La ragazza del ’26

Quando uno si affaccia al mondo del calcio, specialmente se lo fa in giovane o giovanissima età può facilmente essere ammaliato dalla ricchezza, dalla potenza, dai mezzi più o meno leciti che la vecchia signora non perde mai occasione di ostentare per mantenere il suo predominio. Ed i vecchi cugini milanesi, certo litigiosi fra loro come si litiga nelle ricche famiglie, vanno a completare un’oligarchia del calcio italiano che ha l’obiettivo di spartirsi denaro, tifosi ed onori, dividendo con tutti gli altri solo gli oneri, sempre più pesanti di questo sport.
Ma chi vive in Toscana (e non solo) ed è conquistato dal fascino di Firenze, spesso  non può fare a meno di innamorarsi della splendida ragazza nata nella città del giglio nel 1926, quasi mai ricca, ma sempre affascinante, giovane, viva.
Come sempre accade, chi ti conquista prevalentemente con la ricchezza ti fa sentire protetto, coccolato, potente. Chi ti conquista con il cuore ti fa gioire e soffrire, ti esalta e ti deprime, ti mette brividi di felicità e di paura, ti fa arrabbiare, divertire ed innamorare sempre di più.
E allora, noi che riteniamo che il calcio sia tecnica, divertimento e passione, noi che siamo nati in Toscana e non abbiamo potuto far a meno di innamorarci di questa ragazza, noi che vogliamo condividere opinioni tecniche, ricordi e sensazioni diciamo: io tifo Fiorentina.
Davide e Simone

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