Fiorentina Atalanta 1978. L’importanza di saper soffrire.

Visto che questa è la settimana degli elogi, degli articoli su tutti i quotidiani, dei soprannomi dei giocatori, ma anche di Fiorentina Atalanta, vorrei ritornare ad una delle partite di maggior sofferenza, per la squadra e per i tifosi, da quando seguo la Fiorentina. Aprile 1978, una delle ultime giornate del campionato e scontro salvezza fra i viola ed i bergamaschi. Non avevo ancora 10 anni, ero allo stadio, come al solito gremito, e per la prima volta da quando seguivo la Fiorentina capii veramente cosa significa soffrire per la propria squadra.

Giannini, mitico, nel servizio la definisce “partita non da cardiopatici”. Rigore contro alla fine del primo tempo: 0-1. Raddoppio bergamasco ad inizio ripresa con un contropiede avviato da un continuamente infamato Marocchino (… e non sapevano ancora che sarebbe finito alla Juve). Stadio gelato, Antognoni sostituito per problemi fisici, retrocessione veramente ad un passo. Poi l’orgoglio, la rabbia, la reazione di una squadra, che certo non aveva molti campioni, ma aveva degli uomini ed uno spirito di gruppo comunque importante.

Accorcia Sella a metà ripresa, pareggia Casarsa dieci minuti dopo e nel finale i viola hanno anche l’occasione di vincere (e tanto per cambiare un paio di episodi veramente dubbi in area bergamasca). La partita finisce 2-2 ed il punto sarà determinante per la salvezza. Quasi nessuno dei ragazzi di Montella era ancora nato, ma nel calcio, che si trasforma continuamente, certe cose rimangono una costante: il raggiungimento di risultati importanti passa anche da momenti di sofferenza, che si superano solo con personalità, determinazione, spirito di gruppo e la giusta cattiveria sul campo di gioco. Cose che probabilmente sono mancate in certe occasioni alle squadre di Prandelli e spero, invece, non manchino a quella di Vincenzino.

1 commento

  1. Oh Davide… io Casarsa e Sella me li ricodo solo sulle figurine, non ricordo proprio di averli mai visti giocare.

    2-2 è finita anche l’anno scorso, ma il 2-2 che ricordo bene fu quello del 2007 chiuso con il bellissimo gol di Zampagna ai Prandelli Boy’s. Mi sono riguardato gli highlights su youtube di quella partita… in 11 contro 10 dall’inizio del secondo tempo, tanto gioco, tante occasioni, tanto gioco, tante occasioni, tanto gioco, tante occasioni… e alla fine 2-2… ingenui, ingenui, ingenui… tonti, tonti, tonti… Prandelli Boy’s

    Con l’Atalanta sarà difficilissima, più difficile che con il Milan.

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