Dopo la grande prestazione contro la corazzata Qarabag, squadra mai sentita rammentare, la Fiorentina inciampa a Torino ed offre una prestazione penosa frutto della formazione senza senso messa in campo dal genio, ma che dico genio, dal genio della lampada e della panchina Mister Paulo Canà.
Difesa a tre perché c’è più pathos, più incertezza, più difficoltà per difendere. Un’uomo solo per fascia, la solita ala destra che deve fare il terzino, e il solito terzino sinistro che deve fare l’ala.
Centrocampo a due, unica squadra nel mondo perché Paulo Canà è un modernizzatore, tra l’altro il duo statico Badelj-Sanchez entrambi abbastanza lenti e di posizione.
Attacco meraviglia composto da Kalinic, che s’impegna tantissimo ma è un centravanti comprimario e non protagonista, e Borja Valero, che è uno tra i migliori centrocampisti d’Italia ma Paulo Canà, dall’occhio lungo, lo impiega sempre più spesso da seconda punta a fianco di Kalinic.
Sulla trequarti, udite, udite, lui: il bradipo, l’unico che ci sa giocare. Direi di più, come ci gioca lui sulla trequarti non ci gioca nessuno, nemmeno nelle categorie amatoriali. E si vede!!!
Nel secondo tempo, il mago Paulo Canà toglie inspiegabilmente il favoloso trequartista dal passo di bradipo, che non l’aveva strusciata, senza rinunciare allo schema con due centrocampisti e sopratutto senza rinunciare a giocare con Borja Valero ala sinistra. E’ veramente sensazionale, e senza senso, vedere Borja Valero giocare di punta e Zarate trequartista. La visione calcistica di Paulo Canà è immensa, superlativa; quello che vede lui non lo vede nessuno.
Dopo la seconda perettina, il fantasmagorico Paulo Canà mette in campo Vecino e Babacar (finalmente un centravanti), ma continua con le sua visione calcistica futuristica: centrocampo a due e Borja Valero che passa da ala sinistra sulla stessa linea degli attaccanti ad ala-terzino destro a fare quello che prima faceva Bernardeschi. Paulo Canà è veramente un genio.
A poco dal termine, con la Fiorentina ormai alle pompe fisiche e mentali, ho preferito spengere.
L’epopea di Paulo Canà a Firenze non dovrebbe durare ancora a lungo, non credo che in società Fiorentina siano disposti ad assistere passivamente a certi orrori calcistici.
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