Siamo alla vigilia della terza avventura consecutiva della Fiorentina in Europa League e Paulo Sousa si trova subito davanti il suo recente passato, ovvero il Basilea, dove il portoghese ha vinto il campionato e fatto molto bene in Champion’s League.
A parte la componente emotiva della sfida, gli ipotetici vantaggi tattici di una o l’altra squadra ed i tentativi di capire chi scenderà in campo, il concetto emerso nella conferenza di Paulo Sousa è quello della vittoria: nel calcio moderno vincere è difficile ad ogni livello e lo è particolarmente nel campionato italiano. Però per Sousa non c’è un modo diverso da quello di giocare per vincere. In Svizzera c’è riuscito bene; a Firenze l’Europa League rappresenta un’ambizione quanto meno sostenibile. Lo scorso anno i viola si sono fermati in semifinale, disponendo a mio avviso solo parzialmente di un efficace turnover. Al di la del valore assoluto della rosa, Paulo Sousa sembra invece intenzionato ad ampliare almeno a 17-18 giocatori il gruppo di “veri titolari” in grado di interpretare in modo equivalente la sua idea di gioco. Con tutte le difficoltà del caso, Fiorentina Basilea è quindi partita da vincere e Sousa cercherà di farlo non con il numero minimo di titolari che ritiene necessario per prendere i 3 punti, ma con i “titolari” più idonei per questa partita. E questo potrebbe essere una interessante novità ed uno dei punti di forza della Fiorentina 2015 2016… l’arma con cui Paulo Sousa ed i suoi giocatori proveranno a vincere.
Sono curioso di vedere come si comporta Sousa in Europa proprio contro i suoi ex avversari. E sono anche parecchio curioso di vedere Mario Suarez, perché in Italia corre poco.
Ho diversi dubbi sulla formazione: chi sostituirà Tomovic? Roncaglia? E allora chi al posto di Roncaglia? Astori? Alonso? O l’azzardo Bagadur? O l’azzardo Gilberto?
Chi giocherà sulle fasce? Non mi dispiacerebbe vedere dall’inizio Kuba che dovrebbe giocare a destra e non a sinistra come contro il Genoa.
Spero che non giochi Borja che avrebbe bisogno di riposare.