Mentre sta iniziando il periodo delle spremute d’arancia noi dobbiamo accontentarci di una spremuta alla Fiorentina oppure, che è peggio, una Fiorentina spremuta fino all’ultima goccia dal mago della tattica Paulo Canà.
Non avendo visto le ultime quattro partite della Fiorentina, due di campionato e due di coppa, mi sono guardato attentamente la partita contro la Sampdoria aspettandomi un bel cambio di passo. Invece…
Prima di tutto inizio a dubitare che ci sia stato per davvero un cambio di schema. Vedere le partite in televisione non è facile, soprattutto quando viene tutto bene o tutto male, ma la partita contro la Sampdoria, che è stata difficile ma non troppo, ha riportato sulla terra il mio entusiasmo su un possibile ravvedimento di Paulo Canà. I giornalisti avevano parlato di un 4-4-2 o 4-4-1-1, a me pare di aver visto che l’unico cambiamento sia stato spostare Borja Valero finalmente (!!!) a centrocampo e aver messo Bernardeschi al suo posto, quindi tutto è rimasto intanagliato al 5-2-3.
Per un’ora la Fiorentina ha giocato bene, correndo tanto, per fare il solito pressing altissimo. Sopratutto le prime linee si sono sobbarcati l’amaro compito di tenere molto alta la pressione sulla difesa avversaria riuscendoci abbastanza bene. E’ arrivato un gol un po’ fortunoso e poi sono arrivate anche un paio di occasioni in cui ci poteva stare il raddoppio. Viene da chiedersi il perché i nostri attaccanti non sono mai lucidi quando arrivano sotto porta. Sarà perché sono spremuti?
Finché la squadra si è afflosciata, è arretrata, ha rallentato il ritmo del pressing, della corsa, della concentrazione. Dopo la spremuta alla Fiorentina è arrivato il caffé della Sampdoria che ha fatto la sua degna partita, meno fumo e più arrosto di noi.
Negli ultimi quindici minuti sia noi che loro abbiamo avuto belle occasioni (le nostre sempre su azioni da fermo) per il raddoppio che non è arrivato e ha fatto loro contenti e noi fischianti.
Oro: Astori
Se non ci fosse stato lui il gol non sarebbe arrivato ma non si è limitato a quello, Astori è ormai diventato il punto di riferimento della nostra difesa. Chissà se sarebbe in grado di giocare anche in una difesa a quattro…
Argento: Borja Valero
Giocando finalmente, da ormai qualche partita, nel suo ruolo naturale, fa girare bene la Fiorentina fino a che gli reggono polmoni ed energia. Purtoppo, facendo parte di un centrocampo a due (oggettivamente gli unici nel mondo), le energie di un calciatore normale non sono sufficienti a reggere per un’intera partita e nemmeno lui ce la fa, dovendo accusare un calo fisiologico nella seconda parte del secondo tempo. Se e quando tornerà ad essere affiancato da due compagni di reparto riavremo il vecchio Borja.
Bronzo: Bernardeschi
Il gol l’ha fatto lui ed ha offerto una deliziosissima palla a Gonzalo per quello che poteva essere il 2-1 finale. Oltre a questo non si è risparmiato svariando su tutto il fronte d’attacco e dando la sua mano quando c’era da rincorrere in difesa. Purtoppo i contropiedi migliori non sono mai passati dai suoi piedi, forse avrebbero avuto miglior fortuna.
Tello
Il povero Tello, dirottato nell’ingrata posizione di terzino, ha svolto umilmente i compiti di copertura che il mago Canà gli aveva affidato ma non è riuscito a sparare le sue classiche tre cartucce limitandosi a qualche cross. Quali sono le doti oggettive che fanno Tello un terzino?
Il bradipo
Il bradipo si è impegnato più di sempre ed ha corso più di sempre ma, piccinino, non ha mezzi sufficienti per giocare in serie A in una squadra che punta ad un posto UEFA.
Kalinic
Guai a chi tocca Kalinic che regge tutto il fronte d’attacco e non molla mai. Se poi qualche volta non è lucido sotto porta c’è da capirlo perché si spreme per fare il gioco che gli chiede il mago Canà.
Badelj
A me è piaciuto anche Badelj, ma soffre come tutta la squadra lo schema a due centrocampisti.
Tatarusanu, Gonzalo, Tomovic
Più o meno abbastanza bene anche loro. Forse potevano fare meglio sul gol ma non è possibile giocare tutta la partita sul filo del rasoio e non sbagliare mai. Fossero così bravi non giocherebbero a Firenze.
Oggettivamente i punti in classifica sono proprio pochi, ma soggettivamente faccio un +3 e mi consolo. Sempre soggettivamente mi viene male perché la Fiorentina del mago Canà l’anno scorso si andò oggettivamente esaurendo piano, piano con il trascorrere del campionato. Quest’anno che succederà?
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