La Fiorentina stasera ha commesso qualche errore “da ragazzi” e il Napoli di babbo Conte ci ha castigati bene bene. Qualche errore di gioventù, a partire da quelli del nostro giovane mister. Ha voluto sfidare tatticamente Conte sul suo campo preferito. Lo schieramento a tre è stato un errore, non tanto per l’esordio di Moreno come titolare in campionato. Questo schieramento alla fine ha costretto a far giocare Dodo contro Spinazzola e Parisi contro Neres su spazi ampi, mandando a nozze i due napoletani. Era palese da inizio campionato che Dodo soffrisse questa posizione, tanto più contro chi, come Conte, ha costruito il suo successo con il gioco sulle fasce. E per di più, costringendo Dodo e Parisi sempre larghi, ha evidenziato di nuovo un centrocampo a due insufficiente contro una mediana tosta come quella del Napoli. Nonostante questo, la Fiorentina c’ha messo orgoglio, determinazione e anche gioco. E’ partita bene, ha sofferto nella fase centrale del primo tempo la pressione del Napoli fino al gol, ha ripreso le redini della gara nella fase finale del primo tempo. Peccato per quel tocco sul braccio di Kean nell’azione che ci aveva portato al pareggio. Peccato che Dodo non fosse veramente in serata, perché ha avuto 2/3 occasioni di fare veramente male dalla sua parte. Ritornando al gol, l’errore da ragazzi è stato di Parisi, che ha concesso a Neres di farsi 40 metri palla al piede. In quelle situazioni bisogna avere la lucidità di fare un fallo. Prima decidi di farlo, meno invasivo sarà, anche da un punto di vista disciplinare. Vedi il giallo di Di Lorenzo, che comunque ai 30 metri ha fermato Sottil lanciato verso area di rigore. Altro doppio errore di goventù è stato quello di Moreno. Davvero un peccato, perché a me era piaciuto e a me piace lo spirito e il temperamento di questo ragazzo. Però ha dentro lo spirito argentino. Sia nella voglia di giocare sempre la palla e qui il primo errore che ha causato poi il rigore. Poi la voglia di trovare anche difensivamente la giocata risolutrice, ovvero il fallo plateale del rigore. Questo episodio è quello che più ha determinato la gara, perché la Fiorentina era partita bene nella ripresa. Su questo ragazzo ci vuole qualcuno che sappia lavorare molto sull’aspetto mentale. Cosa che la Fiorentina ha definitivamente fallito con Quarta. Prima del terzo errore della serata dove siamo stati definitivamente castigati, ci sono state alcune situazioni veramente pericolose della Fiorentina. Siamo stati anche abbastanza sfortunati e anche per questo il risultato è un po’ bugiardo. Passando a 4 le cose sono andate meglio, anche se Colpani ha inciso in fase offensiva quanto riesce a fare il peggior Ikoné. Fino a oggi l’unica cosa positiva di Colpani è stata quella di creare densità sulla fascia, consentendo a Dodo di avere spazio ristretto su cui difendere e tanta fascia per attaccare. Anche stasera forse sarebbe stato più giusto vederlo dall’inizio per questo ruolo, perché non è in grado di incidere per rafforzare la fase offensiva. Purtroppo rimane la delusione più grande di questa prima metà stagione. Bene invece la catena Gosens, Sottil da cui sono nate diverse opportunità. Altro problema attuale è il centrocampo, numericamente e come stato di forma. Dicevamo del terzo errore. Prima di tutto c’è stata la leggerezza di Dodo, che ha spalancato la prateria ad Anguissa. Poi c’è stato il tocco sbagliato di Comuzzo. Su cui però non è proprio il caso di mettere la croce addosso. Perché stasera per tutta la partita ha veramente cantato e portato ‘sta croce.
La Fiorentina nelle ultime 4 gare ha fatto un punto. E così alla fine del girone di andata abbiamo un punto meno dello scorso anno, anche se con la partita da recuperare con l’Inter. E siamo sesti e virtualmente anche settimi, a seconda dei risultati di Milan e Bologna, mentre lo scorso anno eravamo quarti. Questo per dire che la Fiorentina sta rientrando nella sua orbita fra 6 e ottavo posto. SPerando che non rientri la Roma, convinto che lo farà il Milan, potremmo alla fine combattere ancora con il Bologna per il settimo posto. Per questo sarà importante non mollare la Conference. Detto questo, continuo a pensare che siamo più forti dello scorso anno, che il mercato ci può dare una mano e che per questo nel girone di ritorno possiamo fare meglio o anche molto meglio dello scorso anno, dove facemmo solo 27 punti. Come preventivato quando si cullava sogni di altro tipo, è arrivato adesso il momento di non mollare, stando uniti, concentrati, lavorando sodo e sperando che adda passà ‘a nuttata.
Con il centrocampo a tre abbiamo fatto bene, senza centrocampo a tre abbiamo fatto male. Ieri sera un’ulteriore conferma. Speriamo che Palladino lo capisca ma, in questo senso, mi sembra che voglia negare l’evidenza e voglia in tutti i modi andare verso soluzioni diverse. Cosa vuole dimostrare?
La partita di ieri, secondo me, non l’abbiamo nemmeno giocata malissimo però siamo stati poco determinati e forse un pizzico sfortunati nei momenti decisivi. Ma non è possibile fare gli esperimenti con il Napoli.
Sui singoli la vedo più o meno come Davide.
A Moreno (21 anni, 4 mesi di serie A) concediamo l’errore di gioventù, uno dei tanti che abbiamo visto fare a Quarta in questi anni e che non sono mai stati limati. Moreno che farà, sarà in grado di limarli?
A Parisi (24 anni, 4 anni di serie A) concedere l’errore di gioventù mi risulta più difficile, però vediamo, credo che rimarrà con noi per tutta la stagione e ne valuteremo il percorso di crescita.
A Colpani (25 anni, 3 anni di A e 3 anni di B) non è possibile concedere nessun errore di gioventù, è da rispedire a Galliani il prima possibile. Inutile che Palladino continui ad insistere su di lui, il ragazzo non ha fisico, ha un piede solo ed è troppo leggero di spirito.
Quindi chiudiamo il girone nella nostra posizione di riferimenti, con il grosso alibi di Bove, che non può essere alibi per tutta la stagione a venire. La società deve fare qualcosa sul mercato e l’allenatore qualcosa di meglio che sperimentare, basta che si affidi all’evidenza.
Ragazzi non è un problema di schema è un problema di giocatori. A centrocampo non abbiamo giocatori di gamba!! Prima uno c’era e si chiamava Bove, era pochino, ma utile come l’acqua nel deserto. Adli è lento, però è bravo e non lo toglierei mai, gli altri sono lenti e/o senza fisico. Cataldi fino che ha avuto condizione ha retto anche se non è un fulmine di guerra, Mandragora dannatamente compassato, Beltran (che gioca a centrocampo) non ha fisico, è sempre in terra. Ieri per esempio avevi davanti Anguissa, McTominay e Lobotka (i primi se ci picchi ci rimbalzi, corrono e sanno giocare, il piccolino .. o gli fai fallo o non lo butti giù!). Con la Juve idem a centrocampo ci hanno asfaltato.
Siamo tutti daccordo che il nostro posto è dal 6/8 posto, però la valutazione era quando c’era Bove..
Capitolo esterni, Dodo per me è inamovibile, ottimo giocatore, Gosens idem, Sottil migliorato ma ancora non mi convince. Colpani una delusione, inutile come l’innominabile francese. Parisi… gli manca sempre un centesimo per fare un euro.
Vi faccio una domanda:’Senza Kean, magari con Nzola’… quanti punti avremmo??”. Io un numero in mente ce l’ho.. qual è il vostro?
Non so quanti punti avremmo senza kean, ma direi anche senza De Gea, Cataldi, Adli, Gosens, lo stesso Bove. Se la domanda è focalizzata al dopo Bove, sicuramente Kean e De Gea ci hanno messo del loro nelle vittorie prima di arrivare alla serie negativa. Però, ce li abbiamo e ce li teniamo stretti. Se poi il senso della domanda è… quanti punti avrebbe la Fiorentina dello scorso anno con questo allenatore, penso meno, ma è un vecchio discorso.
Dodo ha fatto un ottimo girone di andata. Però adesso è in affanno. Così come Gosens, Cataldi, Adli. Siamo comunque una squadra da 6/8 posto e questo è un passo avanti, perché gli anni scorsi avevamo una squadra da 8/11 posto.
Ribadisco però il concetto che a maggior ragione siamo una squadra che può ambire di nuovo a giocarsi la Conference fino alla fine.