Guerrieri

Se c’è una differenza che salta agli occhi fra la Fiorentina di oggi e quella dello scorso anno, è che con questa squadra in campionato scendono in campo 11 guerrieri. Questo è un dato di fatto che non può comportare paragoni fra le due diverse gestioni tecniche. Anche perché i giocatori sono diversi e, salvo brutte ricadute, anche più forti. E perché la differenza c’è anche fra la Fiorentina titolare in campionato e quella in coppa. Ovviamente il simbolo di questa Fiorentina guerriera è appunto Kean, il guerriero viola, che sotto gli occhi attenti di Spalletti ha realizzato al sua prima tripletta e si porta a casa il pallone. I viola si portano invece altri tre punti, raggiungendo il secondo posto in classifica. Sembra già quasi tutto normale, ma ovviamente il lavoro che sta facendo Palladino con i suoi è davvero straordinario.

E infatti dietro a una squadra di guerrieri che lotta su ogni palla in ogni parte del campo, con ogni effettivo, c’è tanta qualità e organizzazione di gioco. Tanto per cominciare, mi sembra obbligato dire che Spalletti oggi avrà avuto occhi dolci anche per il nostro soldato Comuzzo. Un’altra partita impeccabile, anche eroica visto che ha giocato per un’ora bendato alla testa per una gomitata presa al sopracciglio. Nessuna scena plateale, nessun rancore, ha continuato impassibile la sua gara da muro viola. Tanta qualità e sostanza alla squadra la da ovviamente il nostro centravanti. Unico che non ha veramente un ipotesi di sostituto in rosa. Oggi sono apparsi un po’ più appannati Bove e Adli. Bove colpevole anche del gol subìto. Però, seppur sottotono in termini di giocate e lucidità, non hanno fatto mancare il loro apporto fisico e grintoso. Penso che questo dipenda più dal proprio modo di interpretare il gioco, che dai consigli del mister. Si vede che anche Gosens e Dodo sono arrivati a questa pausa non brillanti come le settimane scorse. Ma anche loro non hanno mai fatto mancare il loro apporto. E mentre Ranieri ha completato in modo impeccabile il muro viola, Colpani e soprattutto Sottil si sono più prestati alla lotta pallone su pallone che su giocate di qualità. Cosa che ci possiamo permettere quando davanti abbiamo uno come Kean. E soprattutto abbiamo un Beltran che interpreta in modo perfetto il ruolo di tessitore fra recupero palla e attacco. Emblematico il primo gol. Entrata decisa e precisa di Ranieri, Gosens anticipa di un attimo intervento dell’avversario, Beltran prende palla, 30 metri e lancia in profondità Kean. Questo è vero calcio verticale, con interpreti che però sanno davvero cos’è il calcio verticale.

Arrivate forse un po’ tardi, ma giuste le sostituzioni dei due centrocampisti, delle due ali e dello stesso Beltran, per portare a casa questi importantissimi tre punti. Direi che adesso arriva una buona pausa Nazionale, che consente a molti viola di ricaricare le batterie. Qualcuno partirà per la nazionale. kean e Comuzzo dovrebbero rientrare comunque all’inizio della prossima settimana e probabilmente non giocheranno 180 minuti. Soprattutto speriamo di recuperare al meglio Cataldi, che è davvero prezioso per gli equilibri di centrocampo e la sua assenza si è sentita. E speriamo che anche che Gud possa essere vicino al rientro, perché dopo la pausa inizia un altro tour de force davvero molto impegnativo e determinante per la stagione viola.