Tv tarocca

“Oggi c’eravamo, abbiamo avuto coraggio e qualità. E su Lukaku abbiamo lavorato molto bene”. Queste sono le parole di Palladino, a cui Pablo Mari, un pupillo, ha aggiunto “Grande prestazione. Andiamo a 3000”. Dopo aver letto queste dichiarazioni sono corso subito a controllare, temendo di avere una TV tarocca, magari si era autonomamente agganciata a starlink. Nella TV per fortuna, o purtroppo, è tutto a posto. Al contrario ovviamente dello stato della Fiorentina. Abbiamo risentito addidirittura Pradé, che ha usato un sospetto tempo passato “Palladino era fiducioso…” per poi comunque dire anche lui che oggi ci siamo stati. E’ ovvio che si sta cercando di raccontare qualcosa che in questo momento è solo una speranza, perché siamo alla vigilia della partita determinante per tutta la stagione viola. Se riusciremo a rimanere in Conference continua la fiammella della speranza, altrimenti scoppierà l’incendio della distruzione.

Venendo alla gara, non solo la TV non è tarocca, ma anche i dati e i fatti parlano chiaro. Il grafico sotto che ho preso da violanews è impietoso. Racconta quanto di fatto le squadre sono state pericolose.

Una squadra che prima era lepre e che tanti provavano invano a prendere, oggi è un coniglio impaurito. Quale coraggio? Sotto di una rete, si continuava ad aspettare il Napoli nei nostri 30/40 metri, mentre loro piano piano ripartivano dal portiere. Abbiamo giocato con 5 difensori e mettendo Ndour a uomo su McTominy, di fatto perdendo un uomo, costretto a fare qualcosa che non sa assolutamente fare. E la squadra passeggia. Non sa correre senza palla. Si sa bene che nel calcio di oggi, se la squadra vuole imporre un gioco, lo deve fare muovendo in modo organizzato e preventivo i giocatori e di conseguenza la palla. Altrimenti ti sa marcare anche una squadra di dilettanti. Unico gioco che sappiamo fare è quello di provare il lancio, un po’ alla cieca, in verticale, sperando che Kean ci corra. E sul modulo, il 3-5-2 funziona solo con Pablo Mari, che però è il più scarso fra Comuzzo, Ranieri, Pongracic. E purtroppo, il 3-5-2 se da una parte esalta maggiormente Gosens, dall’altra rende Dodo un quinto moolto normale. A proposito, oggi Parisi ha preso il posto di Gosens, per marcare Politano. Mossa fallita, come poco efficace alla fine è stata la marcatura su Lukaku. Il belga è stata una sponda continua per tanti inserimenti e di fatto solo De Gea e un po’ di imprecisione degli attaccanti del Napoli hanno evitato che la sconfitta fosse molto più netta.

Quel poco di qualità e gioco espresso dalla Fiorentina è stato dettato da orgoglio e qualità di alcuni interpreti viola, in particolare Fagioli, Kean, Gudmundsson, Gosens. La Fiorentina ha giocatori di valore. E’ sempre difficile capire quale possa essere veramente questo valore. Però questi giocatori sono in grado di esprimere almeno un’idea di gioco che sia migliore, molto migliore di quella che vediamo. Siccome in autunno qualcosa di buono si vedeva, la sensazione, come aveva un po’ intuito Simone già a inizio anno, è che prima di tutto l’allenatore abbia perso lo spogliatoio. E ricordo allora anche che il caso Biraghi è scoppiato a metà dicembre. E quando va via un capitano a metà stagione non mai stato un bel segnale, né per noi, né per altre squadre.

Amoruso, uomo di campo, aveva detto e ribadisce che Palladino andava mandato via dopo la figuraccia di Monza. Era in effetti ultimo tempo utile. Oggi è tardi, in società è il momento di farsi i complimenti a vicenda per non dichiarare definitivamente il fallimento, sperando di stare dentro la Conference. In campionato siamo scivolati all’ottavo posto, con Milan dietro di un punto e Udinese che incalza. Fra poche giornate l’ambizione potrebbe essere quella di non farsi superare da Udinese e Torino. Intanto prepariamo a vivere un giovedì di passione, un vero spartiacque della stagione.

4 commenti

  1. Ho visto un po’ di partita distrattamente, poi nel momento in cui sono entrati Pongracic e Gosens, per fortuna, sono dovuto uscire ed ho continuato ad ascoltare la radiocronaca. L’impressione che ho avuto è stata quella di una squadra stanca, remissiva, dove tutto è lasciato nelle mani dei giocatori. Non mi sono nemmeno arrabbiato, non ha senso arrabbiarsi quando non viene fatto niente per vincere, per il risultato.

    Poi ieri sera ho letto svogliatamente qualche dichiarazione e mi è sembrato che fossero discordanti da quello che avevo visto e ascoltato, anche il commento del radiocronista lasciava pochi dubbi, la Fiorentina aveva lasciato giocare il Napoli a suo piacimento e il risultato poteva essere ben più rotondo a nostro sfavore. Invece Pradè, Palladino e Pablo Marì parlavano di una Fiorentina battagliera e sfortunata.

    Stamani ho guardato gli highlight, dove si vedono due azioni della Fiorentina, il gol e il colpo di testa di Kean nel primo tempo, e tutta una serie di azioni del Napoli, oltre ai due gol almeno altri 4-5 belle occasioni con quella clamorosa di Simeone, che ancora non ha imparato a fare i gol facili.

    Per fortuna poi è arrivato l’articolo di Davide che mette in chiaro quello che è successo a Napoli e quello che sta succedendo dentro la Fiorentina.

    Quello che abbiamo visto in campo conta il giusto, siamo una non squadra con un allenatore iperbollito. Siamo alla palla lunga e pedalare, veramente un insulto per il calcio di oggi.

    Purtoppo dentro la Fiorentina c’è il caos, lo spogliatoio è retto dai fedelissimi di Palladino, vedi Pablo Marì mandato a dire “siamo sulla strada giusta”, la società non c’è più, non c’è Commisso che ha lasciato tutta la gestione sportiva a Pradè che, dopo aver accontentato l’allenatore con cessioni e acquisti assurdi, a questo punto ha le mani legate e può solo affidarsi a Palladino.

    Per giovedì che speriamo? Speriamo di vincere e allungare l’agonia? Oppure speriamo di perdere affinché la società prenda in mano la situazione e faccia fuori Cravattino?

    • No, sperare di perdere giovedì no. Anche perché, a parte la Juve, c’è poi la pausa e potrebbe essere fatta anche la pazzia di trovare un uomo giusto che provi a quel punto a vincerla davvero la coppa.
      Se perdiamo salta tutto, ma a quel punto o abbiamo già un nome valido per ricostruire il futuro o tanto vale andare in vacanza anticipata e se ne parla a luglio.

  2. Anche io ieri l’avevo presa sul ridere, ogni volta che la palla arrivava a De Gea o a Ranieri i miei figli che guardavano la partita con me iniziavano a ridacchiare dicendo:”eccolo eccolo .. ” e poi “Olè!” al classico lancio lungo alla viva il parroco!!!
    Avevo vissuto la partita in un clima di ilarità e tranquillità figlio della rassegnazione che ormai mi affligge da mesi di non gioco della squadra.. poi.. poi ho sentito le dichiarazioni di Palladino che mi hanno mandato letteralmente in bestia!
    Non ce l’ho fatta più ho cominciato a bestemmiare e maledire quell’emerito incapace! Se ce l’avessi avuto tra le mani… me lo sarei mangiato!!!
    Come si fa a non esonerarlo subito io non me ne capacito!!!

    • Purtroppo a fronte di un uomo e un imprenditore, Commisso, che ci sta provando veramente, è palese che in questa squadra è sempre mancato un uomo che sa di calcio e, dopo la morte di Barone, che sa anche di Management.
      In ormai 6 anni di gestione, penso che unica mossa azzeccata fosse stata quella di prendere Italiano, alla fine anche un po’ a culo, visto che in prima battuta avevano preso Gattuso (e vediamo adesso dov’è).
      Ci vuole un uomo alla Barone che sappia tenere la barra dritta della società (evitando anche che la gente vada a dire la qualunque), ma ci vuole un uomo di calcio che sappia prendere le decisioni tecniche giuste e la prima scelta determinante è sempre l’allenatore. E oggi nel calcio bisogna essere bravi a NON fare le scelte scontate, in entrambi i sensi della parola.
      Da Commisso mi aspetto o una grande rivoluzione o la cessione. Purtroppo lo stesso Ferrari mi sembra non adeguato, ma non penso che COmmisso abbia la forza di prendere direttamente lui in mano la situazione.

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