Ci salutammo alla fine di maggio del 2007, in modo abbastanza freddo, dopo il solito via vai di smentite e conferme. Freddo perché c’era un patto fra Toni e i Della Valle già dall’anno prima, che i due avevano onorato da gran signori. Freddo perché Toni aveva scelto una città fredda, lontana dalle sfide, dalle rivalità, dagli sfottò e dalle ingiustizie del calcio italiano. Freddo perché la Fiorentina ha vissuto in passato partenze di personaggi ancora più importanti per la storia della maglia viola. E certo Toni in viola, con i suoi 47 gol e la scarpa d’oro del 2006, ha lasciato sicuramente il segno. Due anni ottimi in Germania, mezzo campionato decente alla Roma, poco più che comparse a Torino e a Genova, fino ad avviarsi verso una chiusura di carriera in toni minori, in quel di Dubai.
Poi i tre giorni pazzi di un calciomercato che ci aveva regalato una Fiorentina completamente rinnovata nei nomi, nel gioco e nello spirito e che alla fine doveva portarci la ciliegina, o meglio, la “castagna”, quello che la butta dentro in qualsiasi modo consentito (… e anche non). In questi 3 giorni è successo l’imprevedibile e quindi il temuto prevedibile. Un affare che salta per colpa di giocatore e squadre di calcio che non meritano neppure di essere menzionati, società che diventano veri e propri strozzini del calciomercato proponendo giocatori assurdi a prezzi assurdi, mancanza di tempo materiale per imbastire qualcosa di sensato e costruttivo. E nel valzer finale delle punte, c’è una notizia che galleggia dalla mattina … Toni ha raggiunto l’hotel di Milano. Nel pomeriggio, quello che ogni tifoso fiorentino iniziava a sentirsi dentro (con ovviamente sentimenti contrastanti) è diventato realtà: Toni torna a Firenze.
Montella voleva un giocatore per cui parlassero i numeri, perché Montella ha basato la sua carriera sui numeri: oltre 140 gol in serie A, con una media di un gol ogni due partite. Toni è arrivato a 101 gol, con una media gol molto vicina a quella di Vincenzo… Toni ha segnato in più squadre, compreso l’avventura in Germania. Toni sa segnare in tanti modi ed in particolare, sa segnare dentro l’area di rigore. Toni ha 35 anni, che sono comunque uno meno di Totti e tre di Del Piero. Viene da una pausa un po’ lunga, in cui ha vissuto anche vicissitudini extra poco felici, in cui sicuramente non si è allenato come si deve… e oggi si vede. Ma Toni ha già dimostrato di essere un professionista serio, Toni è come se avesse qualcosa in sospeso con Firenze… Toni è corso con entusiasmo dalla squadra di Montella. E allora, dopo l’arido di questi ultimi tempi… torneranno temporali a Firenze? Noi siamo fiduciosi ed abbiamo già pronta la maglietta Toni e… fuRmini.
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