che mi auguro sia un salutare bagno di umiltà.
La sconfitta è arrivata nel primo tempo, un primo tempo così soporifero che mi sono addormentato e risvegliato con gli urli del telecronista (francese) al primo gol.
Palladino aveva detto di aver visto durante la rifinitura un branco di animali tanta era la voglia di allenarsi. Noi in campo, se proprio vogliamo paragonarli a degli animali, abbiamo visto un branco di agnellini timorosi. Qualcosa ci ha messo anche Palladino, perché Bove, Cataldi, Gosens, Comuzzo, Kean, Ranieri, Beltran, giocano con una grinta che ieri sera non abbiamo mai visto in nessuno degli altri.
Il calciatore che mi ha colpito di più in negativo è stato Biraghi, passato dall’essere il capitano e condottiero, magari non tecnicamente eccelso e non sempre efficace ma sempre “sul pezzo”, ad essere un giocatore smarrito, avulso, svogliato e completamente assente dalla partita. L’altro calciatore che, purtoppo, veramente purtoppo, mi ha deluso ieri sera è stato Parisi. Errori in controllo, errori in appoggio, nessuna iniziativa. Già l’anno scorso, se non per qualche partita, si era dimostrato abbastanza scarso, certamente peggio di Biraghi. Dopo un anno e mezzo possiamo dichiarare che Parisi è un altro bidone rifilatoci da Corsi. Per l’anno prossimo urge cercare un terzino sinistro.
Tornando alla partita, seppur approvando il turn over massiccio di Palladino, credo che giocare con tre centrocampisti molto leggeri: l’oscuro Mandragora appena rientrato de un infortunio, il fenomeno Diego Armando Adli, che gioca sempre di qualità ma non apporta quantita, e il giovanissimo Richardson; abbia determinato la mollezza generale della squadra. Perché Biraghi e Parisi hanno fatto pena, Ikonè ha sempre la grinta di un lombrico, Kouamè, per quanto si possa impegnare, non tiene e non gioca un pallone e Quarta continua a soffrire delle solite amnesie. Forse anche per lui il percorso a Firenze è finito. Non si sono salvati nemmeno Kayode, ingenuo sul primo gol e sfortunato sul secondo, nè Moreno, a cui però possiamo chiedere poco, almeno lui con pedata fatta bene ha messo dentro un po’ di garra argentina.
Nel secondo tempo solo con l’ingresso di Beltran abbiamo visto un’altra Fiorentina ma, secondo me, ad un certo punto è scattato qualcosa nella testa di tutti, vuoi il risultato ormai andato, vuoi lo stadio da battaglia, vuoi i llro modo di difendersi, vuoi le innumerevoli e clamorose perdite di tempo, hanno tutti tirato i remi in barca ed iniziato a pensare alla prossima di campionato.
Hanno fatto bene, contiamo di vedere animali feroci alla prossima.
HO sentito anche io il commento del record, era Marco Bucciantini, uno dei giornalisti fra l’altro che stimo maggiormente. Ma quella cosa mi ha lasciato un po’ interdetto, anche perché i record si ricordano se abbinati a qualcosa di sostanziale. Agnellini può essere una buona metafora. Se avessi scelto io, forse avrei preferito bradipi, perché non ho visto timore, quando passività, apatia.
Su Biraghi, mi verrebbe da dire che ha giocato male, perché Parisi ha giocato peggio. Come ho scritto, insieme hanno ingolfato quella fascia. Parisi alto è una suggestione che molti tifosi, fin dallo scorso anno hanno manifestato. Ma se ha senso negli ultimi 10 minuti, quando devi pensare alla tua metà campo, è stata fallimentare come ipotesi di attacco. Strano che Palladino abbia voluto provarla. Forse ultimo tentativo prima di mettere il cartello “Vendesi”? Io sinceramente aspetterei, anche perché Biraghi va per i 33 e Parisi come esterno basso può ancora crescere molto, imparando da uno come Gosens.
Sugli altri, poco da dire. A me la cosa che mi è dispiaciuto maggiormente è la prestazione e la condizione di Kayode. Questo è un giocatore che dobbiamo assolutamente recuperare. Ieri per me a tratti è stato imbarazzante, ma se penso al Kayode dello scorso anno non posso solo metterlo in panchina e amen. Palladino deve provare a inserirlo nei cambi delle partite anche in campionato. Anche 15, 20 minuti, poi mezzora. Prima di tutto per tutelare anche Dodo e poi perché lui deve sentirsi un pezzo importante di questo nuovo corso. E lui stesso però non si deve addormentare.