Cerci e i suoi fratelli

La serie “Cerci e i suoi fratelli” (sottotitolata “se i difensori mordono io sto tranquillo”) ha finalmente trovato un altro protagonista per rinnovare gli entusiasmi dei tifosi che fanno OH…

Il francese Eysseyc aveva già dato qualche segnale promettente contro l’Inter, poi contro l’Atalanta; contro il Torino, i più oltranzisti tra coloro che fanno OH…, erano già in fermento. Oggi, dopo averlo visto contro il Crotone, tutti possono stappare bottiglie di Champagne perché è ufficiale: abbiamo un altro dei fratelli di Cerci in squadra.

Gli orfani di Mati Finta Fernandez e Ilicic, anche per questa stagione, potranno lustrarsi gli occhi e asciugarsi le lacrime guardando la Fiorentina quando in campo ci sarà Valentin Eysseric. Qualcuno lo ha già definito il giocatore dal piede felpato, a me sembra che abbia il passo felpato, forse che sia tutto felpato come gli orsacchiotti di peluche.

Venendo alla partita c’è poco da dire visto la madornale cappellata di Astori che ci ha inchiodato sullo 0-2. Per me è chiaro che alla terza partita in una settimana la squadra sia più stanca e che non è possibile mettere in campo uno, Eysseric, che non garantisce niente in copertura perché si finisce per giocare in 10.

Imputo a Pioli un unico grande errore, la scelta dell’orsacchiotto francese per sostituire il francese indispensabile: Thereau. Poteva puntare subito su Babacar, che ha lo stesso peso difensivo dell’orsacchiotto ma certamente maggior peso offensivo, oppure Gaspar ala destra provando ad essere più chiusi, oppure Lo Faso perché conosce le difese italiane e non salta a tutti i contrasti, oppure Bel Dias che, entrato nel secondo tempo, ha giocato molto male. Ma non Eysseric, che in tutte le apparizioni ha sempre fatto pena, nella prestazione e nell’atteggiamento.

Una nota speciale sui nostri giovanissimi centravanti: Simeone è un animale da gol, se lo fa risulta che gioca bene, se non lo fa risulta che gioca male; a Babacar vorrei concedere 10 partite da giocare con fiducia dall’inizio senza lo stress di entrare in campo e dover risultare decisivo con i minuti contanti. Perché continuare a concedere fiducia a giocatori vecchi, che non hanno voglia, che giocano a nascondino con i difensori, invece che a quelli giovani, vogliosi e briosi?

Oro: Chiesa

L’unico che ci prova fino in fondo e che, con un pizzichino di fortuna in più, avrebbe anche fatto quel 2-2 in grado di rimettere in sesto la partita, ma non ce lo meritavamo, nemmeno Pioli se lo meritava: la fortuna bisogna meritarsela. Anche Simeone si è sbattuto tanto, ma più che l’impegno, e qualche gol, l’argentino non è in grado di mettere in campo. Chiesino invece sta dimostrando di avere numeri da giocatore completo e superiore alla categoria della squadra dove gioca.
 

Argento: Benassi

Un gol e una partita di grande sacrificio a tutto campo. Lui, Badelj e Veretout hanno retto bene contro un centrocampo a quattro. Assurdo il suo spostamento a terzino.
 
 
 

Bronzo: Badelj

Gioca un infinità di palloni con un solo errore abbastanza grave ma senza conseguenze. Ha senso della posizione, controllo di palla, lancio in verticale. Purtoppo non ha velocità, né il piede felpato.
 
 
 

Rumors dagli spogliatoi danno per certo l’ingaggio di Bel Dias nella serie. Almeno due fratelli di Cerci in squadra si devono avere tutti gli anni per essere certi che uno sia sempre in campo.