Dopo anni di piattume finalmente una partita da brividi viola che inietta una bella dose di speranza e di sogni a tutti noi. Quello che ci voleva per Natale.
Mi dispiace molto che Paulo Canà abbia avuto mal di denti ma forse per la Fiorentina è andata meglio così, non ha ceduto sullo schema continuando con il suo centrocampo a due, ma almeno ha ceduto sugli uomini mettendo dentro sia Chiesa al posto di Tello che Cristoforo al posto del bradipo.
La Fiorentina ha un subito nel primo tempo la forza fisica e l’aggressività del Napoli ma nella ripresa è riuscita a venire fuori alla grande e ha dato anche un po’ di spettacolo. Giocare finalmente in 11 contro 11 ci ha fatto vedere una squadra migliore, più concreta, più viva, più godibile. Finalmente squadra senza buchi. Il risultato alla fine è giusto e ci lascia qualche speranza per l’anno futuro. La squadra c’è, manca l’allenatore.
Oro: Bernardeschi
Finalmente, dopo anni, una partita da brividi viola sognando qualcosa intorno alla maglia numero 10. Nella prima parte gioca maluccio, sbaglia parecchi appoggi e rincorre un po’ a casaccio gli avversari. Poi trova il pareggio con una punizione fortunata e il secondo pareggio con un grandissimo tiro da fuori pieno sopratutto di rabbia. Chiude con un pallone delizioso per Zarate. Qualcuno pensa che abbia solo il sinistro, ma è un bel sinistro e ha anche una bella testa.
Argento: Chiesa
Il mago Canà lo ripropone dopo il Sassuolo e il ragazzo gioca veramente bene cedendo solo qualcosa in fase difensiva visto che non è adatto a quel ruolo anche se lo svolge con piena dedizione. La presenza di Chiesa al posto di Tello rende la Fiorentina più stabile in fase di copertura e aggiunge una buone dose di voglia e di grinta a tutto il reparto di attacco. Vorrei vedere una volta una linea d’attacco a tre con lui, Bernaredeschi e Babacar.
Bronzo: Maxi Olivera
E’ la prima volta che il nuovo terzino uruguaiano viene premiato nel nostro medagliere ma se la merita tutta. Ha praticamente annullato Callejon, si è proposto in attacco, ha salvato quello che sarebbe stato il raddoppio e forse la fine della partita. Bravo Maxi Olivera!
Una parola speciale per Cristoforo che, anche lui, gioca in un ruolo non proprio adatto. Anche lui ha mostrato tutti i difetti di lentezza che mostra sempre il bradipo ma con una differenza fondamentale, Cristoforo, forse con meno qualità, ha saputo giocare con la testa.
Tutti gli altri si sono comportati più che degnamente, peccato per Tomovic perché da un uomo della sua esperienza certe cappellate non vorremmo vederle, per Salcedo invece un errore che servirà per migliorare. Le potenzialità ci sono.
Tanti auguri a tutti e godiamoci due settimane piene senza calcio.
Voglio commentare solo la fine, visto che sul resto c’è poco da aggiungere: anche nel mio articolo non ho voluto calcare la mano su Salcedo perché mentre per Tomivic, nel bene e nel male, questo è, si Salcedo confido che ci possa essere una crescita importante:è giovane, ha forza, ha intraprendenza ed è il primo anno in Italia e quindi merita ancora fiducia.