Dopo il passaggio ai quarti di Coppa il Italia, il secondo obiettivo importante della stagione era classificarsi in Conference e farlo da primi. Anche il secondo obiettivo è stato raggiunto e potrei fermarmi anche qui, avendo fra l’altro visto solo il secondo tempo. Ovviamente l’obiettivo è passato quasi in secondo piano, vuoi per infortunio di Nico, vuoi per le critiche alla prestazione. Un po’ per cause di forza maggiore (squalifiche e acciacchi vari), un po’ per precauzione, dopo uscita di Nico, la Fiorentina ha giocato con seconde linee a centrocampo e attacco e comunque senza Biraghi e senza Quarta dietro. Ha sofferto, soprattutto perché sottoritmo questa squadra soffre, ma appena preso il gol ha ripreso, senza neanche troppo affanno, la gara. E si è qualificata. Poi possiamo discutere se è stato peggio Brekalo o Ikoné (per me comunque il primo), se ha i piedi da 0 a 0 più Kouamé o Nzola (anche qui il primo), se è più fantasista Beltran o Barak (direi ancora il primo). I fatti dicono oggi che, rispetto allo scorso anno, siamo di nuovo ai quarti di coppa Italia, abbiamo fatto meglio in Conference (con un girone sicuramente più complicato), stiamo facendo meglio in campionato. Lo stiamo facendo con una rosa che vede due giocatori sopra la media, Nico e Bonaventura. Ma solo il primo probabilmente riuscirebbe a giocare da titolare in una delle squadre sopra di noi in campionato. Per il resto, abbiamo dei titolari medio-buoni e non possiamo pensare quindi di avere delle seconde linee ottime. Poi viene il gioco. Ovviamente quando prendiamo gol anche ingenui vorremmo che la squadra difendesse meglio, quando non segnamo vorremmo che attaccasse meglio. Il mio parere è che squadra e tecnico meritano oggi sostegno e anche complimenti per quello che stanno ottenendo. Penso che qualcuno stia giocando sotto le proprie capacità. Dopo di che solo la società può alzare l’asticella, alzando il valore della rosa.
Intanto è giusto fare i complimenti a Ranieri e a Christensen, per la crescita e la continuità. Dobbiamo gestire bene Kayode e Parisi, che mi sembrano in difficoltà, non so se fisica o mentale. Dobbiamo adesso credere in Sottil e Ikoné, perchè sono i nuovi titolari nelle prossime gare che sono importantissime e per niente semplici. Probabile che, non magari subito contro il Verona, Italiano pensi anche a doppia punta. Ma questo non trasformerà Beltran e Nzola in Baiano-Bati. E soprattutto non penso sia davvero il caso di far cambiare mentalità a questa squadra, che è giusto che provi a realizzare il proprio percorso, che al momento ha più consenso e risultati di quelli che noi tifosi riconosciamo.
Tecnico e squadra meritano sostegno si, per i complimenti io mi tengo la riserva di arrivare alla fine dell’anno, perché ad oggi siamo ad un punto dalle stelle e ad un punto dalle stalle.
Su Ranieri non dico niente, già l’anno scorso si vedeva qualcosa di buono, qualcuno dice che il Guardiola che siede sulla nostra panchina l’avrebbe mandato via, ma non ci voglio credere. Christensen ha giocato finalmente una partita senza errori, continuerà?
Rispondo qui alla domanda: quale squadra dovrebbe scendere in campo contro il Verona e messa come?
In porta credo Terracciano, in difesa per me basta che giochino Kayode e Parisi (ma giocherà Biraghi), come centrali fra i tre Mileknovic, Quarta, Ranieri (probabilmente riposa lui) non saprei chi preferire. Mi fido di tutti e tre. Il mio centrocampo sarebbe Arthur, Lopez (ma giocherà Mandragora l’oscuro), Bonaventura. Davanti una tragedia, però opterei per Sottil, Nzola, Kouamè, invece giocherà quello che ha la grinta di un lombrico. Messa come sempre, con quello che è un 4-2-4.