Finalmente una partita alla grande della Fiorentina. Contro una squadra più potente che forte e contro una arbitro che ha sbagliato quasi tutto ma che ha avuto il coraggio di fischiarci due rigori a favore.
Ljajic: il ragazzo è salito in cattedra 15 minuti ed ha conquistato 3/4 di un rigore che poi ha avuto la freddezza per realizzare. All’uscita dal campo Montella lo ha baciato sulla testa come fanno di solito gli anziani con i bambini. Rimaniamo in attesa fiduciosi di vedergli completare la maturazione per poi poter coglierne i frutti (a Firenze!).
Cuadrado: corre sempre più di tutti, lotta, prende pedate, salta l’uomo. Questa volta salta l’uomo giusto, nel posto giusto, al momento giusto e conquista il secondo meritatissimo rigore per noi.
Viviano: poco impegnato compie su colpo di testa di El Shaarawy la parata decisiva della partita, quella che ci salva dal 2-0 nel primo tempo. Importante anche il salvataggio su Flamini. I portieri forti sono quelli che salvano i risultati.
Simone, sono completamente d’accordo con te, sia per il medagliere che per le motivazioni.
Devo dire che avrei invertito le prime due posizioni e che l’oro a Ljajic è merito di Davide. Forse non voleva che Cuadrado si piazzasse in prima posizione 🙂
Sono contento per Ljajic e mi aspetto che continui a trovare i suoi 15/20 minuti di gloria in tutte le partite che rimangono da qui alla fine.
In generale io prima faccio la mia classifica e poi vedo le pagelle di tutti i giornali e devo dire che ho trovato pieno riscontro. Alla fine nonostante la Fiorentina giocasse bene, c’è voluto il suo guizzo per riaccendere la partita.
Cuadrado sta meritando sempre di più la posizione che occupa nel medagliere
Sono d’accordo anch’io:
– per Ljajc ho un debole, lo sapete, ed è una mia piccola silente rivincita nei confronti di chi lo ha giudicato definitivamente troppo presto: le critiche furono e sono giustissime, è quel “definitivamente” che non ho mai digerito su un ragazzo di 20 anni.
– Cuadrado e Viviano meritanpo i posti di rincalzo per i loro “colpi” decisivi
– se si fosse potuto dare un ex-aequo o una menzione speciale l’avrei sicuramente data ad Aquilani, che con il forsennato pressing e la personalità indomita è stato il simbolo di questa rimonta insperata: ha saputo infondere a quei compagni talentuosi, inesperti e ormai demoralizzati, un coraggio che altre volte ci è mancato e che serve in certe partite “di livello” (vedi a Torino con la Juve).
Voi come l’avete visto Aquilani? Io proprio domenica ho capito che forse ci abbiamo guadagnato, nel cambio.